
Cinema ed estetica cinematografica
La collana intende analizzare la storia del cinema affrontando e discutendo i problemi dei rapporti tra l’estetica filosofica e il cinema della prima e della seconda metà del Novecento, compreso il primo decennio del secolo XXI, soprattutto in riferimento a film d’autore e a registi esemplari per l’analisi di tali rapporti, e nell’ambito della più rilevante riflessione estetica della contemporaneità, periodo in cui le relazioni tra il cinema, l’estetica e la filosofia sono diventate ancora più strette che nel passato, soprattutto nel senso delle loro profonde intersezioni.

17
Il cinema di Michael Crichton
Michael Crichton, più noto come scrittore di best–seller, è stato anche uno dei più interessanti registi americani degli anni Settanta e Ottanta. La sua attività è iniziata con il telefilm ‘Pursuit’ (1972) ma l’esordio sul grande schermo è avvenuto con ‘Il mondo dei robot’ (1973). L’opera di Crichton è di matrice popolare con una valenza culturale e divulgativa dispiegata attraverso uno stile narrativo la cui formula mescola fantasia e nozioni scientifiche.
Michael Crichton, più noto come scrittore di best–seller, è stato anche uno dei più interessanti registi americani degli anni Settanta e Ottanta. La sua attività è iniziata con il telefilm ‘Pursuit’ (1972) ma l’esordio sul grande schermo è avvenuto con ‘Il mondo dei robot’ (1973). L’opera di Crichton è di matrice popolare con una valenza culturale e divulgativa dispiegata attraverso uno stile narrativo la cui formula mescola fantasia e nozioni scientifiche.

15
Governare lo sguardo
Potere, arte, cinema tra primo Novecento e ultimo capitalismo
Governare lo sguardo dei viventi, e con questo il loro desiderio, è uno dei compiti principali che la potenza di cattura del capitalismo contemporaneo deve risolvere. Dalla soluzione di quel problema, infatti, dipende in misura non trascurabile la sua stessa tenuta sistemica. Tenendo sullo sfondo concetti come sussunzione reale, feticismo della merce, spettacolo, biopotere, controllo, immagine–tempo, ed autori centrali del pensiero critico contemporaneo come Marx, Benjamin, Debord, Foucault, Deleuze, il volume offre un approccio storico–genealogico al problema teorico della produzione di soggettività attraverso il governo dello sguardo. Nella prima parte analizza il ruolo e la funzione dell'arte nella genesi del “nuovo spirito del capitalismo". Gli imperativi economici oggi egemoni sembrano aver tratto linfa vitale proprio da alcune penetranti intuizioni delle avanguardie storiche, questa l’ipotesi. Nella seconda parte, attraverso un'indagine sintetica del rapporto tra la soggettività spettatoriale e la “macchina–cinema", vengono indagate le ambivalenze principali del dispositivo cinematografico: luogo laboratoriale per la produzione di soggetti docili, ma anche fucina di pratiche di libertà capaci di sottrarre lo sguardo ai bagliori accecanti dello spettacolo. Un concetto, quest’ultimo, del quale la conclusione del volume ribadisce l’attualità. In forme sempre mutevoli, infatti, lo spettacolo resta quel “rapporto sociale tra individui mediato dalle immagini” in cui Guy Debord aveva visto la chiave di volta del governo capitalistico sui corpi e sulle menti, in una parola sulla vita (di una parte) delle moltitudini.
Potere, arte, cinema tra primo Novecento e ultimo capitalismo
Governare lo sguardo dei viventi, e con questo il loro desiderio, è uno dei compiti principali che la potenza di cattura del capitalismo contemporaneo deve risolvere. Dalla soluzione di quel problema, infatti, dipende in misura non trascurabile la sua stessa tenuta sistemica. Tenendo sullo sfondo concetti come sussunzione reale, feticismo della merce, spettacolo, biopotere, controllo, immagine–tempo, ed autori centrali del pensiero critico contemporaneo come Marx, Benjamin, Debord, Foucault, Deleuze, il volume offre un approccio storico–genealogico al problema teorico della produzione di soggettività attraverso il governo dello sguardo. Nella prima parte analizza il ruolo e la funzione dell'arte nella genesi del “nuovo spirito del capitalismo". Gli imperativi economici oggi egemoni sembrano aver tratto linfa vitale proprio da alcune penetranti intuizioni delle avanguardie storiche, questa l’ipotesi. Nella seconda parte, attraverso un'indagine sintetica del rapporto tra la soggettività spettatoriale e la “macchina–cinema", vengono indagate le ambivalenze principali del dispositivo cinematografico: luogo laboratoriale per la produzione di soggetti docili, ma anche fucina di pratiche di libertà capaci di sottrarre lo sguardo ai bagliori accecanti dello spettacolo. Un concetto, quest’ultimo, del quale la conclusione del volume ribadisce l’attualità. In forme sempre mutevoli, infatti, lo spettacolo resta quel “rapporto sociale tra individui mediato dalle immagini” in cui Guy Debord aveva visto la chiave di volta del governo capitalistico sui corpi e sulle menti, in una parola sulla vita (di una parte) delle moltitudini.

