

Donne nella storia
Segni, tracce, percorsi
Segni, tracce, percorsi
Quante vite, esperienze e profili di donne sono ancora nascoste nelle pieghe della storia? A questa domanda è difficile rispondere. Nonostante la straordinaria quantità di documenti emersi grazie al pregevole lavoro della storiografia a partire dagli anni Settanta, ancora molto resta nascosto, implicito, non detto, in particolare quando si guarda allo straordinario archivio del vissuto femminile. La collana “Donne nella storia” si propone di dare voce alle vite disperse, recuperando profili biografici misconosciuti, seguendo i labili segni rappresentati talvolta soltanto da sparsi e frammentari indizi, di raccogliere testimonianze preziose per recuperare le tracce che le donne hanno lasciato nel loro esistere nel mondo, e infine di individuare i percorsi, faticosamente conquistati con lacrime e sangue, con straordinaria tenacia e consapevolezza. Ridare vita e colore a immagini sfocate, riportare al nitore le tinte sbiadite si pone come finalità prioritaria della collana, aperta a contributi di taglio interdisciplinare, in un arco cronologico di ampio respiro che sottolinei continuità e fratture, spinte in avanti e pericolosi regressi, successi e delusioni, in linea con le più attuali tendenze di ricerca degli women’s studies.
Ogni volume della collana è sottoposto al giudizio di due blind referees.
Ogni volume della collana è sottoposto al giudizio di due blind referees.

32
Storie di violenza
Genere, pratiche ed emozioni tra Medioevo ed età contemporanea
Il volume si propone di ripercorrere le diverse declinazioni del concetto di violenza tra il Medioevo e l’Età Contemporanea analizzando questo fenomeno con una prospettiva di lungo periodo attraverso le suggestioni di due diversi filoni di ricerca: la storia delle emozioni e la storia di genere. Il filo rosso che unisce questi oggetti di studio è individuabile nel racconto della violenza, nella sua costruzione retorica e nell’uso strategico fattone di volta in volta dagli attori sociali.
Genere, pratiche ed emozioni tra Medioevo ed età contemporanea
Il volume si propone di ripercorrere le diverse declinazioni del concetto di violenza tra il Medioevo e l’Età Contemporanea analizzando questo fenomeno con una prospettiva di lungo periodo attraverso le suggestioni di due diversi filoni di ricerca: la storia delle emozioni e la storia di genere. Il filo rosso che unisce questi oggetti di studio è individuabile nel racconto della violenza, nella sua costruzione retorica e nell’uso strategico fattone di volta in volta dagli attori sociali.

31
Call Her Blessed
Critical essays on women, history and education
The History of Women has the aim of bringing to light the lost traces of mysterious figures that first appear to our eyes as mere names without solid form. We must endeavour to reconstruct our genealogy; the women of today are the product of many other women who fought. Let us, the offspring of every “great mother” of the past, rejoice and “call her blessed” (Prov. 31:28)!
Critical essays on women, history and education
The History of Women has the aim of bringing to light the lost traces of mysterious figures that first appear to our eyes as mere names without solid form. We must endeavour to reconstruct our genealogy; the women of today are the product of many other women who fought. Let us, the offspring of every “great mother” of the past, rejoice and “call her blessed” (Prov. 31:28)!

30
L’educazione femminile al tempo dei Qâjâr secondo alcuni manoscritti dell'epoca
Il volume è una revisione della tesi di dottorato dell’autrice e riporta un catalogo di importanti manoscritti inediti di carattere didascalico e, talvolta, satirico. Vengono analizzati alcuni documenti persiani, risalenti all’epoca Qâjâr (1779–1925), con lo scopo di evidenziare l’evoluzione dell’educazione femminile influenzata dalle relazioni dell’Iran con l’Europa.
Il volume è una revisione della tesi di dottorato dell’autrice e riporta un catalogo di importanti manoscritti inediti di carattere didascalico e, talvolta, satirico. Vengono analizzati alcuni documenti persiani, risalenti all’epoca Qâjâr (1779–1925), con lo scopo di evidenziare l’evoluzione dell’educazione femminile influenzata dalle relazioni dell’Iran con l’Europa.

29
La mano che muove la culla del bambino è quella che comanda il mondo
I percorsi educativi delle donne in Albania tra XIX e XX secolo
Il focus della ricerca è incentrato sui percorsi educativi delle donne in Albania, mettendo in evidenza il grande impegno culturale delle sorelle Sevasti e Parashqevi Qiriazi nell’istituire una scuola chiamata la “Scuola delle ragazze”. Le due protagoniste aiutate da altri componenti della famiglia, in aggiunta al marito di Sevasti, Kristo Dako, si impegnarono moltissimo per contrastare il governo turco insieme all’idea ricorrente di donna.
I percorsi educativi delle donne in Albania tra XIX e XX secolo
Il focus della ricerca è incentrato sui percorsi educativi delle donne in Albania, mettendo in evidenza il grande impegno culturale delle sorelle Sevasti e Parashqevi Qiriazi nell’istituire una scuola chiamata la “Scuola delle ragazze”. Le due protagoniste aiutate da altri componenti della famiglia, in aggiunta al marito di Sevasti, Kristo Dako, si impegnarono moltissimo per contrastare il governo turco insieme all’idea ricorrente di donna.

28
Donne ed economia tra assenza, subalternità e nuove soggettività
Il volume analizza le forme di attività e di pensiero delle donne che si sono affermate entro le dinamiche economiche del nostro tempo, mostrando la loro capacità di prendere parte (da protagoniste) ai settori più avanzati della nostra economia e offrendo testimonianza dell’approccio critico attraverso cui il pensiero femminile ha evidenziato le contraddizioni che caratterizzano le modalità odierne dell’economia, in particolare per quanto riguarda il rapporto tra “produzione” e “riproduzione”.
Il volume analizza le forme di attività e di pensiero delle donne che si sono affermate entro le dinamiche economiche del nostro tempo, mostrando la loro capacità di prendere parte (da protagoniste) ai settori più avanzati della nostra economia e offrendo testimonianza dell’approccio critico attraverso cui il pensiero femminile ha evidenziato le contraddizioni che caratterizzano le modalità odierne dell’economia, in particolare per quanto riguarda il rapporto tra “produzione” e “riproduzione”.

