
Storia del diritto e delle istituzioni
Sezione II: Studi
Sezione II: Studi
Direttore | Mario Ascheri |
Comitato scientifico | Paolo Alvazzi del Frate, Patrick Arabeyre, Aquilino Iglesia Ferreirós, Eric Gojosso, Faustino Martínez Martínez, Heinz Mohnhaupt |
Questa collana si propone in primo luogo di mettere in circolazione sperimentazioni per la didattica che necessitino una prima verifica, ma anche opere di giovani studiosi - se del caso persino tesi di laurea - semetodologicamente interessanti o su argomenti poco o per nulla considerati entro la letteratura storico-giuridica e istituzionale italiana corrente. Il proposito è anche di non trascurare le traduzioni di saggi di autori stranieri che possano aprire nuove prospettive di ricerca, oppure di “classici” destinati ad avere una circolazione specialistica. Infine, si ritiene opportuno anche riproporre lavori ormai datati ma apparsi solo in edizione provvisoria o a bassissima tiratura, oppure ancora su temi scarsamente considerati al loro primo apparire sul mercato. Nel complesso, quindi, si tratta di una collana che vuole inserirsi utilmente nel dibattito storiografico contemporaneo, tenuto conto del crescente interesse che gli storici riservano alle trattazioni che sappiano inserire entro problematiche più generali le questioni specifiche del diritto e delle istituzioni, con i loro profili tecnici a volte anche molto delicati e complessi.

22
I «recomandati di San Marco»
La pratica delle relazioni politiche (Repubblica di Venezia, secoli XIV-XVI)
Benché gli studi sulla Terraferma siano numerosi, il rapporto fra la Repubblica di Venezia e i suoi “raccomandati” e “aderenti” — quei soggetti politici “minori”, cioè, consociati ma non assoggettati ai Veneziani, ai quali prestavano aiuto in cambio di protezione — è sempre rimasto sottotraccia. Il libro, la prima monografia sul tema dell’aderenza in Ancien Régime, indaga questa forma di consociazione nel periodo della costruzione del dominio veneziano di Terraferma e della sua stabilizzazione.
La pratica delle relazioni politiche (Repubblica di Venezia, secoli XIV-XVI)
Benché gli studi sulla Terraferma siano numerosi, il rapporto fra la Repubblica di Venezia e i suoi “raccomandati” e “aderenti” — quei soggetti politici “minori”, cioè, consociati ma non assoggettati ai Veneziani, ai quali prestavano aiuto in cambio di protezione — è sempre rimasto sottotraccia. Il libro, la prima monografia sul tema dell’aderenza in Ancien Régime, indaga questa forma di consociazione nel periodo della costruzione del dominio veneziano di Terraferma e della sua stabilizzazione.

21
I fiorini di conio fiorentino battuti a Napoli tra XIII e XV secolo
Lo studio dimostra che dalla fine del XIII secolo sino alla conquista aragonese la coniazione dell’oro nella zecca di Napoli non fu mai abbandonata. Per gran parte di questo periodo furono coniati fiorini di conio fiorentino, che si sostituirono alla moneta angioina napoletana. I fiorini furono dapprima coniati dai banchieri fiorentini che appaltarono la zecca e successivamente da fiorentini posti a capo delle finanze del Regno di Napoli.
Lo studio dimostra che dalla fine del XIII secolo sino alla conquista aragonese la coniazione dell’oro nella zecca di Napoli non fu mai abbandonata. Per gran parte di questo periodo furono coniati fiorini di conio fiorentino, che si sostituirono alla moneta angioina napoletana. I fiorini furono dapprima coniati dai banchieri fiorentini che appaltarono la zecca e successivamente da fiorentini posti a capo delle finanze del Regno di Napoli.