14
Il “cinema scritto” dei letterati 1907-1930
Racconti e soggetti, poemi, scenari e protosceneggiature tra Letteratura e Cinema
Il volume ripercorre la nascita e lo sviluppo del ‘cinema di carta’ prodotto in Europa dai letterati, nei primi trent’anni del secolo XX. Viene proposta un’analisi storico–comparatistica di testi (dal ‘racconto’ alla ‘protosceneggiatura’), alcuni dei quali inediti, provenienti da diverse aree linguistiche (francese, italiana, spagnola, tedesca, slava, romena, ungherese).
Racconti e soggetti, poemi, scenari e protosceneggiature tra Letteratura e Cinema
Il volume ripercorre la nascita e lo sviluppo del ‘cinema di carta’ prodotto in Europa dai letterati, nei primi trent’anni del secolo XX. Viene proposta un’analisi storico–comparatistica di testi (dal ‘racconto’ alla ‘protosceneggiatura’), alcuni dei quali inediti, provenienti da diverse aree linguistiche (francese, italiana, spagnola, tedesca, slava, romena, ungherese).

13
Final Girl
L’eroina dell’horror e dello slasher
I film horror degli anni settanta e ottanta del XX secolo sono misogini? Oppure sono l’espressione dei risultati delle conquiste ottenute dal movimento femminista? Il libro si sviluppa attorno a queste due domande nel tentativo di dimostrare, attraverso le metodologie della Feminist Film Theory e della Queer Theory, come le eroine presenti in queste pellicole rappresentino non solo figure forti e positive, ma anche personaggi radicali che riescono a mettere in crisi il tradizionale concetto di binarismo di Gender. Grazie all’analisi di film, tra i quali si ricordano, Non aprite quella porta, Halloween – La Notte delle Streghe, Venerdì 13 e Nightmare – Dal Profondo della notte e facendo riferimento agli studi condotti da Judith Butler, Laura Mulvey, Carol J. Clover e Judith Halberstam si cerca di dare risposta alle due domande.
L’eroina dell’horror e dello slasher
I film horror degli anni settanta e ottanta del XX secolo sono misogini? Oppure sono l’espressione dei risultati delle conquiste ottenute dal movimento femminista? Il libro si sviluppa attorno a queste due domande nel tentativo di dimostrare, attraverso le metodologie della Feminist Film Theory e della Queer Theory, come le eroine presenti in queste pellicole rappresentino non solo figure forti e positive, ma anche personaggi radicali che riescono a mettere in crisi il tradizionale concetto di binarismo di Gender. Grazie all’analisi di film, tra i quali si ricordano, Non aprite quella porta, Halloween – La Notte delle Streghe, Venerdì 13 e Nightmare – Dal Profondo della notte e facendo riferimento agli studi condotti da Judith Butler, Laura Mulvey, Carol J. Clover e Judith Halberstam si cerca di dare risposta alle due domande.

12
Giganti e Giocattoli
Il cinema di Yasuzo Masumura
Nella storia del cinema giapponese Yasuzô Masumura è colui il quale ha compreso quei processi di frantumazione soggettiva e di polverizzazione sociale sorti nella gioventù postbellica, e li ha trasferiti in immagini facendo uso di un’estetica che ha tenuto in conto tanto il rigore delle strutture formali quanto le concezioni moderniste dei nuovi bisogni culturali.
Il cinema di Yasuzo Masumura
Nella storia del cinema giapponese Yasuzô Masumura è colui il quale ha compreso quei processi di frantumazione soggettiva e di polverizzazione sociale sorti nella gioventù postbellica, e li ha trasferiti in immagini facendo uso di un’estetica che ha tenuto in conto tanto il rigore delle strutture formali quanto le concezioni moderniste dei nuovi bisogni culturali.

