
Quaderni della ricerca del Dipartimento di Culture del Progetto
Il Dipartimento di Culture del Progetto dell'Università Iuav di Venezia presenta in questi Quaderni un compendio della sua attività di ricerca che si riflette nella proposta dei temi di laurea magistrale. I diversi volumi, correlati ai seminari tenuti a partire dal novembre 2013, ricompongono studi e ricerche relative alle diverse culture e discipline del progetto che riguardano l’architettura, l’urbanistica, il paesaggio, le arti e la moda, nel rapporto essenziale tra saperi tecnici e umanistici. La trasversalità dei punti di vista, il confronto e la cooperazione di studiosi attivi nelle diverse discipline, ritrova nei numerosi contributi raccolti un’integrazione di conoscenze di grande utilità perché la ricerca universitaria fondata sul progetto possa raggiungere risultati rilevanti. Gli obiettivi, le strategie e le pratiche innovative, concentrano l’attenzione tanto nell’avanzamento di settori di ricerca specifici, quanto nella possibilità di stabilire un’interazione sempre più efficace con la società e il territorio.

La mia età è l’età del mondo
“La mia età è l’età del mondo” è una frase di Friedrich Schiller che Anselm Kiefer ha utilizzato per presentare una mostra anni fa a Roma. Kiefer è un’artista romantico e come tutti i romantici è un nostalgico. Ma la sua nostalgia non ha nulla di svenevole, non cade nella commiserazione per una mitica e ormai irripetibile età dell’oro.
“La mia età è l’età del mondo” è una frase di Friedrich Schiller che Anselm Kiefer ha utilizzato per presentare una mostra anni fa a Roma. Kiefer è un’artista romantico e come tutti i romantici è un nostalgico. Ma la sua nostalgia non ha nulla di svenevole, non cade nella commiserazione per una mitica e ormai irripetibile età dell’oro.

13°17’50”N
Africa Green Belt - progetti sostenibili globali e locali
Questo libro introduce una riflessione di carattere generale. Il controllo delle risorse è un ultimo imperativo prescrittivo che può prospettare nuove e differenti soluzioni progettuali, a scala globale e locale. Il pensiero dell’innovazione è conciliabile con la preoccupazione di “prendersi Cura della Terra”, e con un riavvicinamento ed una nuova simbiosi tra produzioni umane e natura, che porta alla salvezza dalle catastrofi socio-ambientali.
Africa Green Belt - progetti sostenibili globali e locali
Questo libro introduce una riflessione di carattere generale. Il controllo delle risorse è un ultimo imperativo prescrittivo che può prospettare nuove e differenti soluzioni progettuali, a scala globale e locale. Il pensiero dell’innovazione è conciliabile con la preoccupazione di “prendersi Cura della Terra”, e con un riavvicinamento ed una nuova simbiosi tra produzioni umane e natura, che porta alla salvezza dalle catastrofi socio-ambientali.

Innova-azione tecnologica
Quaderni della ricerca del Dipartimento di Culture del Progetto
L’innovazione rappresenta un insieme di attività attraverso le quali vengono ideati e realizzati nuovi artefatti o introdotti nuovi processi. La spinta al cambiamento, al superamento delle condizioni di partenza con il raggiungimento di nuovi obiettivi e l’invenzione di qualcosa di nuovo appartiene alle caratteristiche del genere umano, sollecitato da curiosità e interesse a indagare fenomeni e situazioni il cui cambiamento genera a sua volta un mutamento sociale continuo.
Quaderni della ricerca del Dipartimento di Culture del Progetto
L’innovazione rappresenta un insieme di attività attraverso le quali vengono ideati e realizzati nuovi artefatti o introdotti nuovi processi. La spinta al cambiamento, al superamento delle condizioni di partenza con il raggiungimento di nuovi obiettivi e l’invenzione di qualcosa di nuovo appartiene alle caratteristiche del genere umano, sollecitato da curiosità e interesse a indagare fenomeni e situazioni il cui cambiamento genera a sua volta un mutamento sociale continuo.