20
Nel laboratorio parmense
La redazione del codice civile di Maria Luigia (1814-1820)
Considerato il miglior codice civile della Restaurazione, il Codice civile per gli Stati di Parma, Piacenza e Guastalla fu promulgato nel 1820 dalla duchessa Maria Luigia, figlia dell’imperatore d’Austria, già imperatrice dei francesi.
La redazione del codice civile di Maria Luigia (1814-1820)
Considerato il miglior codice civile della Restaurazione, il Codice civile per gli Stati di Parma, Piacenza e Guastalla fu promulgato nel 1820 dalla duchessa Maria Luigia, figlia dell’imperatore d’Austria, già imperatrice dei francesi.

19
La battaglia abolizionista in Italia
Il giornale per l’abolizione della pena di morte
La questione dell’abolizione della pena capitale si sviluppò in Italia a seguito dell’unificazione nazionale con la fondazione da parte di Pietro Ellero, nel 1861, del Giornale per l’abolizione della pena di morte con il fine di raccogliere e istanze abolizioniste ed attuare un profondo rinnovamento del sistema penale italiano. Il volume analizza il momento “genetico” della questione della pena capitale, nella consapevolezza [...]
Il giornale per l’abolizione della pena di morte
La questione dell’abolizione della pena capitale si sviluppò in Italia a seguito dell’unificazione nazionale con la fondazione da parte di Pietro Ellero, nel 1861, del Giornale per l’abolizione della pena di morte con il fine di raccogliere e istanze abolizioniste ed attuare un profondo rinnovamento del sistema penale italiano. Il volume analizza il momento “genetico” della questione della pena capitale, nella consapevolezza [...]

18
Genova, solo mercanti?
Artigiani, corporazioni e manifattura tra Quattro e Cinquecento
I saggi raccolti trattano delle figure del lavoro nella Genova del secondo Quattrocento–inizio Cinquecento. Il composito universo di artigiani e imprenditori viene declinato secondo vari approcci.
Artigiani, corporazioni e manifattura tra Quattro e Cinquecento
I saggi raccolti trattano delle figure del lavoro nella Genova del secondo Quattrocento–inizio Cinquecento. Il composito universo di artigiani e imprenditori viene declinato secondo vari approcci.

17
Diritto vivente
Radici e tradizioni della scienza giuridica italiana
L’opera ha come peculiarità quella di rintracciare la specificità della scienza giuridica italiana che, nata fuori da un orizzonte nazionale ed eterogenea rispetto ai paradigmi tipici di altre esperienze, come quella francese e inglese, appare fin dall’inizio esposta ai conflitti e ai traumi del legame con la tradizione e con il mondo antico.
Radici e tradizioni della scienza giuridica italiana
L’opera ha come peculiarità quella di rintracciare la specificità della scienza giuridica italiana che, nata fuori da un orizzonte nazionale ed eterogenea rispetto ai paradigmi tipici di altre esperienze, come quella francese e inglese, appare fin dall’inizio esposta ai conflitti e ai traumi del legame con la tradizione e con il mondo antico.

16
Tra fronda e collaborazione
Magistrati nell’Italia occupata (1943-1945)
8 settembre 1943: l’armistizio siglato dall’Italia con le potenze alleate prelude allo sfacelo dell’esercito e alla dissoluzione dello stato. Gran parte del paese è occupata dalle truppe del Terzo Reich, a cui si affiancherà un risorto fascismo in veste repubblicana: la repubblica sociale italiana.
Magistrati nell’Italia occupata (1943-1945)
8 settembre 1943: l’armistizio siglato dall’Italia con le potenze alleate prelude allo sfacelo dell’esercito e alla dissoluzione dello stato. Gran parte del paese è occupata dalle truppe del Terzo Reich, a cui si affiancherà un risorto fascismo in veste repubblicana: la repubblica sociale italiana.