11
Dall'immagine alla vita
Introduzione alla cinefilosofia di Gilles Deleuze
È possibile indagare filosoficamente l'evento “cinema”? È possibile darne concettualizzazione enucleando le specificità che le immagini cinematografiche possiedono come dato proprio? Quale relazione ha la materia filmica con il soggetto? Sono queste alcune delle domande cui si tenta di dar risposta attraverso la presentazione e la critica delle tesi del principale filosofo occidentale che si è occupato di cinema: Gilles Deleuze.
Introduzione alla cinefilosofia di Gilles Deleuze
È possibile indagare filosoficamente l'evento “cinema”? È possibile darne concettualizzazione enucleando le specificità che le immagini cinematografiche possiedono come dato proprio? Quale relazione ha la materia filmica con il soggetto? Sono queste alcune delle domande cui si tenta di dar risposta attraverso la presentazione e la critica delle tesi del principale filosofo occidentale che si è occupato di cinema: Gilles Deleuze.

10
Prometeo in seconda persona
Il Nuovo Cinema Greco
Il Nuovo Cinema Greco nasce negli stessi anni in cui in Europa e in alcuni paesi dell’America Latina sorgono quei movimenti di contestazione cinematografica e palingenesi linguistica che proprio negli anni ’60 avranno la loro consacrazione critica e in qualche modo anche il loro esaurimento, chi correggendo la polemica entro i confini del cinema di consumo, chi radicalizzando il proprio discorso ai margini del mercato.
Il Nuovo Cinema Greco
Il Nuovo Cinema Greco nasce negli stessi anni in cui in Europa e in alcuni paesi dell’America Latina sorgono quei movimenti di contestazione cinematografica e palingenesi linguistica che proprio negli anni ’60 avranno la loro consacrazione critica e in qualche modo anche il loro esaurimento, chi correggendo la polemica entro i confini del cinema di consumo, chi radicalizzando il proprio discorso ai margini del mercato.

9
Sguardo e pubblico femminista nel cinema del dopoguerra
Il testo di Marcelline Block apre nuove strade nella critica cinematografica femminista. Esplorando, attraverso una grande raccolta di saggi, le principali teorie crtiche, si offre una serrata analisi di film prodotti negli Stati Uniti, Francia, Inghilterra, Belgio e Russia.
Il testo di Marcelline Block apre nuove strade nella critica cinematografica femminista. Esplorando, attraverso una grande raccolta di saggi, le principali teorie crtiche, si offre una serrata analisi di film prodotti negli Stati Uniti, Francia, Inghilterra, Belgio e Russia.

8
Magia del cinema
Le visioni dell’invisibile
Il cinema come atto magico. Come il mago nasconde il procedimento che crea la magia cosìil regista cinematografico, occultando la macchina cinema e dirigendo lo sguardo dello spettatore,realizza quell’inganno che è alla base di una realtà fatta di luci e d’ombre che tutti conosciamocome cinema. È un inganno spettacolare che ci consente di vedere l’invisibile.
Le visioni dell’invisibile
Il cinema come atto magico. Come il mago nasconde il procedimento che crea la magia cosìil regista cinematografico, occultando la macchina cinema e dirigendo lo sguardo dello spettatore,realizza quell’inganno che è alla base di una realtà fatta di luci e d’ombre che tutti conosciamocome cinema. È un inganno spettacolare che ci consente di vedere l’invisibile.

7
Undici film di Carlos Saura, cineasta della memoria
Questo studio cerca di dare un contributo per rimediare a tale ingiustizia attraverso l’analisi di una selezione, proposta in ordine cronologico, di undici tra i film più importanti del regista, da La caza (1965) a Goya en Burdeos (1999).
Questo studio cerca di dare un contributo per rimediare a tale ingiustizia attraverso l’analisi di una selezione, proposta in ordine cronologico, di undici tra i film più importanti del regista, da La caza (1965) a Goya en Burdeos (1999).