27
Palabras de vida y de muerte
En el panorama ofrecido por el fenómeno “escritura femenina” en la Inglaterra del siglo XVII se asienta un género textual interesante por las indudables implicaciones antropológicas y culturales que revela: se trata de los “mothers’ advice books”, una producción que se caracteriza, desde un punto de vista educativo, por la sólida voluntad de ofrecer criterios, normas, indicaciones y transmitirlas a través de un canal pedagógico y comunicativo privilegiado, como el eje de la relación madre-hijo.
En el panorama ofrecido por el fenómeno “escritura femenina” en la Inglaterra del siglo XVII se asienta un género textual interesante por las indudables implicaciones antropológicas y culturales que revela: se trata de los “mothers’ advice books”, una producción que se caracteriza, desde un punto de vista educativo, por la sólida voluntad de ofrecer criterios, normas, indicaciones y transmitirlas a través de un canal pedagógico y comunicativo privilegiado, como el eje de la relación madre-hijo.

26
Women and knowledge
From the challenges of the past to empowerment for the future
This book brings together a series of essays on crucial moments in the long struggle for gender equality in higher education in Europe. It wishes to illuminate the gigantic advances of women since the first cries for education and professionalization articulated in the 17th century, and at the same time, to offer educational actions to overcome the overwhelming challenges which still hamper women’s opportunities in the labour market today.
From the challenges of the past to empowerment for the future
This book brings together a series of essays on crucial moments in the long struggle for gender equality in higher education in Europe. It wishes to illuminate the gigantic advances of women since the first cries for education and professionalization articulated in the 17th century, and at the same time, to offer educational actions to overcome the overwhelming challenges which still hamper women’s opportunities in the labour market today.

25
Il Movimento liberazione della donna nel femminismo Italiano
La politica, i vissuti, le esperienze (1970-1983)
L’opera si propone di restituire visibilità storiografica e politica al Movimento di Liberazione della Donna (Mld) che negli anni Settanta ha condotto una serie di battaglie che hanno contribuito al processo di democratizzazione del Paese restituendo dignità e voce alle donne.
La politica, i vissuti, le esperienze (1970-1983)
L’opera si propone di restituire visibilità storiografica e politica al Movimento di Liberazione della Donna (Mld) che negli anni Settanta ha condotto una serie di battaglie che hanno contribuito al processo di democratizzazione del Paese restituendo dignità e voce alle donne.

24
Femminil mostro in brigantesca spoglia
Le donne briganti dell’Italia postunitaria tra realtà e mistificazione
L’opera nasce dall’interesse per il brigantaggio postunitario (1861–70), per troppo tempo trattato come reazione criminale all’unificazione italiana, e per l’implicazione femminile in esso contenuta, implicazione manipolata e stereotipata dalle versioni “ufficiali”. Le donne delle guerriglia antiunitaria furono descritte come mostri per essersi opposte al canone prestabilito per loro
Le donne briganti dell’Italia postunitaria tra realtà e mistificazione
L’opera nasce dall’interesse per il brigantaggio postunitario (1861–70), per troppo tempo trattato come reazione criminale all’unificazione italiana, e per l’implicazione femminile in esso contenuta, implicazione manipolata e stereotipata dalle versioni “ufficiali”. Le donne delle guerriglia antiunitaria furono descritte come mostri per essersi opposte al canone prestabilito per loro

23
Cortigiane e prostitute nella Roma del XVI secolo
La prostituzione come punto di snodo fra emancipazione e soggezione sociale; l’analisi di un problema storiografico certamente spinoso e interessante allo stesso tempo. Sono questi i punti cardine dello studio di Susanna Mantioni, che nell’individuare e affrontare il fenomeno della prostituzione nella Roma nel XVI secolo, propone una serie di riflessioni sull’indipendenza, la libertà e l’emancipazione femminili. Sono stati molti gli [...]
La prostituzione come punto di snodo fra emancipazione e soggezione sociale; l’analisi di un problema storiografico certamente spinoso e interessante allo stesso tempo. Sono questi i punti cardine dello studio di Susanna Mantioni, che nell’individuare e affrontare il fenomeno della prostituzione nella Roma nel XVI secolo, propone una serie di riflessioni sull’indipendenza, la libertà e l’emancipazione femminili. Sono stati molti gli [...]

22
Donne e scienza
Dall'esclusione al protagonismo consapevole
Il volume propone un percorso di problematizzazione della scienza moderna alla luce della tematica di genere. Le autrici e gli autori di questo volume prospettano modelli di saperi e di pratiche (l’ecofemminismo, la lotta alla vivisezione, la medicina narrativa e di genere, ecc.) rispettosi della complessità che caratterizza le forme di vita e capaci di armonizzarsi con le esigenze di protezione, tutela e cura di cui esse necessitano.
Dall'esclusione al protagonismo consapevole
Il volume propone un percorso di problematizzazione della scienza moderna alla luce della tematica di genere. Le autrici e gli autori di questo volume prospettano modelli di saperi e di pratiche (l’ecofemminismo, la lotta alla vivisezione, la medicina narrativa e di genere, ecc.) rispettosi della complessità che caratterizza le forme di vita e capaci di armonizzarsi con le esigenze di protezione, tutela e cura di cui esse necessitano.

21
Casa de Reclusas
Disciplina, cittadinanza e marginalità femminile nel Vicereame del Río de la Plata
In un angolo periferico della città di Buenos Aires nell’ultimo quarto del XVIII secolo, le autorità locali decisero di far fronte al comportamento sregolato di donne di condotta scandalosa con l’insediamento di una casa di correzione.
Disciplina, cittadinanza e marginalità femminile nel Vicereame del Río de la Plata
In un angolo periferico della città di Buenos Aires nell’ultimo quarto del XVIII secolo, le autorità locali decisero di far fronte al comportamento sregolato di donne di condotta scandalosa con l’insediamento di una casa di correzione.