Ricicli. Teorie da concetti nomadi e di ritorno
E se vi fosse un’astuzia, un nascondimento, una rimozione, in tutto questo proliferare di discorsi intorno al recuperare, al riusare, al recycling e all’upcycling? Dai grigi uffici ministeriali a quelli degli imprenditori, dalle aule impolverate di accademie e università agli spazi illuminati di musei, gallerie e showroom, il recuperare celebra un po’ ovunque le sue qualità…
E se vi fosse un’astuzia, un nascondimento, una rimozione, in tutto questo proliferare di discorsi intorno al recuperare, al riusare, al recycling e all’upcycling? Dai grigi uffici ministeriali a quelli degli imprenditori, dalle aule impolverate di accademie e università agli spazi illuminati di musei, gallerie e showroom, il recuperare celebra un po’ ovunque le sue qualità…

Insegnare il Design della moda
Il quaderno raccoglie gli esiti di una giornata di riflessioni sulla didattica del design della moda in ambito universitario e le relative interazioni con la dimensione della ricerca. Al centro dell’attenzione è la cangiante e peculiare esperienza d’insegnamento della moda svolta nell’arco di otto anni all’Università Iuav di Venezia. La giornata si è svolta a Venezia il 18 febbraio 2014 nella sede del Dipartimento di Culture del Progetto che ha sostenuto l’iniziativa e questa pubblicazione.
Il quaderno raccoglie gli esiti di una giornata di riflessioni sulla didattica del design della moda in ambito universitario e le relative interazioni con la dimensione della ricerca. Al centro dell’attenzione è la cangiante e peculiare esperienza d’insegnamento della moda svolta nell’arco di otto anni all’Università Iuav di Venezia. La giornata si è svolta a Venezia il 18 febbraio 2014 nella sede del Dipartimento di Culture del Progetto che ha sostenuto l’iniziativa e questa pubblicazione.

Housing sociale e collettivo
“Chi compie una ricerca, e la prima ricerca è la vita stessa, è obbligato a viverla fino in fondo, spesso la ricerca segue canali imprevisti, attenzioni, osservazioni che ci portano lontano o sviluppano in realtà ciò che avevamo bisogno e paura di sapere”. Queste parole di Aldo Rossi accompagnano la ricerca che, nel corso del tempo, ha messo a fuoco, sempre più, la necessità di avere chiara la condizione di guardare all’architettura con un orizzonte duplice.
“Chi compie una ricerca, e la prima ricerca è la vita stessa, è obbligato a viverla fino in fondo, spesso la ricerca segue canali imprevisti, attenzioni, osservazioni che ci portano lontano o sviluppano in realtà ciò che avevamo bisogno e paura di sapere”. Queste parole di Aldo Rossi accompagnano la ricerca che, nel corso del tempo, ha messo a fuoco, sempre più, la necessità di avere chiara la condizione di guardare all’architettura con un orizzonte duplice.

Istanbul Theautrum Mundi
L’interesse di ricerca per la città di Istanbul ruota intorno alle molte facce della città composte attraverso ritmi di vita, spazi e ‘capricci’ estetici e politici che determinano la sua complessità ed è, in qualche modo, legato a un’ideale vicinanza con Venezia. Venezia rimane il punto di partenza e di arrivo di ogni nostra ricerca.
L’interesse di ricerca per la città di Istanbul ruota intorno alle molte facce della città composte attraverso ritmi di vita, spazi e ‘capricci’ estetici e politici che determinano la sua complessità ed è, in qualche modo, legato a un’ideale vicinanza con Venezia. Venezia rimane il punto di partenza e di arrivo di ogni nostra ricerca.

Immagini, rappresentazioni
Metamorfosi migrazioni ombre
Il quaderno descrive i profili e le attività di due unità di ricerca, quella del Laboratorio di teoria delle immagini LABIM e quella di Rappresentazione, vicine per temi affrontati e tuttavia distinte per le loro diverse storie e per i loro specifici progetti di ricerca.
Metamorfosi migrazioni ombre
Il quaderno descrive i profili e le attività di due unità di ricerca, quella del Laboratorio di teoria delle immagini LABIM e quella di Rappresentazione, vicine per temi affrontati e tuttavia distinte per le loro diverse storie e per i loro specifici progetti di ricerca.