6
Lo scrittore bifronte
Anton Čechov tra letteratura e cinema (1909-1973)
La trasposizione filmica di opere letterarie vanta in ambito russo una solida tradizione. Nel caso del regista Iosif Chejfic, sommo interprete dell'opera di Anton Čechov nel cinema sovietico negli anni Sessanta e Settanta, è possibile studiare le strategie di scomposizione–ricomposizione da libro a film anche attraverso i documenti lasciati dal regista.
Anton Čechov tra letteratura e cinema (1909-1973)
La trasposizione filmica di opere letterarie vanta in ambito russo una solida tradizione. Nel caso del regista Iosif Chejfic, sommo interprete dell'opera di Anton Čechov nel cinema sovietico negli anni Sessanta e Settanta, è possibile studiare le strategie di scomposizione–ricomposizione da libro a film anche attraverso i documenti lasciati dal regista.

5
Match Point, un giallo filosofico
Un film estremamente rappresentativo della prospettiva di Allen in merito alla realtà contemporanea, alle difficoltà dell’esistenza e all’annullamento dell’orizzonte di senso
Un film estremamente rappresentativo della prospettiva di Allen in merito alla realtà contemporanea, alle difficoltà dell’esistenza e all’annullamento dell’orizzonte di senso

4
La dark lady nel cinema noir
Hollywood 1941-1958
Significati cinematografici, sociali, storici e psicologici, essenziali per la conoscenza della cultura e degli stili di vita nell’America del periodo. Prefazione di Gianluigi Simonetti
Hollywood 1941-1958
Significati cinematografici, sociali, storici e psicologici, essenziali per la conoscenza della cultura e degli stili di vita nell’America del periodo. Prefazione di Gianluigi Simonetti

3
Forme dell’Espressionismo nel cinema
Intento del volume è svincolare il concetto di Espressionismo cinematografico dai canoni temporali nei quali è rimasto incasellato dalla critica, cercando di individuarne tutte le contaminazioni e le tracce anche nel cinema odierno
Intento del volume è svincolare il concetto di Espressionismo cinematografico dai canoni temporali nei quali è rimasto incasellato dalla critica, cercando di individuarne tutte le contaminazioni e le tracce anche nel cinema odierno