20
Donne e potere
Paradossi e ambiguità di una difficile relazione
L’opera affronta il contrastato rapporto che da sempre esiste tra le donne e il potere. Contro l’antico divieto secondo cui le donne non devono esercitare competenze politiche, artistiche e conoscitive, il volume analizza figure femminili che, anticipando e/o assecondando le conquiste del più recente femminismo, hanno mostrato grande abilità nello sfidare questo pregiudizio e grande acume intellettuale nel mettere in discussione le forme stesse di esercizio tradizionale del potere pubblico.
Paradossi e ambiguità di una difficile relazione
L’opera affronta il contrastato rapporto che da sempre esiste tra le donne e il potere. Contro l’antico divieto secondo cui le donne non devono esercitare competenze politiche, artistiche e conoscitive, il volume analizza figure femminili che, anticipando e/o assecondando le conquiste del più recente femminismo, hanno mostrato grande abilità nello sfidare questo pregiudizio e grande acume intellettuale nel mettere in discussione le forme stesse di esercizio tradizionale del potere pubblico.

19
Donne e società
Genealogia di genere ai tempi della Serenissima
Il volume offre una panoramica della presenza femminile nei lunghi secoli della Serenissima Repubblica. La prima parte propone uno spaccato della società lagunare nella varietà dei suoi aspetti; la seconda presenta un’affollata galleria di ritratti in cui rifulgono le più autorevoli protagoniste della cultura, dell’arte, della giocondità salottiera. Un testo fondamentale sulla caleidoscopica venezianità muliebre, dalle lontane origini agli ultimi bagliori del Settecento.
Genealogia di genere ai tempi della Serenissima
Il volume offre una panoramica della presenza femminile nei lunghi secoli della Serenissima Repubblica. La prima parte propone uno spaccato della società lagunare nella varietà dei suoi aspetti; la seconda presenta un’affollata galleria di ritratti in cui rifulgono le più autorevoli protagoniste della cultura, dell’arte, della giocondità salottiera. Un testo fondamentale sulla caleidoscopica venezianità muliebre, dalle lontane origini agli ultimi bagliori del Settecento.

18
Cosa importa se siam donne? Non alberga in noi paura!
Le soldatesse dell'esercito di Mussolini. Storia e letteratura
Una delle pagine meno note della storia fascista è rappresentata dalle seimila donne che si arruolarono volontarie nelle forze armate della Repubblica di Salò. Il loro arruolamento rappresentò una grande novità rispetto all’immagine tradizionale della donna che il regime aveva difeso. Schiavo ricostruisce la loro storia, analizza le autobiografie e i testi, confronta l’esperienza con quella delle donne che si arruolarono nella Resistenza e negli altri eserciti belligeranti.
Le soldatesse dell'esercito di Mussolini. Storia e letteratura
Una delle pagine meno note della storia fascista è rappresentata dalle seimila donne che si arruolarono volontarie nelle forze armate della Repubblica di Salò. Il loro arruolamento rappresentò una grande novità rispetto all’immagine tradizionale della donna che il regime aveva difeso. Schiavo ricostruisce la loro storia, analizza le autobiografie e i testi, confronta l’esperienza con quella delle donne che si arruolarono nella Resistenza e negli altri eserciti belligeranti.

17
Nella buona e nella cattiva sorte
La faccia nascosta del servizio all'estero
La fama di una vita mondana e un po' frivola di cui gode il servizio di Stato all’estero nasconde una realtà ben diversa e poco conosciuta. Chi, seguendo con la famiglia un dipendente del Ministero degli Esteri, si è trovata nelle turbolenze del Vicino e del Medio Oriente, racconta in queste pagine storie avventurose di bombardamenti, fughe, privazioni, rapimenti, attentati, vissute con coraggio e senso dell’umorismo, smentendo così molti dei luoghi comuni ai quali siamo stati abituati.
La faccia nascosta del servizio all'estero
La fama di una vita mondana e un po' frivola di cui gode il servizio di Stato all’estero nasconde una realtà ben diversa e poco conosciuta. Chi, seguendo con la famiglia un dipendente del Ministero degli Esteri, si è trovata nelle turbolenze del Vicino e del Medio Oriente, racconta in queste pagine storie avventurose di bombardamenti, fughe, privazioni, rapimenti, attentati, vissute con coraggio e senso dell’umorismo, smentendo così molti dei luoghi comuni ai quali siamo stati abituati.

16
Centocinquanta biografie di donne romane
Dalle origini al I secolo d.C.
Le 150 biografie presenti nel libro sono distribuite su un ampio spettro sociale, dal ceto aristocratico alle donne socialmente oscure ma facoltose, dai personaggi mitici alle sacerdotesse. Collegate ad un contesto generale, le biografie aprono una finestra sulla storia e la civiltà sociale di Roma Antica. L'opera si conclude con due appendici (una su due personaggi tratti dal materiale epigrafico, l’altra sulle Vestali) e con un Glossario di termini del linguaggio politico-giuridico-religioso.
Dalle origini al I secolo d.C.
Le 150 biografie presenti nel libro sono distribuite su un ampio spettro sociale, dal ceto aristocratico alle donne socialmente oscure ma facoltose, dai personaggi mitici alle sacerdotesse. Collegate ad un contesto generale, le biografie aprono una finestra sulla storia e la civiltà sociale di Roma Antica. L'opera si conclude con due appendici (una su due personaggi tratti dal materiale epigrafico, l’altra sulle Vestali) e con un Glossario di termini del linguaggio politico-giuridico-religioso.