15
Cultura e diritto
Alle origini dell'antropologia giuridica
Nella seconda metà del XIX secolo, in piena epoca vittoriana e positivista, alcuni giuristi (Bachofen, Maine, McLennan, Morgan) si preoccupano di studiare le culture non occidentali e la storia delle società antiche. Dal diritto, unica disciplina che, insieme alla storia, si occupa del soggetto, compare l’interesse per l’Altro, per comprendere le origini comuni che ci collegano ai primitivi.
Alle origini dell'antropologia giuridica
Nella seconda metà del XIX secolo, in piena epoca vittoriana e positivista, alcuni giuristi (Bachofen, Maine, McLennan, Morgan) si preoccupano di studiare le culture non occidentali e la storia delle società antiche. Dal diritto, unica disciplina che, insieme alla storia, si occupa del soggetto, compare l’interesse per l’Altro, per comprendere le origini comuni che ci collegano ai primitivi.

14
Il Codice di Dušan 1349-1354
Legislazione greco-romana e amministrazione dell’impero serbo-bizantino
La promulgazione della codificazione voluta da Stefano Dušan nel 1349 sancì l’adozione di un sistema giuridico basato sul diritto greco-romano nell’impero serbo-bizantino. L’analisi giuridica è corredata da una traduzione in lingua italiana del Codice di Dušan 1349–1354 e da un glossario dei termini in esso utilizzati.
Legislazione greco-romana e amministrazione dell’impero serbo-bizantino
La promulgazione della codificazione voluta da Stefano Dušan nel 1349 sancì l’adozione di un sistema giuridico basato sul diritto greco-romano nell’impero serbo-bizantino. L’analisi giuridica è corredata da una traduzione in lingua italiana del Codice di Dušan 1349–1354 e da un glossario dei termini in esso utilizzati.

13
Il Codice mancato
Tentativi di codificazione della procedura e riforma della giustizia criminale nella Toscana ottocentesca
Il volume intende analizzare quella «smania» codificatoria che innerva l’esperienza giuridica toscana della Restaurazione in un campo del diritto finora non esaustivamente studiato dalla storiografia, quello della procedura criminale.
Tentativi di codificazione della procedura e riforma della giustizia criminale nella Toscana ottocentesca
Il volume intende analizzare quella «smania» codificatoria che innerva l’esperienza giuridica toscana della Restaurazione in un campo del diritto finora non esaustivamente studiato dalla storiografia, quello della procedura criminale.

11
Verso il processo civile moderno
Dal diritto naturale al Novecento
Il processo civile deve i primi spunti di una costruzione concettuale e sistematica distinta dal processo di diritto comune, nonché “l'invenzione” delle massime processuali, alle correnti razionaliste e illuministe. Senza queste innovazioni la trasformazione costruttivo-concettuale della materia in disciplina scientifica nel XIX secolo non sarebbe stata ipotizzabile.
Dal diritto naturale al Novecento
Il processo civile deve i primi spunti di una costruzione concettuale e sistematica distinta dal processo di diritto comune, nonché “l'invenzione” delle massime processuali, alle correnti razionaliste e illuministe. Senza queste innovazioni la trasformazione costruttivo-concettuale della materia in disciplina scientifica nel XIX secolo non sarebbe stata ipotizzabile.

10
L’arbitrato tra prassi e sistemazione teorica nell’età moderna
Una nuova species nel genus, dall’Ancien Régime all’Italia del Novecento
Il lavoro ricostruisce le ragioni che hanno portato la giurisprudenza e la dottrina italiana della prima metà del XX secolo a scomporre l’istituto dell’arbitrato in due distinte species, ossia quella dell’arbitrato rituale e quella dell’arbitrato irrituale.
Una nuova species nel genus, dall’Ancien Régime all’Italia del Novecento
Il lavoro ricostruisce le ragioni che hanno portato la giurisprudenza e la dottrina italiana della prima metà del XX secolo a scomporre l’istituto dell’arbitrato in due distinte species, ossia quella dell’arbitrato rituale e quella dell’arbitrato irrituale.

9
Giovanni Battista De Luca divulgatore del diritto
Una vicenda di impegno civile nella Roma barocca
Il libro offre un profilo culturale del maggiore giurista italiano del Seicento attraverso l’analisi delle sue opere divulgative, dedicate ad argomenti di ampio respiro a cavallo tra diritto, politica e costume.
Una vicenda di impegno civile nella Roma barocca
Il libro offre un profilo culturale del maggiore giurista italiano del Seicento attraverso l’analisi delle sue opere divulgative, dedicate ad argomenti di ampio respiro a cavallo tra diritto, politica e costume.