1
L’estetica cinematografica del remake
Il declino della creatività
Dall’incontro tra la storia del cinema e l’estetica cinematografica nasce questo libro, frutto di un accurato lavoro di ricerca che spazia dagli albori del cinematografo agli ultimi prodotti della cinematografia contemporanea. Un “viaggio”, come ama definirlo l’autrice stessa, «che muove dal buio di una sala», attraversando quelle terre di confine in cui la ripetizione sembra dominare e a volte minacciare i prodotti della creatività.[...]
Il declino della creatività
Dall’incontro tra la storia del cinema e l’estetica cinematografica nasce questo libro, frutto di un accurato lavoro di ricerca che spazia dagli albori del cinematografo agli ultimi prodotti della cinematografia contemporanea. Un “viaggio”, come ama definirlo l’autrice stessa, «che muove dal buio di una sala», attraversando quelle terre di confine in cui la ripetizione sembra dominare e a volte minacciare i prodotti della creatività.[...]
Andreaus Michele, Università di Trento
Angeloni Silvia, Università del Molise
Baldarelli Maria Gabriella, Università di Bologna
Barnabè Federico, Università di Siena
Bernini Francesca, Università di Pisa
Bianchi Carmine, Università di Palermo
Bivona Enzo, Università di Palermo
Cavenago Dario, Università Bicocca – Milano
Chiucchi Maria Serena, Università Politecnica delle Marche
Ciao Biagio, Università Bicocca - Milano
Cincimino Salvatore, Università di Palermo
Corbella Silvano, Università di Verona
Costa Massimo, Università di Palermo
Della Corte Valentina, Università di Napoli – Federico II
Depperu Donatella, Università Cattolica del Sacro Cuore - Milano
Fortuna Fabio, Università Telematica N.Cusano di Roma
Garibaldi Roberta, Università di Bergamo
Gonnella Enrico, Università di Pisa
Invernizzi Giorgio, Università L. Bocconi - Milano
Liberatore Giovanni, Università di Firenze
Mari Libero Mario, Università di Perugia
Miraglia Rosalba, Università di Catania
Pastore Patrizia, Università della Calabria
Pencarelli Tonino, Università di Urbino
Pulejo Luisa, Università di Messina
Ricciardi Antonio, Università della Calabria
Ruggiero Pasquale, Università di Siena – University of Brighton
Rusconi Gianfranco, Università di Bergamo
Signori Silvana, Università di Bergamo
Silvia Tommaso, Università della Calabria
Sorci Carlo, Università di Palermo
Zattoni Alessandro, Università Uniparthenope – Napoli
Angeloni Silvia, Università del Molise
Baldarelli Maria Gabriella, Università di Bologna
Barnabè Federico, Università di Siena
Bernini Francesca, Università di Pisa
Bianchi Carmine, Università di Palermo
Bivona Enzo, Università di Palermo
Cavenago Dario, Università Bicocca – Milano
Chiucchi Maria Serena, Università Politecnica delle Marche
Ciao Biagio, Università Bicocca - Milano
Cincimino Salvatore, Università di Palermo
Corbella Silvano, Università di Verona
Costa Massimo, Università di Palermo
Della Corte Valentina, Università di Napoli – Federico II
Depperu Donatella, Università Cattolica del Sacro Cuore - Milano
Fortuna Fabio, Università Telematica N.Cusano di Roma
Garibaldi Roberta, Università di Bergamo
Gonnella Enrico, Università di Pisa
Invernizzi Giorgio, Università L. Bocconi - Milano
Liberatore Giovanni, Università di Firenze
Mari Libero Mario, Università di Perugia
Miraglia Rosalba, Università di Catania
Pastore Patrizia, Università della Calabria
Pencarelli Tonino, Università di Urbino
Pulejo Luisa, Università di Messina
Ricciardi Antonio, Università della Calabria
Ruggiero Pasquale, Università di Siena – University of Brighton
Rusconi Gianfranco, Università di Bergamo
Signori Silvana, Università di Bergamo
Silvia Tommaso, Università della Calabria
Sorci Carlo, Università di Palermo
Zattoni Alessandro, Università Uniparthenope – Napoli
Processo di presentazione, valutazione ed accettazione dei contributi in volume (opere monografiche, raccolte e atti di convegno)
Il processo che porta alla pubblicazione di un prodotto monografico prende avvio con la proposta avanzata dall’Autore (progetto editoriale o lavoro monografico già definito). Tale proposta, corredata dal curriculum vitae dell’autore, va inviata al coordinatore scientifico della collana (Marcantonio Ruisi: marcantonio.ruisi@unipa.it). Il suo contenuto verrà preferibilmente esplicitato in una scheda di sintesi che dovrà coprire i seguenti punti: titolo (seppur non definitivo) dell’opera monografica, tematica generale di riferimento, obiettivi conoscitivi, metodo di ricerca, stato dell’arte della conoscenza scientifica, contributo all’avanzamento delle conoscenza, eventuali implicazioni per lo sviluppo aziendale e sociale, eventuale indice del volume. La proposta viene preliminarmente esaminata dal coordinatore che, nel caso di valutazione positiva e dopo aver espresso il proprio parere in forma scritta, sottopone, avendo cura di renderla anonima, la proposta stessa a tutto o parte (almeno tre componenti) del comitato scientifico. Il