Esercizi di postproduzione
Nuovi cicli di vita o di senso vengono predisposti e progettati in ogni campo della produzione, compreso l’immateriale. La postproduzione e il problema della scelta di cosa rimettere in circolo accomunano azioni sulla materia (architettura e città) e “nuove” direzioni culturali (riproposizione di opere già esposte).
Nuovi cicli di vita o di senso vengono predisposti e progettati in ogni campo della produzione, compreso l’immateriale. La postproduzione e il problema della scelta di cosa rimettere in circolo accomunano azioni sulla materia (architettura e città) e “nuove” direzioni culturali (riproposizione di opere già esposte).

Durabilità, Longue durée
Questa raccolta di saggi descrive l’Architettura per la Sostenibilità affrontando la dimensione teorica e culturale che è oggi poco trattata dal dibattito internazionale. L’Architettura per la Sostenibilità è un progetto, di tempo lungo e di vita utile di lunga durata e l’aspetto “umanistico” della Sostenibilità caratterizza il lavoro dell’unità di ricerca “Città, Sostenibilità e Tecnologia”.
Questa raccolta di saggi descrive l’Architettura per la Sostenibilità affrontando la dimensione teorica e culturale che è oggi poco trattata dal dibattito internazionale. L’Architettura per la Sostenibilità è un progetto, di tempo lungo e di vita utile di lunga durata e l’aspetto “umanistico” della Sostenibilità caratterizza il lavoro dell’unità di ricerca “Città, Sostenibilità e Tecnologia”.

Interazione e cognizione
Interaction and Cognition
L’unità di ricerca in Interazione si occupa di oggetti per i quali il senso emerge dall’interazione, tra persone e cose, persone e persone, o tra gli oggetti stessi se dotati di forme di autonomia. Sono materia della ricerca, quindi, le interfacce nella loro accezione più ampia, il cui senso è da ricercarsi nell’interazione tra le parti coinvolte. Con la crescente diffusione e ubiquità delle tecnologie informatiche, le nuove ecologie degli oggetti giocano un ruolo importante.
Interaction and Cognition
L’unità di ricerca in Interazione si occupa di oggetti per i quali il senso emerge dall’interazione, tra persone e cose, persone e persone, o tra gli oggetti stessi se dotati di forme di autonomia. Sono materia della ricerca, quindi, le interfacce nella loro accezione più ampia, il cui senso è da ricercarsi nell’interazione tra le parti coinvolte. Con la crescente diffusione e ubiquità delle tecnologie informatiche, le nuove ecologie degli oggetti giocano un ruolo importante.

New Urban Question
Ricerche sulla città contemporanea 2009-2014
Tre temi principali definiscono oggi una nuova “questione urbana”, tre situazioni che possono divenire particolarmente gravi in un periodo di crisi e di lenta crescita successiva dell’economia del paese. Esse sono connesse alla crisi profonda nella quale versano molte economie locali e globali, alla progressiva crescita delle distanze sociali; all’estremizzarsi dei rischi ambientali.
Ricerche sulla città contemporanea 2009-2014
Tre temi principali definiscono oggi una nuova “questione urbana”, tre situazioni che possono divenire particolarmente gravi in un periodo di crisi e di lenta crescita successiva dell’economia del paese. Esse sono connesse alla crisi profonda nella quale versano molte economie locali e globali, alla progressiva crescita delle distanze sociali; all’estremizzarsi dei rischi ambientali.