15
Storie di solidarietà “al femminile”
Gli Istituti Assistenziali: alcune realtà a confronto
Le infanzie infelici, di abbandoni e di povertà, affollano la storiografia dell’infanzia. Nel volume sono raccolte queste storie, ambientate nel Mezzogiorno all’indomani dell’Unità d’Italia. In modo particolare si tratta delle vicende di orfane sistemate negli enti di beneficenza impegnati nell’allontanarle dalla «corruzione dei trivii». Per rispondere a queste esigenza le istituzioni esaminate: l’orfanotrofio Maria Cristina di Savoia di Bitonto e l’orfanotrofio il Boccone del povero di Palermo.
Gli Istituti Assistenziali: alcune realtà a confronto
Le infanzie infelici, di abbandoni e di povertà, affollano la storiografia dell’infanzia. Nel volume sono raccolte queste storie, ambientate nel Mezzogiorno all’indomani dell’Unità d’Italia. In modo particolare si tratta delle vicende di orfane sistemate negli enti di beneficenza impegnati nell’allontanarle dalla «corruzione dei trivii». Per rispondere a queste esigenza le istituzioni esaminate: l’orfanotrofio Maria Cristina di Savoia di Bitonto e l’orfanotrofio il Boccone del povero di Palermo.

14
Dora d’Istria. Uno sguardo femminile sull’Ottocento
Risorgimento, pedagogia politica, condizione femminile
Il presente volume su Dora d’Istria intende offrire, in primis, una ricostruzione della sua formazione intellettuale, cercando di scorgere nelle sue opere gli autori principali con i quali si è confrontata e rimanendo nel panorama culturale e ideale del Risorgimento italiano ed europeo. In secondo luogo, si è tentato di enucleare i punti chiave del suo pensiero – mettendone in evidenza le ricadute sul piano politico e pedagogico –, con particolare riferimento alla sua formazione cristiana.
Risorgimento, pedagogia politica, condizione femminile
Il presente volume su Dora d’Istria intende offrire, in primis, una ricostruzione della sua formazione intellettuale, cercando di scorgere nelle sue opere gli autori principali con i quali si è confrontata e rimanendo nel panorama culturale e ideale del Risorgimento italiano ed europeo. In secondo luogo, si è tentato di enucleare i punti chiave del suo pensiero – mettendone in evidenza le ricadute sul piano politico e pedagogico –, con particolare riferimento alla sua formazione cristiana.

13
Representing Women’s Authority in the Early Modern World
Representing Women’s Authority in the Early Modern World explores the myriad ways in which early modern women’s lives and literature were shaped by the interconnected concepts of authority and morality. This essay collection studies the nuances and complexities of early modern women’s lived experiences and writing, reaching beyond disciplinary, geographical, and political boundaries.
Representing Women’s Authority in the Early Modern World explores the myriad ways in which early modern women’s lives and literature were shaped by the interconnected concepts of authority and morality. This essay collection studies the nuances and complexities of early modern women’s lived experiences and writing, reaching beyond disciplinary, geographical, and political boundaries.

12
Donne e lavoro
Percorsi diacronici ed emergenze contemporanee
I saggi di questo volume analizzano il ruolo che il lavoro ha avuto nell’emancipazione delle donne italiane, attraverso un percorso che parte da Anna Kuliscioff e, passando per le ventuno donne che presero parte all’Assemblea costituente del secondo dopoguerra, arriva ai nostri giorni, in cui le giovani donne italiane, nonostante gli alti livelli di istruzione raggiunti, continuano ad essere ancora soggette alla disparità di trattamento occupazionale.
Percorsi diacronici ed emergenze contemporanee
I saggi di questo volume analizzano il ruolo che il lavoro ha avuto nell’emancipazione delle donne italiane, attraverso un percorso che parte da Anna Kuliscioff e, passando per le ventuno donne che presero parte all’Assemblea costituente del secondo dopoguerra, arriva ai nostri giorni, in cui le giovani donne italiane, nonostante gli alti livelli di istruzione raggiunti, continuano ad essere ancora soggette alla disparità di trattamento occupazionale.

11
Ottocento romantico e generi
Dominazione, complicità, abusi, molestie
I rapporti fra i generi sono stati spesso squilibrati e asimmetrici, a vantaggio del sesso maschile, poiché fondati su una presupposta superiorità fisica e mentale, sull’esclusiva gestione della cosa pubblica, sul monopolio delle professioni socialmente elevate e dell’istruzione. L’Ottocento, in generale identificato con l’unificazione e il Romanticismo, è stato per le donne italiane il secolo del primo associazionismo femminile rivendicativo e strategico.
Dominazione, complicità, abusi, molestie
I rapporti fra i generi sono stati spesso squilibrati e asimmetrici, a vantaggio del sesso maschile, poiché fondati su una presupposta superiorità fisica e mentale, sull’esclusiva gestione della cosa pubblica, sul monopolio delle professioni socialmente elevate e dell’istruzione. L’Ottocento, in generale identificato con l’unificazione e il Romanticismo, è stato per le donne italiane il secolo del primo associazionismo femminile rivendicativo e strategico.

10
Non solo rivoluzione
Modelli formativi e percorsi politici delle patriote italiane
Differenti furono le forme e le modalità di partecipazione delle donne al Risorgimento: da un lato la scelta di agire in prima persona nella battaglia per l’unificazione nazionale, dall’altro quella di optare per i canali dell’educazione delle nuove generazioni. Questo libro mette in evidenza i distinti percorsi formativi e personali di quante s’impegnarono nella costruzione di un Paese che volevano unito e indipendente.
Modelli formativi e percorsi politici delle patriote italiane
Differenti furono le forme e le modalità di partecipazione delle donne al Risorgimento: da un lato la scelta di agire in prima persona nella battaglia per l’unificazione nazionale, dall’altro quella di optare per i canali dell’educazione delle nuove generazioni. Questo libro mette in evidenza i distinti percorsi formativi e personali di quante s’impegnarono nella costruzione di un Paese che volevano unito e indipendente.