comitato scientifico avrà il compito di confermare l’accettazione della proposta verificando, in particolare, la corrispondenza con l’oggetto della collana, l’originalità del progetto e il contributo conoscitivo che intende apportare nell’ambito della letteratura economico-aziendale in generale e di quella specialistica riguardante il particolare tema trattato. L’accettazione della proposta avverrà a maggioranza assoluta dei componenti del comitato scientifico o di quelli coinvolti e avverrà in forma scritta. Nel documento di accettazione potranno essere riportati anche commenti, indicazioni, suggerimenti da far pervenire all’autore per migliorare il proprio progetto di editoriale o la monografia se sussistente. Di norma, la trasmissione della proposta avviene in formato elettronico via mail. Ogni componente coinvolto del comitato scientifico ha un tempo perentorio di due settimane per esprimere un parere sulla proposta progettuale o sul lavoro monografico o collettaneo presentato. Nel caso in cui il parere non arrivi entro i tempi previsti si considera il principio del silenzio assenso.
Il coordinatore acquisito il parere positivo dei componenti coinvolti del comitato scientifico, trasmette, nel caso di proposta progettuale, la decisione all’autore/curatore inviandogli anche eventuali commenti e suggerimenti esplicitati; nel caso di volume già definito, avvia direttamente il lavoro di referaggio secondo le modalità di seguito esplicitate. Contestualmente alla trasmissione del parere positivo, viene comunicata all’autore/curatore che ha presentato la mera proposta progettuale, la scadenza inerente la presentazione dell’opera completa, che di norma non può essere superiore ad un anno.
L’attività di referaggio avviene secondo le modalità del processo Double Blind Review (doppio referaggio anonimo). Il coordinatore, dunque, nominerà tra i membri del comitato scientifico un responsabile del processo di revisione e due revisori all’interno dell’elenco dei reviewer della collana. Il responsabile del processo è incaricato di ricevere il lavoro e di trasmetterlo ai due revisori prescelti. Il processo di referaggio si basa sull’assoluto rapporto di anonimato tra autore e revisori e si conclude entro due mesi dalla presentazione del volume. In caso di lavoro collettaneo o di atti di convegno, la proposta editoriale dovrà essere presentata dal curatore del volume (che dovrà presentare altresì il curriculum di ogni autore presente nel collettaneo) e ogni singolo contributo sarà sottoposto a referaggio (in tal caso i revisori potrebbero anche essere più di due). I revisori sono proposti dal coordinatore e dagli altri membri del comitato scientifico tra i professori ordinari e associati e tra i ricercatori (a tempo indeterminato e determinato) delle discipline economico aziendali appartenenti all’ordinamento accademico italiano e da ora internazionali aventi ruoli equipollenti rispetto agli studiosi nazionali. Nell’elenco dei revisori (suscettibile di aggiornamento) sono compresi i membri del comitato scientifico e del comitato di redazione, mentre né è escluso il coordinatore. Nel caso di proposta di monografia da parte di un membro del comitato scientifico, esso sarò escluso dall’intero processo di valutazione a partire dall’accettazione della stessa proposta.
Il revisore dovrà compilare una relazione analitica in cui spiegherà le motivazioni alla base della propria scelta. Ogni revisore terminerà la propria relazione con uno dei seguenti pareri di sintesi: lavoro pubblicabile, lavoro pubblicabile con minime revisioni, lavoro pubblicabile con revisioni sostanziali, lavoro non pubblicabile. Nel caso di lavoro pubblicabile con minime revisioni, l’autore avrà un mese per apportare le modifiche richieste o per accogliere eventuali suggerimenti, nel caso di lavoro pubblicabile con revisioni sostanziali l’autore avrà, invece, a disposizione due mesi per riconsegnare il lavoro. Per l’eventuale secondo momento di referaggio, il tempo richiesto ai revisori per esprimere il loro parere sarà celere e l’esisto finale sarà un giudizio sulla pubblicabilità o meno dell’elaborato. Qualora i due revisori avessero pareri totalmente discordi ed inconciliabili, il responsabile del referaggio può in alternativa, avocare a sé la decisione circa la pubblicabilità del lavoro, nominare un terzo revisore, rinviare la decisione al coordinatore.