Storia e restauro. Studi, ricerche, tesi
Storia e restauro. Studi, ricerche, tesi: il Quaderno è stato prodotto nell’ambito del Dipartimento di Culture del progetto dell’Università Iuav di Venezia dall’unità di ricerca Storia e restauro dell’architettura. Forme, materiali, tecniche costruttive, che raggruppa docenti e studiosi di diversa formazione e provenienza fortemente interessati alla storia dell’architettura nelle sue varie ...
Storia e restauro. Studi, ricerche, tesi: il Quaderno è stato prodotto nell’ambito del Dipartimento di Culture del progetto dell’Università Iuav di Venezia dall’unità di ricerca Storia e restauro dell’architettura. Forme, materiali, tecniche costruttive, che raggruppa docenti e studiosi di diversa formazione e provenienza fortemente interessati alla storia dell’architettura nelle sue varie ...

Strategie della memoria
Architettura e paesaggi di guerra
Il libro offre uno spaccato delle ricerche e delle ricadute nella didattica che in questi ultimi tre anni l’unità di ricerca Architettura, archeologia, paesaggi: teatri di guerra coordinata da Fernanda De Maio e il Centro Studi Classica Iuav coordinato da Monica Centanni conducono sul territorio nazionale quale teatro delle guerre del Novecento. Il senso dei contenuti del volume è sintetizzato nel titolo.
Architettura e paesaggi di guerra
Il libro offre uno spaccato delle ricerche e delle ricadute nella didattica che in questi ultimi tre anni l’unità di ricerca Architettura, archeologia, paesaggi: teatri di guerra coordinata da Fernanda De Maio e il Centro Studi Classica Iuav coordinato da Monica Centanni conducono sul territorio nazionale quale teatro delle guerre del Novecento. Il senso dei contenuti del volume è sintetizzato nel titolo.