9
Lady Florence Trevelyan
Una nobildonna inglese dell’Ottocento e la sua incantevole seconda patria, Taormina
Riflettere storicamente sulla vicenda umana di Lady Florence Trevelyan, nobildonna inglese dell’Ottocento, che ha contribuito notevolmente alla fortuna e alla fama di Taormina, è stata la ragione prima di questo lavoro, in cui si è cercato, grazie alla generosità di un erede della Florence che custodisce le uniche fonti biografiche, di ricostruire la sua non comune biografia intrecciandola con la storia della Taormina ottocentesca.
Una nobildonna inglese dell’Ottocento e la sua incantevole seconda patria, Taormina
Riflettere storicamente sulla vicenda umana di Lady Florence Trevelyan, nobildonna inglese dell’Ottocento, che ha contribuito notevolmente alla fortuna e alla fama di Taormina, è stata la ragione prima di questo lavoro, in cui si è cercato, grazie alla generosità di un erede della Florence che custodisce le uniche fonti biografiche, di ricostruire la sua non comune biografia intrecciandola con la storia della Taormina ottocentesca.

8
A Portrait of a Renaissance Feminist
Lucrezia Marinella’s Life and Works
Proceedings of the International Congress of American Renaissance Society.
The deep analysis put forth by Lucrezia Marinella on some relevant authors is aimed at creating new gender categories in order to start a debate about stereotypes and prejudices on women’s identity in early modern Italian culture, and fighting against misoginy and patriarchy. The essays in the volume analyse the life and the works of Lucrezia, considering her a ‘Renaissance feminist’.
Lucrezia Marinella’s Life and Works
Proceedings of the International Congress of American Renaissance Society.
The deep analysis put forth by Lucrezia Marinella on some relevant authors is aimed at creating new gender categories in order to start a debate about stereotypes and prejudices on women’s identity in early modern Italian culture, and fighting against misoginy and patriarchy. The essays in the volume analyse the life and the works of Lucrezia, considering her a ‘Renaissance feminist’.

7
Messaggi nella bottiglia
Percorsi di donne migranti nel Mediterraneo
I mondi si vedono e si conoscono viaggiando. L’incontro con l’altro e con l’altra è sempre un viaggio, è esperienza, è ascolto e narrazione: è riconoscersi compagne di viaggio. L’incontro con donne migranti permette di riposizionarsi, in un percorso reciproco fatto di parola e ascolto, partendo da sé. Non più donne immigrate ma esperienze biografiche in viaggio. Un cambiamento di prospettiva, che si traduce nella scelta dei luoghi, della metodologia, del margine.
Percorsi di donne migranti nel Mediterraneo
I mondi si vedono e si conoscono viaggiando. L’incontro con l’altro e con l’altra è sempre un viaggio, è esperienza, è ascolto e narrazione: è riconoscersi compagne di viaggio. L’incontro con donne migranti permette di riposizionarsi, in un percorso reciproco fatto di parola e ascolto, partendo da sé. Non più donne immigrate ma esperienze biografiche in viaggio. Un cambiamento di prospettiva, che si traduce nella scelta dei luoghi, della metodologia, del margine.

6
Salvatore Morelli in difesa delle donne nell'Italia risorgimentale
Nel panorama europeo nella seconda metà dell’Ottocento, si creò un momento di riflessione in quanti videro nell’idea dell’istruire la donna una importante dimostrazione di progresso. Salvatore Morelli, politico e studioso operante nel XIX secolo, fu tra i sostenitori di questa necessità: con il saggio La donna e la scienza considerati come i soli mezzi atti a risolvere il problema dell’avvenire ha offerto un notevole contributo alla storia della educazione femminile nel periodo risorgimentale.
Nel panorama europeo nella seconda metà dell’Ottocento, si creò un momento di riflessione in quanti videro nell’idea dell’istruire la donna una importante dimostrazione di progresso. Salvatore Morelli, politico e studioso operante nel XIX secolo, fu tra i sostenitori di questa necessità: con il saggio La donna e la scienza considerati come i soli mezzi atti a risolvere il problema dell’avvenire ha offerto un notevole contributo alla storia della educazione femminile nel periodo risorgimentale.

5
Educarsi, educare
Percorsi femminili dalla casa alla città
I saggi qui raccolti intendono essere una sintesi del percorso intrapreso dalle donne nel corso del XIX secolo per uscire dal privato di una dimensione in cui le aveva costrette una società che le voleva principalmente mogli, madri e sorelle esemplari. Un percorso che si svolse dal chiuso dei salotti fino ai primi luoghi dell’associazionismo come le società mutualistiche e le prime leghe femminili e che passò attraverso la conquista del diritto all’istruzione.
Percorsi femminili dalla casa alla città
I saggi qui raccolti intendono essere una sintesi del percorso intrapreso dalle donne nel corso del XIX secolo per uscire dal privato di una dimensione in cui le aveva costrette una società che le voleva principalmente mogli, madri e sorelle esemplari. Un percorso che si svolse dal chiuso dei salotti fino ai primi luoghi dell’associazionismo come le società mutualistiche e le prime leghe femminili e che passò attraverso la conquista del diritto all’istruzione.

4
Eleonora Rinuccini e la famiglia Corsini
Un matrimonio aristocratico nel secolo della borghesia (1813-1882)
Il saggio ricostruisce il profilo biografico di Eleonora Rinuccini, ultima rappresentante dell’importante famiglia fiorentina, attraverso la storia del suo matrimonio con Neri dei principi Corsini, funzionario politico del Granducato di Toscana. I coniugi vivranno lontani l’uno dall’altra, ma resteranno in contatto grazie a un quotidiano scambio epistolare.
Un matrimonio aristocratico nel secolo della borghesia (1813-1882)
Il saggio ricostruisce il profilo biografico di Eleonora Rinuccini, ultima rappresentante dell’importante famiglia fiorentina, attraverso la storia del suo matrimonio con Neri dei principi Corsini, funzionario politico del Granducato di Toscana. I coniugi vivranno lontani l’uno dall’altra, ma resteranno in contatto grazie a un quotidiano scambio epistolare.

3
Due processi per stupro in epoche lontane
La storia di Giselda e di Martia
Due giovani donne, Martia e Giselda — una vive a Lugdunum (Lione) nel III sec. d.C. e l’altra in Puglia sotto il regno di Federico II — così distanti nel tempo sono però vicine nell’esperienza comune di una brutale violenza subita nell’intimità della loro casa. Avranno giustizia? Quale giustizia potranno attendersi se viene amministrata da uomini sulla base di leggi scritte sempre da uomini?
La storia di Giselda e di Martia
Due giovani donne, Martia e Giselda — una vive a Lugdunum (Lione) nel III sec. d.C. e l’altra in Puglia sotto il regno di Federico II — così distanti nel tempo sono però vicine nell’esperienza comune di una brutale violenza subita nell’intimità della loro casa. Avranno giustizia? Quale giustizia potranno attendersi se viene amministrata da uomini sulla base di leggi scritte sempre da uomini?