Il processo che porta alla pubblicazione di un prodotto monografico prende avvio con la proposta avanzata dall’Autore (progetto editoriale o lavoro monografico già definito). Tale proposta, corredata dal curriculum vitae dell’autore, va inviata al coordinatore scientifico della collana (Marcantonio Ruisi: marcantonio.ruisi@unipa.it). Il suo contenuto verrà preferibilmente esplicitato in una scheda di sintesi che dovrà coprire i seguenti punti: titolo (seppur non definitivo) dell’opera monografica, tematica generale di riferimento, obiettivi conoscitivi, metodo di ricerca, stato dell’arte della conoscenza scientifica, contributo all’avanzamento delle conoscenza, eventuali implicazioni per lo sviluppo aziendale e sociale, eventuale indice del volume. La proposta viene preliminarmente esaminata dal coordinatore che, nel caso di valutazione positiva e dopo aver espresso il proprio parere in forma scritta, sottopone, avendo cura di renderla anonima, la proposta stessa a tutto o parte (almeno tre componenti) del comitato scientifico. Il comitato scientifico avrà il compito di confermare l’accettazione della proposta verificando, in particolare, la corrispondenza con l’oggetto della collana, l’originalità del progetto e il contributo conoscitivo che intende apportare nell’ambito della letteratura economico-aziendale in generale e di quella specialistica riguardante il particolare tema trattato. L’accettazione della proposta avverrà a maggioranza assoluta dei componenti del comitato scientifico o di quelli coinvolti e avverrà in forma scritta. Nel documento di accettazione potranno essere riportati anche commenti, indicazioni, suggerimenti da far pervenire all’autore per migliorare il proprio progetto di editoriale o la monografia se sussistente. Di norma, la trasmissione della proposta avviene in formato elettronico via mail. Ogni componente coinvolto del comitato scientifico ha un tempo perentorio di due settimane per esprimere un parere sulla proposta progettuale o sul lavoro monografico o collettaneo presentato. Nel caso in cui il parere non arrivi entro i tempi previsti si considera il principio del silenzio assenso.
Il coordinatore acquisito il parere positivo dei componenti coinvolti del comitato scientifico, trasmette, nel caso di proposta progettuale, la decisione all’autore/curatore inviandogli anche eventuali commenti e suggerimenti esplicitati; nel caso di volume già definito, avvia direttamente il lavoro di referaggio secondo le modalità di seguito esplicitate. Contestualmente alla trasmissione del parere positivo, viene comunicata all’autore/curatore che ha presentato la mera proposta progettuale, la scadenza inerente la presentazione dell’opera completa, che di norma non può essere superiore ad un anno.
L’attività di referaggio avviene secondo le modalità del processo Double Blind Review (doppio referaggio anonimo). Il coordinatore, dunque, nominerà tra i membri del comitato scientifico un responsabile del processo di revisione e due revisori all’interno dell’elenco dei reviewer della collana. Il responsabile del processo è incaricato di ricevere il lavoro e di trasmetterlo ai due revisori prescelti. Il processo di referaggio si basa sull’assoluto rapporto di anonimato tra autore e revisori e si conclude entro due mesi dalla presentazione del volume. In caso di lavoro collettaneo o di atti di convegno, la proposta editoriale dovrà essere presentata dal curatore del volume (che dovrà presentare altresì il curriculum di ogni autore presente nel collettaneo) e ogni singolo contributo sarà sottoposto a referaggio (in tal caso i revisori potrebbero anche essere più di due). I revisori sono proposti dal coordinatore e dagli altri membri del comitato scientifico tra i professori ordinari e associati e tra i ricercatori (a tempo indeterminato e determinato) delle discipline economico aziendali appartenenti all’ordinamento accademico italiano e da ora internazionali aventi ruoli equipollenti rispetto agli studiosi nazionali. Nell’elenco dei revisori (suscettibile di aggiornamento) sono compresi i membri del comitato scientifico e del comitato di redazione, mentre né è escluso il coordinatore. Nel caso di proposta di monografia da parte di un membro del comitato scientifico, esso sarò escluso dall’intero processo di valutazione a partire dall’accettazione della stessa proposta.
Il revisore dovrà compilare una relazione analitica in cui spiegherà le motivazioni alla base della propria scelta. Ogni revisore terminerà la propria relazione con uno dei seguenti pareri di sintesi: lavoro pubblicabile, lavoro pubblicabile con minime revisioni, lavoro pubblicabile con revisioni sostanziali, lavoro non pubblicabile. Nel caso di lavoro pubblicabile con minime revisioni, l’autore avrà un mese per apportare le modifiche richieste o per accogliere eventuali suggerimenti, nel caso di lavoro pubblicabile con revisioni sostanziali l’autore avrà, invece, a disposizione due mesi per riconsegnare il lavoro. Per l’eventuale secondo momento di referaggio, il tempo richiesto ai revisori per esprimere il loro parere sarà celere e l’esisto finale sarà un giudizio sulla pubblicabilità o meno dell’elaborato. Qualora i due revisori avessero pareri totalmente discordi ed inconciliabili, il responsabile del referaggio può in alternativa, avocare a sé la decisione circa la pubblicabilità del lavoro, nominare un terzo revisore, rinviare la decisione al coordinatore.
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