Il paesaggio nel progetto. Il paesaggio come progetto
Il paesaggio nel progetto pone in evidenza una relazione d’interiorità o di sovrapposizione, sia nel senso di luogo sia in quello di tempo e di processo.
Il paesaggio come progetto introduce un termine di comparazione o una proposizione modale, indicando un rapporto di somiglianza, d’identità o meglio di equivalenza all’espressione “nella forma di”.
Il paesaggio nel progetto pone in evidenza una relazione d’interiorità o di sovrapposizione, sia nel senso di luogo sia in quello di tempo e di processo.
Il paesaggio come progetto introduce un termine di comparazione o una proposizione modale, indicando un rapporto di somiglianza, d’identità o meglio di equivalenza all’espressione “nella forma di”.
Andreaus Michele, Università di Trento
Angeloni Silvia, Università del Molise
Baldarelli Maria Gabriella, Università di Bologna
Barnabè Federico, Università di Siena
Bernini Francesca, Università di Pisa
Bianchi Carmine, Università di Palermo
Bivona Enzo, Università di Palermo
Cavenago Dario, Università Bicocca – Milano
Chiucchi Maria Serena, Università Politecnica delle Marche
Ciao Biagio, Università Bicocca - Milano
Cincimino Salvatore, Università di Palermo
Corbella Silvano, Università di Verona
Costa Massimo, Università di Palermo
Della Corte Valentina, Università di Napoli – Federico II
Depperu Donatella, Università Cattolica del Sacro Cuore - Milano
Fortuna Fabio, Università Telematica N.Cusano di Roma
Garibaldi Roberta, Università di Bergamo
Gonnella Enrico, Università di Pisa
Invernizzi Giorgio, Università L. Bocconi - Milano
Liberatore Giovanni, Università di Firenze
Mari Libero Mario, Università di Perugia
Miraglia Rosalba, Università di Catania
Pastore Patrizia, Università della Calabria
Pencarelli Tonino, Università di Urbino
Pulejo Luisa, Università di Messina
Ricciardi Antonio, Università della Calabria
Ruggiero Pasquale, Università di Siena – University of Brighton
Rusconi Gianfranco, Università di Bergamo
Signori Silvana, Università di Bergamo
Silvia Tommaso, Università della Calabria
Sorci Carlo, Università di Palermo
Zattoni Alessandro, Università Uniparthenope – Napoli
Angeloni Silvia, Università del Molise
Baldarelli Maria Gabriella, Università di Bologna
Barnabè Federico, Università di Siena
Bernini Francesca, Università di Pisa
Bianchi Carmine, Università di Palermo
Bivona Enzo, Università di Palermo
Cavenago Dario, Università Bicocca – Milano
Chiucchi Maria Serena, Università Politecnica delle Marche
Ciao Biagio, Università Bicocca - Milano
Cincimino Salvatore, Università di Palermo
Corbella Silvano, Università di Verona
Costa Massimo, Università di Palermo
Della Corte Valentina, Università di Napoli – Federico II
Depperu Donatella, Università Cattolica del Sacro Cuore - Milano
Fortuna Fabio, Università Telematica N.Cusano di Roma
Garibaldi Roberta, Università di Bergamo
Gonnella Enrico, Università di Pisa
Invernizzi Giorgio, Università L. Bocconi - Milano
Liberatore Giovanni, Università di Firenze
Mari Libero Mario, Università di Perugia
Miraglia Rosalba, Università di Catania
Pastore Patrizia, Università della Calabria
Pencarelli Tonino, Università di Urbino
Pulejo Luisa, Università di Messina
Ricciardi Antonio, Università della Calabria
Ruggiero Pasquale, Università di Siena – University of Brighton
Rusconi Gianfranco, Università di Bergamo
Signori Silvana, Università di Bergamo
Silvia Tommaso, Università della Calabria
Sorci Carlo, Università di Palermo
Zattoni Alessandro, Università Uniparthenope – Napoli
Processo di presentazione, valutazione ed accettazione dei contributi in volume (opere monografiche, raccolte e atti di convegno)
Il processo che porta alla pubblicazione di un prodotto monografico prende avvio con la proposta avanzata dall’Autore (progetto editoriale o lavoro monografico già definito). Tale proposta, corredata dal curriculum vitae dell’autore, va inviata al coordinatore scientifico della collana (Marcantonio Ruisi: marcantonio.ruisi@unipa.it). Il suo contenuto verrà preferibilmente esplicitato in una scheda di sintesi che dovrà coprire i seguenti punti: titolo (seppur non definitivo) dell’opera monografica, tematica generale di riferimento, obiettivi conoscitivi, metodo di ricerca, stato dell’arte della conoscenza scientifica, contributo all’avanzamento delle conoscenza, eventuali implicazioni per lo sviluppo aziendale e sociale, eventuale indice del volume. La proposta viene preliminarmente esaminata dal coordinatore che, nel caso di valutazione positiva e dopo aver espresso il proprio parere in forma scritta, sottopone, avendo cura di renderla anonima, la proposta stessa a tutto o parte (almeno tre componenti) del comitato scientifico. Il comitato scientifico avrà il compito di confermare l’accettazione della proposta verificando, in particolare, la corrispondenza con l’oggetto della