2
Lettere filosofiche (1780)
Anna Gentile Galiani è stata lettrice di Hume e Helvétius, traduttrice della Marianna di Voltaire a quindici anni, vero e proprio lume di una Sicilia ricchissima di fermenti spirituali, non meno di Napoli e del resto d’Italia. Le sue Lettere filosofiche, del 1780, largamente ispirate da Genovesi, sono qui ripresentate al pubblico, centotrent’anni dopo la loro pubblicazione, come viva testimonianza di un’epoca e di un sentire.
Anna Gentile Galiani è stata lettrice di Hume e Helvétius, traduttrice della Marianna di Voltaire a quindici anni, vero e proprio lume di una Sicilia ricchissima di fermenti spirituali, non meno di Napoli e del resto d’Italia. Le sue Lettere filosofiche, del 1780, largamente ispirate da Genovesi, sono qui ripresentate al pubblico, centotrent’anni dopo la loro pubblicazione, come viva testimonianza di un’epoca e di un sentire.

1
Donne e bicicletta
Una relazione pericolosa?
La bicicletta era considerata uno strumento del demonio, se inforcata da gambe femminili, ma ben presto si trasformò per le donne in un simbolo di libertà, di emancipazione, garantendo la possibilità di muoversi al di fuori dei rigidi confini della propria dimora e lontano dal severo controllo degli sguardi altrui.
Una relazione pericolosa?
La bicicletta era considerata uno strumento del demonio, se inforcata da gambe femminili, ma ben presto si trasformò per le donne in un simbolo di libertà, di emancipazione, garantendo la possibilità di muoversi al di fuori dei rigidi confini della propria dimora e lontano dal severo controllo degli sguardi altrui.
Andreaus Michele, Università di Trento
Angeloni Silvia, Università del Molise
Baldarelli Maria Gabriella, Università di Bologna
Barnabè Federico, Università di Siena
Bernini Francesca, Università di Pisa
Bianchi Carmine, Università di Palermo
Bivona Enzo, Università di Palermo
Cavenago Dario, Università Bicocca – Milano
Chiucchi Maria Serena, Università Politecnica delle Marche
Ciao Biagio, Università Bicocca - Milano
Cincimino Salvatore, Università di Palermo
Corbella Silvano, Università di Verona
Costa Massimo, Università di Palermo
Della Corte Valentina, Università di Napoli – Federico II
Depperu Donatella, Università Cattolica del Sacro Cuore - Milano
Fortuna Fabio, Università Telematica N.Cusano di Roma
Garibaldi Roberta, Università di Bergamo
Gonnella Enrico, Università di Pisa
Invernizzi Giorgio, Università L. Bocconi - Milano
Liberatore Giovanni, Università di Firenze
Mari Libero Mario, Università di Perugia
Miraglia Rosalba, Università di Catania
Pastore Patrizia, Università della Calabria
Pencarelli Tonino, Università di Urbino
Pulejo Luisa, Università di Messina
Ricciardi Antonio, Università della Calabria
Ruggiero Pasquale, Università di Siena – University of Brighton
Rusconi Gianfranco, Università di Bergamo
Signori Silvana, Università di Bergamo
Silvia Tommaso, Università della Calabria
Sorci Carlo, Università di Palermo
Zattoni Alessandro, Università Uniparthenope – Napoli
Angeloni Silvia, Università del Molise
Baldarelli Maria Gabriella, Università di Bologna
Barnabè Federico, Università di Siena
Bernini Francesca, Università di Pisa
Bianchi Carmine, Università di Palermo
Bivona Enzo, Università di Palermo
Cavenago Dario, Università Bicocca – Milano
Chiucchi Maria Serena, Università Politecnica delle Marche
Ciao Biagio, Università Bicocca - Milano
Cincimino Salvatore, Università di Palermo
Corbella Silvano, Università di Verona
Costa Massimo, Università di Palermo
Della Corte Valentina, Università di Napoli – Federico II
Depperu Donatella, Università Cattolica del Sacro Cuore - Milano
Fortuna Fabio, Università Telematica N.Cusano di Roma
Garibaldi Roberta, Università di Bergamo
Gonnella Enrico, Università di Pisa
Invernizzi Giorgio, Università L. Bocconi - Milano
Liberatore Giovanni, Università di Firenze
Mari Libero Mario, Università di Perugia
Miraglia Rosalba, Università di Catania
Pastore Patrizia, Università della Calabria
Pencarelli Tonino, Università di Urbino
Pulejo Luisa, Università di Messina
Ricciardi Antonio, Università della Calabria
Ruggiero Pasquale, Università di Siena – University of Brighton
Rusconi Gianfranco, Università di Bergamo
Signori Silvana, Università di Bergamo
Silvia Tommaso, Università della Calabria
Sorci Carlo, Università di Palermo
Zattoni Alessandro, Università Uniparthenope – Napoli
Processo di presentazione, valutazione ed accettazione dei contributi in volume (opere monografiche, raccolte e atti di convegno)
Il processo che porta alla pubblicazione di un prodotto monografico prende avvio con la proposta avanzata dall’Autore (progetto editoriale o lavoro monografico già definito). Tale proposta, corredata dal curriculum vitae dell’autore, va inviata al coordinatore scientifico della collana (Marcantonio Ruisi: marcantonio.ruisi@unipa.it). Il suo contenuto verrà preferibilmente esplicitato in una scheda di sintesi che dovrà coprire i seguenti punti: titolo (seppur non definitivo) dell’opera monografica, tematica generale di riferimento, obiettivi conoscitivi, metodo di ricerca, stato dell’arte della conoscenza scientifica, contributo all’avanzamento delle conoscenza, eventuali implicazioni per lo sviluppo aziendale e sociale, eventuale indice del volume. La proposta viene preliminarmente esaminata dal coordinatore che, nel caso di valutazione positiva e dopo aver espresso il proprio parere in forma scritta, sottopone, avendo cura di renderla anonima, la proposta stessa a tutto o parte (almeno tre componenti) del comitato scientifico. Il comitato scientifico avrà il compito di confermare l’accettazione della proposta verificando, in particolare, la corrispondenza con l’oggetto della collana, l’originalità del progetto e il contributo conoscitivo che intende apportare nell’ambito della letteratura economico-aziendale in generale e di quella specialistica riguardante il particolare tema trattato. L’accettazione della proposta avverrà a maggioranza assoluta dei componenti del comitato scientifico o di quelli coinvolti e avverrà in forma scritta. Nel documento di accettazione potranno essere riportati anche commenti, indicazioni, suggerimenti da far pervenire all’autore per migliorare il proprio progetto di editoriale o la monografia se sussistente. Di norma, la trasmissione della proposta avviene in formato elettronico via mail. Ogni componente coinvolto del comitato scientifico ha un tempo perentorio di due settimane per esprimere un parere sulla proposta progettuale o sul lavoro monografico o collettaneo presentato. Nel caso in cui il parere non arrivi entro i tempi previsti si considera il principio del silenzio assenso.
Il coordinatore acquisito il parere positivo dei componenti coinvolti del comitato scientifico, trasmette, nel caso di proposta progettuale, la decisione all’autore/curatore inviandogli anche eventuali commenti e suggerimenti esplicitati; nel caso di volume già definito, avvia direttamente il lavoro di referaggio secondo le modalità di seguito esplicitate. Contestualmente alla trasmissione del parere positivo, viene comunicata all’autore/curatore che ha presentato la mera proposta progettuale, la scadenza inerente la presentazione dell’opera completa, che di norma non può essere superiore ad un anno.