8
Contenuti e metodi dei diritti fondamentali in Germania
Il presente lavoro affronta il tema dei diritti fondamentali all’interno della giurisprudenza e della dottrina costituzionale tedesca.
Il presente lavoro affronta il tema dei diritti fondamentali all’interno della giurisprudenza e della dottrina costituzionale tedesca.

7
Manualistica e cultura del codice civile in Italia tra Otto e Novecento
Il presente lavoro ha come propria peculiarità di occuparsi non solo della ricerca giuridica come meccanismo tecnico nel periodo indicato, ma anche degli atteggiamenti dei giuristi che volta a volta compiono ricerche e insegnano diritto, e perciò anche delle condizioni in cui le svolgono e le divulgano, comprese le resistenze che incontrano o i rifiuti che oppongono.
Il presente lavoro ha come propria peculiarità di occuparsi non solo della ricerca giuridica come meccanismo tecnico nel periodo indicato, ma anche degli atteggiamenti dei giuristi che volta a volta compiono ricerche e insegnano diritto, e perciò anche delle condizioni in cui le svolgono e le divulgano, comprese le resistenze che incontrano o i rifiuti che oppongono.

6
Aspetti politico-monetari all'epoca di Carlo V en el Reyno de Napoles
Il viceregno toletano, principale artefice della stabilizzazione dei poteri spagnuoli nel Regno di Napoli, offre numerose linee di ricerca non ancora tratteggiate dagli studiosi, in quanto celate nelle pieghe di una burocrazia di per sé “malata” e spesso “sanata” col mezzo di aulici formalismi giuridici (per via de privilegio).
Il viceregno toletano, principale artefice della stabilizzazione dei poteri spagnuoli nel Regno di Napoli, offre numerose linee di ricerca non ancora tratteggiate dagli studiosi, in quanto celate nelle pieghe di una burocrazia di per sé “malata” e spesso “sanata” col mezzo di aulici formalismi giuridici (per via de privilegio).

5
La Magna Carta del 1215
Alle origini del costituzionalismo inglese ed europeo - edizione italiana a cura di Dolores Freda
Questo saggio indaga le sue origini culturali, ipotizzando che il contemporaneo ius commune, l’amalgama di diritto romano e canonico emerso nel XII secolo con la rinascita degli studi di diritto nell’Europa continentale, abbia avuto influenza su di essa.
Alle origini del costituzionalismo inglese ed europeo - edizione italiana a cura di Dolores Freda
Questo saggio indaga le sue origini culturali, ipotizzando che il contemporaneo ius commune, l’amalgama di diritto romano e canonico emerso nel XII secolo con la rinascita degli studi di diritto nell’Europa continentale, abbia avuto influenza su di essa.

4
Simbolismo della crisi Stato-società nell’Occidente contemporaneo
Il saggio prende spunto dal paradosso/dilemma o dictum di E.-W. Böckenförde, contenuto nel suo noto saggio del 1967: “Lo stato liberale secolarizzato vive di presupposti che esso non può garantire”, in quanto considerato idoneo a tematizzare gli aspetti più profondi, quindi anche simbolici, della crisi Stato-societànell’Occidente contemporaneo.
Il saggio prende spunto dal paradosso/dilemma o dictum di E.-W. Böckenförde, contenuto nel suo noto saggio del 1967: “Lo stato liberale secolarizzato vive di presupposti che esso non può garantire”, in quanto considerato idoneo a tematizzare gli aspetti più profondi, quindi anche simbolici, della crisi Stato-societànell’Occidente contemporaneo.