collana, l’originalità del progetto e il contributo conoscitivo che intende apportare nell’ambito della letteratura economico-aziendale in generale e di quella specialistica riguardante il particolare tema trattato. L’accettazione della proposta avverrà a maggioranza assoluta dei componenti del comitato scientifico o di quelli coinvolti e avverrà in forma scritta. Nel documento di accettazione potranno essere riportati anche commenti, indicazioni, suggerimenti da far pervenire all’autore per migliorare il proprio progetto di editoriale o la monografia se sussistente. Di norma, la trasmissione della proposta avviene in formato elettronico via mail. Ogni componente coinvolto del comitato scientifico ha un tempo perentorio di due settimane per esprimere un parere sulla proposta progettuale o sul lavoro monografico o collettaneo presentato. Nel caso in cui il parere non arrivi entro i tempi previsti si considera il principio del silenzio assenso.
Il coordinatore acquisito il parere positivo dei componenti coinvolti del comitato scientifico, trasmette, nel caso di proposta progettuale, la decisione all’autore/curatore inviandogli anche eventuali commenti e suggerimenti esplicitati; nel caso di volume già definito, avvia direttamente il lavoro di referaggio secondo le modalità di seguito esplicitate. Contestualmente alla trasmissione del parere positivo, viene comunicata all’autore/curatore che ha presentato la mera proposta progettuale, la scadenza inerente la presentazione dell’opera completa, che di norma non può essere superiore ad un anno.
L’attività di referaggio avviene secondo le modalità del processo Double Blind Review (doppio referaggio anonimo). Il coordinatore, dunque, nominerà tra i membri del comitato scientifico un responsabile del processo di revisione e due revisori all’interno dell’elenco dei reviewer della collana. Il responsabile del processo è incaricato di ricevere il lavoro e di trasmetterlo ai due revisori prescelti. Il processo di referaggio si basa sull’assoluto rapporto di anonimato tra autore e revisori e si conclude entro due mesi dalla presentazione del volume. In caso di lavoro collettaneo o di atti di convegno, la proposta editoriale dovrà essere presentata dal curatore del volume (che dovrà presentare altresì il curriculum di ogni autore presente nel collettaneo) e ogni singolo contributo sarà sottoposto a referaggio (in tal caso i revisori potrebbero anche essere più di due). I revisori sono proposti dal coordinatore e dagli altri membri del comitato scientifico tra i professori ordinari e associati e tra i ricercatori (a tempo indeterminato e determinato) delle discipline economico aziendali appartenenti all’ordinamento accademico italiano e da ora internazionali aventi ruoli equipollenti rispetto agli studiosi nazionali. Nell’elenco dei revisori (suscettibile di aggiornamento) sono compresi i membri del comitato scientifico e del comitato di redazione, mentre né è escluso il coordinatore. Nel caso di proposta di monografia da parte di un membro del comitato scientifico, esso sarò escluso dall’intero processo di valutazione a partire dall’accettazione della stessa proposta.
Il revisore dovrà compilare una relazione analitica in cui spiegherà le motivazioni alla base della propria scelta. Ogni revisore terminerà la propria relazione con uno dei seguenti pareri di sintesi: lavoro pubblicabile, lavoro pubblicabile con minime revisioni, lavoro pubblicabile con revisioni sostanziali, lavoro non pubblicabile. Nel caso di lavoro pubblicabile con minime revisioni, l’autore avrà un mese per apportare le modifiche richieste o per accogliere eventuali suggerimenti, nel caso di lavoro pubblicabile con revisioni sostanziali l’autore avrà, invece, a disposizione due mesi per riconsegnare il lavoro. Per l’eventuale secondo momento di referaggio, il tempo richiesto ai revisori per esprimere il loro parere sarà celere e l’esisto finale sarà un giudizio sulla pubblicabilità o meno dell’elaborato. Qualora i due revisori avessero pareri totalmente discordi ed inconciliabili, il responsabile del referaggio può in alternativa, avocare a sé la decisione circa la pubblicabilità del lavoro, nominare un terzo revisore, rinviare la decisione al coordinatore.