L’attività di referaggio avviene secondo le modalità del processo Double Blind Review (doppio referaggio anonimo). Il coordinatore, dunque, nominerà tra i membri del comitato scientifico un responsabile del processo di revisione e due revisori all’interno dell’elenco dei reviewer della collana. Il responsabile del processo è incaricato di ricevere il lavoro e di trasmetterlo ai due revisori prescelti. Il processo di referaggio si basa sull’assoluto rapporto di anonimato tra autore e revisori e si conclude entro due mesi dalla presentazione del volume. In caso di lavoro collettaneo o di atti di convegno, la proposta editoriale dovrà essere presentata dal curatore del volume (che dovrà presentare altresì il curriculum di ogni autore presente nel collettaneo) e ogni singolo contributo sarà sottoposto a referaggio (in tal caso i revisori potrebbero anche essere più di due). I revisori sono proposti dal coordinatore e dagli altri membri del comitato scientifico tra i professori ordinari e associati e tra i ricercatori (a tempo indeterminato e determinato) delle discipline economico aziendali appartenenti all’ordinamento accademico italiano e da ora internazionali aventi ruoli equipollenti rispetto agli studiosi nazionali. Nell’elenco dei revisori (suscettibile di aggiornamento) sono compresi i membri del comitato scientifico e del comitato di redazione, mentre né è escluso il coordinatore. Nel caso di proposta di monografia da parte di un membro del comitato scientifico, esso sarò escluso dall’intero processo di valutazione a partire dall’accettazione della stessa proposta.
Il revisore dovrà compilare una relazione analitica in cui spiegherà le motivazioni alla base della propria scelta. Ogni revisore terminerà la propria relazione con uno dei seguenti pareri di sintesi: lavoro pubblicabile, lavoro pubblicabile con minime revisioni, lavoro pubblicabile con revisioni sostanziali, lavoro non pubblicabile. Nel caso di lavoro pubblicabile con minime revisioni, l’autore avrà un mese per apportare le modifiche richieste o per accogliere eventuali suggerimenti, nel caso di lavoro pubblicabile con revisioni sostanziali l’autore avrà, invece, a disposizione due mesi per riconsegnare il lavoro. Per l’eventuale secondo momento di referaggio, il tempo richiesto ai revisori per esprimere il loro parere sarà celere e l’esisto finale sarà un giudizio sulla pubblicabilità o meno dell’elaborato. Qualora i due revisori avessero pareri totalmente discordi ed inconciliabili, il responsabile del referaggio può in alternativa, avocare a sé la decisione circa la pubblicabilità del lavoro, nominare un terzo revisore, rinviare la decisione al coordinatore.
Il processo che porta alla pubblicazione di un prodotto monografico prende avvio con la proposta avanzata dall’Autore (progetto editoriale o lavoro monografico già definito). Tale proposta, corredata dal curriculum vitae dell’autore, va inviata al coordinatore scientifico della collana (Marcantonio Ruisi: marcantonio.ruisi@unipa.it). Il suo contenuto verrà preferibilmente esplicitato in una scheda di sintesi che dovrà coprire i seguenti punti: titolo (seppur non definitivo) dell’opera monografica, tematica generale di riferimento, obiettivi conoscitivi, metodo di ricerca, stato dell’arte della conoscenza scientifica, contributo all’avanzamento delle conoscenza, eventuali implicazioni per lo sviluppo aziendale e sociale, eventuale indice del volume. La proposta viene preliminarmente esaminata dal coordinatore che, nel caso di valutazione positiva e dopo aver espresso il proprio parere in forma scritta, sottopone, avendo cura di renderla anonima, la proposta stessa a tutto o parte (almeno tre componenti) del comitato scientifico. Il comitato scientifico avrà il compito di confermare l’accettazione della proposta verificando, in particolare, la corrispondenza con l’oggetto della collana, l’originalità del progetto e il contributo conoscitivo che intende apportare nell’ambito della letteratura economico-aziendale in generale e di quella specialistica riguardante il particolare tema trattato. L’accettazione della proposta avverrà a maggioranza assoluta dei componenti del comitato scientifico o di quelli coinvolti e avverrà in forma scritta. Nel documento di accettazione potranno essere riportati anche commenti, indicazioni, suggerimenti da far pervenire all’autore per migliorare il proprio progetto di editoriale o la monografia se sussistente. Di norma, la trasmissione della proposta avviene in formato elettronico via mail. Ogni componente coinvolto del comitato scientifico ha un tempo perentorio di due settimane per esprimere un parere sulla proposta progettuale o sul lavoro monografico o collettaneo presentato. Nel caso in cui il parere non arrivi entro i tempi previsti si considera il principio del silenzio assenso.
Il coordinatore acquisito il parere positivo dei componenti coinvolti del comitato scientifico, trasmette, nel caso di proposta progettuale, la decisione all’autore/curatore inviandogli anche eventuali commenti e suggerimenti esplicitati; nel caso di volume già definito, avvia direttamente il lavoro di referaggio secondo le modalità di seguito esplicitate. Contestualmente alla trasmissione del parere positivo, viene comunicata all’autore/curatore che ha presentato la mera proposta progettuale, la scadenza inerente la presentazione dell’opera completa, che di norma non può essere superiore ad un anno.
L’attività di referaggio avviene secondo le modalità del processo Double Blind Review (doppio referaggio anonimo). Il coordinatore, dunque, nominerà tra i membri del comitato scientifico un responsabile del processo di revisione e due revisori all’interno dell’elenco dei reviewer della collana. Il responsabile del processo è incaricato di ricevere il lavoro e di trasmetterlo ai due revisori prescelti. Il processo di referaggio si basa sull’assoluto rapporto di anonimato tra autore e revisori e si conclude entro due mesi dalla presentazione del volume. In caso di lavoro collettaneo o di atti di convegno, la proposta editoriale dovrà essere presentata dal curatore del volume (che dovrà presentare altresì il curriculum di ogni autore presente nel collettaneo) e ogni singolo contributo sarà sottoposto a referaggio (in tal caso i revisori potrebbero anche essere più di due). I revisori sono proposti dal coordinatore e dagli altri membri del comitato scientifico tra i professori ordinari e associati e tra i ricercatori (a tempo indeterminato e determinato) delle discipline economico aziendali appartenenti all’ordinamento accademico italiano e da ora internazionali aventi ruoli equipollenti rispetto agli studiosi nazionali. Nell’elenco dei revisori (suscettibile di aggiornamento) sono compresi i membri del comitato scientifico e del comitato di redazione, mentre né è escluso il coordinatore. Nel caso di proposta di monografia da parte di un membro del comitato scientifico, esso sarò escluso dall’intero processo di valutazione a partire dall’accettazione della stessa proposta.
Il revisore dovrà compilare una relazione analitica in cui spiegherà le motivazioni alla base della propria scelta. Ogni revisore terminerà la propria relazione con uno dei seguenti pareri di sintesi: lavoro pubblicabile, lavoro pubblicabile con minime revisioni, lavoro pubblicabile con revisioni sostanziali, lavoro non pubblicabile. Nel caso di lavoro pubblicabile con minime revisioni, l’autore avrà un mese per apportare le modifiche richieste o per accogliere eventuali suggerimenti, nel caso di lavoro pubblicabile con revisioni sostanziali l’autore avrà, invece, a disposizione due mesi per riconsegnare il lavoro. Per l’eventuale secondo momento di referaggio, il tempo richiesto ai revisori per esprimere il loro parere sarà celere e l’esisto finale sarà un giudizio sulla pubblicabilità o meno dell’elaborato. Qualora i due revisori avessero pareri totalmente discordi ed inconciliabili, il responsabile del referaggio può in alternativa, avocare a sé la decisione circa la pubblicabilità del lavoro, nominare un terzo revisore, rinviare la decisione al coordinatore.