3
La Rivoluzione Spagnola degli anni 1808-1810
Alla ricerca di un modello politico-costituzionale tra antico regime e rinnovamento
La storia politica di una nazione spesso va ben oltre le regole scolpite in una carta costituzionale: la Spagna che esce bruscamente dall’Antico Regime nel 1808 vede il confronto tra forti istanze rivoluzionarie e un’eredità politica che difficilmente può essere dimenticata
Alla ricerca di un modello politico-costituzionale tra antico regime e rinnovamento
La storia politica di una nazione spesso va ben oltre le regole scolpite in una carta costituzionale: la Spagna che esce bruscamente dall’Antico Regime nel 1808 vede il confronto tra forti istanze rivoluzionarie e un’eredità politica che difficilmente può essere dimenticata

2
Per una città
Milano: le regole della crescita urbanistica
Milano vive regolata prima da consuetudini poi da leggi e, divenuta “stato” cittadino, affida rispetto e cura ai propri cittadini. Un “esercizio” di civiltà basilare fino all’epoca moderna e per questo fonte di tanti suggerimenti e forse ipotesi per il domani della civiltà urbanistica. Presentazione di Gigliola Soldi Rondinini
Milano: le regole della crescita urbanistica
Milano vive regolata prima da consuetudini poi da leggi e, divenuta “stato” cittadino, affida rispetto e cura ai propri cittadini. Un “esercizio” di civiltà basilare fino all’epoca moderna e per questo fonte di tanti suggerimenti e forse ipotesi per il domani della civiltà urbanistica. Presentazione di Gigliola Soldi Rondinini