Il processo che porta alla pubblicazione di un prodotto monografico prende avvio con la proposta avanzata dall’Autore (progetto editoriale o lavoro monografico già definito). Tale proposta, corredata dal curriculum vitae dell’autore, va inviata al coordinatore scientifico della collana (Marcantonio Ruisi: marcantonio.ruisi@unipa.it). Il suo contenuto verrà preferibilmente esplicitato in una scheda di sintesi che dovrà coprire i seguenti punti: titolo (seppur non definitivo) dell’opera monografica, tematica generale di riferimento, obiettivi conoscitivi, metodo di ricerca, stato dell’arte della conoscenza scientifica, contributo all’avanzamento delle conoscenza, eventuali implicazioni per lo sviluppo aziendale e sociale, eventuale indice del volume. La proposta viene preliminarmente esaminata dal coordinatore che, nel caso di valutazione positiva e dopo aver espresso il proprio parere in forma scritta, sottopone, avendo cura di renderla anonima, la proposta stessa a tutto o parte (almeno tre componenti) del comitato scientifico. Il comitato scientifico avrà il compito di confermare l’accettazione della proposta verificando, in particolare, la corrispondenza con l’oggetto della collana, l’originalità del progetto e il contributo conoscitivo che intende apportare nell’ambito della letteratura economico-aziendale in generale e di quella specialistica riguardante il particolare tema trattato. L’accettazione della proposta avverrà a maggioranza assoluta dei componenti del comitato scientifico o di quelli coinvolti e avverrà in forma scritta. Nel documento di accettazione potranno essere riportati anche commenti, indicazioni, suggerimenti da far pervenire all’autore per migliorare il proprio progetto di editoriale o la monografia se sussistente. Di norma, la trasmissione della proposta avviene in formato elettronico via mail. Ogni componente coinvolto del comitato scientifico ha un tempo perentorio di due settimane per esprimere un parere sulla proposta progettuale o sul lavoro monografico o collettaneo presentato. Nel caso in cui il parere non arrivi entro i tempi previsti si considera il principio del silenzio assenso.
Il coordinatore acquisito il parere positivo dei componenti coinvolti del comitato scientifico, trasmette, nel caso di proposta progettuale, la decisione all’autore/curatore inviandogli anche eventuali commenti e suggerimenti esplicitati; nel caso di volume già definito, avvia direttamente il lavoro di referaggio secondo le modalità di seguito esplicitate. Contestualmente alla trasmissione del parere positivo, viene comunicata all’autore/curatore che ha presentato la mera proposta progettuale, la scadenza inerente la presentazione dell’opera completa, che di norma non può essere superiore ad un anno.
L’attività di referaggio avviene secondo le modalità del processo Double Blind Review (doppio referaggio anonimo). Il coordinatore, dunque, nominerà tra i membri del comitato scientifico un responsabile del processo di revisione e due revisori all’interno dell’elenco dei reviewer della collana. Il responsabile del processo è incaricato di ricevere il lavoro e di trasmetterlo ai due revisori prescelti. Il processo di referaggio si basa sull’assoluto rapporto di anonimato tra autore e revisori e si conclude entro due mesi dalla presentazione del volume. In caso di lavoro collettaneo o di atti di convegno, la proposta editoriale dovrà essere presentata dal curatore del volume (che dovrà presentare altresì il curriculum di ogni autore presente nel collettaneo) e ogni singolo contributo sarà sottoposto a referaggio (in tal caso i revisori potrebbero anche essere più di due). I revisori sono proposti dal coordinatore e dagli altri membri del comitato scientifico tra i professori ordinari e associati e tra i ricercatori (a tempo indeterminato e determinato) delle discipline economico aziendali appartenenti all’ordinamento accademico italiano e da ora internazionali aventi ruoli equipollenti rispetto agli studiosi nazionali. Nell’elenco dei revisori (suscettibile di aggiornamento) sono compresi i membri del comitato scientifico e del comitato di redazione, mentre né è escluso il coordinatore. Nel caso di proposta di monografia da parte di un membro del comitato scientifico, esso sarò escluso dall’intero processo di valutazione a partire dall’accettazione della stessa proposta.
Il revisore dovrà compilare una relazione analitica in cui spiegherà le motivazioni alla base della propria scelta. Ogni revisore terminerà la propria relazione con uno dei seguenti pareri di sintesi: lavoro pubblicabile, lavoro pubblicabile con minime revisioni, lavoro pubblicabile con revisioni sostanziali, lavoro non pubblicabile. Nel caso di lavoro pubblicabile con minime revisioni, l’autore avrà un mese per apportare le modifiche richieste o per accogliere eventuali suggerimenti, nel caso di lavoro pubblicabile con revisioni sostanziali l’autore avrà, invece, a disposizione due mesi per riconsegnare il lavoro. Per l’eventuale secondo momento di referaggio, il tempo richiesto ai revisori per esprimere il loro parere sarà celere e l’esisto finale sarà un giudizio sulla pubblicabilità o meno dell’elaborato. Qualora i due revisori avessero pareri totalmente discordi ed inconciliabili, il responsabile del referaggio può in alternativa, avocare a sé la decisione circa la pubblicabilità del lavoro, nominare un terzo revisore, rinviare la decisione al coordinatore.
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