1
L’Africa italiana
I giudici, le leggi, le pene e la questione della razza
I giudici, i residenti, gli ambasciatori, i governatori, i politici, gli studiosi che hanno dedicato tutti i loro sforzi e il loro intelletto nel difficile compito di armonizzare il sistema giuridico italiano con il complesso mondo di usi e costumi locali
I giudici, le leggi, le pene e la questione della razza
I giudici, i residenti, gli ambasciatori, i governatori, i politici, gli studiosi che hanno dedicato tutti i loro sforzi e il loro intelletto nel difficile compito di armonizzare il sistema giuridico italiano con il complesso mondo di usi e costumi locali
Andreaus Michele, Università di Trento
Angeloni Silvia, Università del Molise
Baldarelli Maria Gabriella, Università di Bologna
Barnabè Federico, Università di Siena
Bernini Francesca, Università di Pisa
Bianchi Carmine, Università di Palermo
Bivona Enzo, Università di Palermo
Cavenago Dario, Università Bicocca – Milano
Chiucchi Maria Serena, Università Politecnica delle Marche
Ciao Biagio, Università Bicocca - Milano
Cincimino Salvatore, Università di Palermo
Corbella Silvano, Università di Verona
Costa Massimo, Università di Palermo
Della Corte Valentina, Università di Napoli – Federico II
Depperu Donatella, Università Cattolica del Sacro Cuore - Milano
Fortuna Fabio, Università Telematica N.Cusano di Roma
Garibaldi Roberta, Università di Bergamo
Gonnella Enrico, Università di Pisa
Invernizzi Giorgio, Università L. Bocconi - Milano
Liberatore Giovanni, Università di Firenze
Mari Libero Mario, Università di Perugia
Miraglia Rosalba, Università di Catania
Pastore Patrizia, Università della Calabria
Pencarelli Tonino, Università di Urbino
Pulejo Luisa, Università di Messina
Ricciardi Antonio, Università della Calabria
Ruggiero Pasquale, Università di Siena – University of Brighton
Rusconi Gianfranco, Università di Bergamo
Signori Silvana, Università di Bergamo
Silvia Tommaso, Università della Calabria
Sorci Carlo, Università di Palermo
Zattoni Alessandro, Università Uniparthenope – Napoli
Angeloni Silvia, Università del Molise
Baldarelli Maria Gabriella, Università di Bologna
Barnabè Federico, Università di Siena
Bernini Francesca, Università di Pisa
Bianchi Carmine, Università di Palermo
Bivona Enzo, Università di Palermo
Cavenago Dario, Università Bicocca – Milano
Chiucchi Maria Serena, Università Politecnica delle Marche
Ciao Biagio, Università Bicocca - Milano
Cincimino Salvatore, Università di Palermo
Corbella Silvano, Università di Verona
Costa Massimo, Università di Palermo
Della Corte Valentina, Università di Napoli – Federico II
Depperu Donatella, Università Cattolica del Sacro Cuore - Milano
Fortuna Fabio, Università Telematica N.Cusano di Roma
Garibaldi Roberta, Università di Bergamo
Gonnella Enrico, Università di Pisa
Invernizzi Giorgio, Università L. Bocconi - Milano
Liberatore Giovanni, Università di Firenze
Mari Libero Mario, Università di Perugia
Miraglia Rosalba, Università di Catania
Pastore Patrizia, Università della Calabria
Pencarelli Tonino, Università di Urbino
Pulejo Luisa, Università di Messina
Ricciardi Antonio, Università della Calabria
Ruggiero Pasquale, Università di Siena – University of Brighton
Rusconi Gianfranco, Università di Bergamo
Signori Silvana, Università di Bergamo
Silvia Tommaso, Università della Calabria
Sorci Carlo, Università di Palermo
Zattoni Alessandro, Università Uniparthenope – Napoli
Processo di presentazione, valutazione ed accettazione dei contributi in volume (opere monografiche, raccolte e atti di convegno)
Il processo che porta alla pubblicazione di un prodotto monografico prende avvio con la proposta avanzata dall’Autore (progetto editoriale o lavoro monografico già definito). Tale proposta, corredata dal curriculum vitae dell’autore, va inviata al coordinatore scientifico della collana (Marcantonio Ruisi: marcantonio.ruisi@unipa.it). Il suo contenuto verrà preferibilmente esplicitato in una scheda di sintesi che dovrà coprire i seguenti punti: titolo (seppur non definitivo) dell’opera monografica, tematica generale di riferimento, obiettivi conoscitivi, metodo di ricerca, stato dell’arte della conoscenza scientifica, contributo all’avanzamento delle conoscenza, eventuali implicazioni per lo sviluppo aziendale e sociale, eventuale indice del volume. La proposta viene preliminarmente esaminata dal coordinatore che, nel caso di valutazione positiva e dopo aver espresso il proprio parere in forma scritta, sottopone, avendo cura di renderla anonima, la proposta stessa a tutto o parte (almeno tre componenti) del comitato scientifico. Il comitato scientifico avrà il compito di confermare l’accettazione della proposta verificando, in particolare, la corrispondenza con l’oggetto della collana, l’originalità del progetto e il contributo conoscitivo che intende apportare nell’ambito della letteratura economico-aziendale in generale e di quella specialistica riguardante il particolare tema trattato. L’accettazione della proposta avverrà a maggioranza assoluta dei componenti del comitato scientifico o di quelli coinvolti e avverrà in forma scritta. Nel documento di accettazione potranno essere riportati anche commenti, indicazioni, suggerimenti da far pervenire all’autore per migliorare il proprio progetto di editoriale o la monografia se sussistente. Di norma, la trasmissione della proposta avviene in formato elettronico via mail. Ogni componente coinvolto del comitato scientifico ha un tempo perentorio di due settimane per esprimere un parere sulla proposta progettuale o sul lavoro monografico o collettaneo presentato. Nel caso in cui il parere non arrivi entro i tempi previsti si considera il principio del silenzio assenso.
Il coordinatore acquisito il parere positivo dei componenti coinvolti del comitato scientifico, trasmette, nel caso di proposta progettuale, la decisione all’autore/curatore inviandogli anche eventuali commenti e suggerimenti esplicitati; nel caso di volume già definito, avvia direttamente il lavoro di referaggio secondo le modalità di seguito esplicitate. Contestualmente alla trasmissione del parere positivo, viene comunicata all’autore/curatore che ha presentato la mera proposta progettuale, la scadenza inerente la presentazione dell’opera completa, che di norma non può essere superiore ad un anno.
L’attività di referaggio avviene secondo le modalità del processo Double Blind Review (doppio referaggio anonimo). Il coordinatore, dunque, nominerà tra i membri del comitato scientifico un responsabile del processo di revisione e due revisori all’interno dell’elenco dei reviewer della collana. Il responsabile del processo è incaricato di ricevere il lavoro e di trasmetterlo ai due revisori prescelti. Il processo di referaggio si basa sull’assoluto rapporto di anonimato tra autore e revisori e si conclude entro due mesi dalla presentazione del volume. In caso di lavoro collettaneo o di atti di convegno, la proposta editoriale dovrà essere presentata dal curatore del volume (che dovrà presentare altresì il curriculum di ogni autore presente nel collettaneo) e ogni singolo contributo sarà sottoposto a referaggio (in tal caso i revisori potrebbero anche essere più di due). I revisori sono proposti dal coordinatore e dagli altri membri del comitato scientifico tra i professori ordinari e associati e tra i ricercatori (a tempo indeterminato e determinato) delle discipline economico aziendali appartenenti all’ordinamento accademico italiano e da ora internazionali aventi ruoli equipollenti rispetto agli studiosi nazionali. Nell’elenco dei revisori (suscettibile di aggiornamento) sono compresi i membri del comitato scientifico e del comitato di redazione, mentre né è escluso il coordinatore. Nel caso di proposta di monografia da parte di un membro del comitato scientifico, esso sarò escluso dall’intero processo di valutazione a partire dall’accettazione della stessa proposta.
Il revisore dovrà compilare una relazione analitica in cui spiegherà le motivazioni alla base della propria scelta. Ogni revisore terminerà la propria relazione con uno dei seguenti pareri di sintesi: lavoro pubblicabile, lavoro pubblicabile con minime revisioni, lavoro pubblicabile con revisioni sostanziali, lavoro non pubblicabile. Nel caso di lavoro pubblicabile con minime revisioni, l’autore avrà un mese per apportare le modifiche richieste o per accogliere eventuali suggerimenti, nel caso di lavoro pubblicabile con revisioni sostanziali l’autore avrà, invece, a disposizione due mesi per riconsegnare il lavoro. Per l’eventuale secondo momento di referaggio, il tempo richiesto ai revisori per esprimere il loro parere sarà celere e l’esisto finale sarà un giudizio sulla pubblicabilità o meno dell’elaborato. Qualora i due revisori avessero pareri totalmente discordi ed inconciliabili, il responsabile del referaggio può in alternativa, avocare a sé la decisione circa la pubblicabilità del lavoro, nominare un terzo revisore, rinviare la decisione al coordinatore.
Il processo che porta alla pubblicazione di un prodotto monografico prende avvio con la proposta avanzata dall’Autore (progetto editoriale o lavoro monografico già definito). Tale proposta, corredata dal curriculum vitae dell’autore, va inviata al coordinatore scientifico della collana (Marcantonio Ruisi: marcantonio.ruisi@unipa.it). Il suo contenuto verrà preferibilmente esplicitato in una scheda di sintesi che dovrà coprire i seguenti punti: titolo (seppur non definitivo) dell’opera monografica, tematica generale di riferimento, obiettivi conoscitivi, metodo di ricerca, stato dell’arte della conoscenza scientifica, contributo all’avanzamento delle conoscenza, eventuali implicazioni per lo sviluppo aziendale e sociale, eventuale indice del volume. La proposta viene preliminarmente esaminata dal coordinatore che, nel caso di valutazione positiva e dopo aver espresso il proprio parere in forma scritta, sottopone, avendo cura di renderla anonima, la proposta stessa a tutto o parte (almeno tre componenti) del comitato scientifico. Il comitato scientifico avrà il compito di confermare l’accettazione della proposta verificando, in particolare, la corrispondenza con l’oggetto della collana, l’originalità del progetto e il contributo conoscitivo che intende apportare nell’ambito della letteratura economico-aziendale in generale e di quella specialistica riguardante il particolare tema trattato. L’accettazione della proposta avverrà a maggioranza assoluta dei componenti del comitato scientifico o di quelli coinvolti e avverrà in forma scritta. Nel documento di accettazione potranno essere riportati anche commenti, indicazioni, suggerimenti da far pervenire all’autore per migliorare il proprio progetto di editoriale o la monografia se sussistente. Di norma, la trasmissione della proposta avviene in formato elettronico via mail. Ogni componente coinvolto del comitato scientifico ha un tempo perentorio di due settimane per esprimere un parere sulla proposta progettuale o sul lavoro monografico o collettaneo presentato. Nel caso in cui il parere non arrivi entro i tempi previsti si considera il principio del silenzio assenso.
Il coordinatore acquisito il parere positivo dei componenti coinvolti del comitato scientifico, trasmette, nel caso di proposta progettuale, la decisione all’autore/curatore inviandogli anche eventuali commenti e suggerimenti esplicitati; nel caso di volume già definito, avvia direttamente il lavoro di referaggio secondo le modalità di seguito esplicitate. Contestualmente alla trasmissione del parere positivo, viene comunicata all’autore/curatore che ha presentato la mera proposta progettuale, la scadenza inerente la presentazione dell’opera completa, che di norma non può essere superiore ad un anno.
L’attività di referaggio avviene secondo le modalità del processo Double Blind Review (doppio referaggio anonimo). Il coordinatore, dunque, nominerà tra i membri del comitato scientifico un responsabile del processo di revisione e due revisori all’interno dell’elenco dei reviewer della collana. Il responsabile del processo è incaricato di ricevere il lavoro e di trasmetterlo ai due revisori prescelti. Il processo di referaggio si basa sull’assoluto rapporto di anonimato tra autore e revisori e si conclude entro due mesi dalla presentazione del volume. In caso di lavoro collettaneo o di atti di convegno, la proposta editoriale dovrà essere presentata dal curatore del volume (che dovrà presentare altresì il curriculum di ogni autore presente nel collettaneo) e ogni singolo contributo sarà sottoposto a referaggio (in tal caso i revisori potrebbero anche essere più di due). I revisori sono proposti dal coordinatore e dagli altri membri del comitato scientifico tra i professori ordinari e associati e tra i ricercatori (a tempo indeterminato e determinato) delle discipline economico aziendali appartenenti all’ordinamento accademico italiano e da ora internazionali aventi ruoli equipollenti rispetto agli studiosi nazionali. Nell’elenco dei revisori (suscettibile di aggiornamento) sono compresi i membri del comitato scientifico e del comitato di redazione, mentre né è escluso il coordinatore. Nel caso di proposta di monografia da parte di un membro del comitato scientifico, esso sarò escluso dall’intero processo di valutazione a partire dall’accettazione della stessa proposta.
Il revisore dovrà compilare una relazione analitica in cui spiegherà le motivazioni alla base della propria scelta. Ogni revisore terminerà la propria relazione con uno dei seguenti pareri di sintesi: lavoro pubblicabile, lavoro pubblicabile con minime revisioni, lavoro pubblicabile con revisioni sostanziali, lavoro non pubblicabile. Nel caso di lavoro pubblicabile con minime revisioni, l’autore avrà un mese per apportare le modifiche richieste o per accogliere eventuali suggerimenti, nel caso di lavoro pubblicabile con revisioni sostanziali l’autore avrà, invece, a disposizione due mesi per riconsegnare il lavoro. Per l’eventuale secondo momento di referaggio, il tempo richiesto ai revisori per esprimere il loro parere sarà celere e l’esisto finale sarà un giudizio sulla pubblicabilità o meno dell’elaborato. Qualora i due revisori avessero pareri totalmente discordi ed inconciliabili, il responsabile del referaggio può in alternativa, avocare a sé la decisione circa la pubblicabilità del lavoro, nominare un terzo revisore, rinviare la decisione al coordinatore.
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