Donne dietro le quinte
Da tempo immemorabile il teatro si è interessato alle donne, ponendole al centro della scena come protagoniste, vittime o assassine. Tuttavia la loro presenza era inevitabilmente legata a penne maschili che riportavano sul palcoscenico i drammi secondo l’ottica prevalente del periodo in cui le singole opere vedevano la luce, con una taglio spesso fortemente misogino.A partire dal Rinascimento le donne compaiono come scrittrici e ben presto nasce in loro il desiderio di rappresentarsi in maniera differente rispetto allo sguardo maschile, dando voce alla propria sensibilità e ad una divergente visione del mondo. Alcune riescono a scrivere con discreto successo, altre rimangono pressoché sconosciute. La collana “Donne dietro le quinte” si propone di dare spazio alle donne che hanno scritto per il teatro, riportando alla luce opere di scarsa fruizione, testi inediti, drammi poco noti al grande pubblico, scritti di giovani autrici allo scopo di far comprendere come le donne abbiano tentato di avventurarsi in un ambito maschile, a volte con risultati di notevole spessore e qualità.Nel contempo, la collana intende ospitare anche riletture critiche, coniugando in tal modo creatività e ricerca scientifica, con l’evidente finalità di contribuire sia alla conoscenza e alla divulgazione di produzioni artistiche femminili, sia per approfondire stili e temi che emergono da queste opere. Ogni volume della collana è sottoposto alla valutazione di due blind referees.
Da tempo immemorabile il teatro si è interessato alle donne, ponendole al centro della scena come protagoniste, vittime o assassine. Tuttavia la loro presenza era inevitabilmente legata a penne maschili che riportavano sul palcoscenico i drammi secondo l’ottica prevalente del periodo in cui le singole opere vedevano la luce, con una taglio spesso fortemente misogino.A partire dal Rinascimento le donne compaiono come scrittrici e ben presto nasce in loro il desiderio di rappresentarsi in maniera differente rispetto allo sguardo maschile, dando voce alla propria sensibilità e ad una divergente visione del mondo. Alcune riescono a scrivere con discreto successo, altre rimangono pressoché sconosciute. La collana “Donne dietro le quinte” si propone di dare spazio alle donne che hanno scritto per il teatro, riportando alla luce opere di scarsa fruizione, testi inediti, drammi poco noti al grande pubblico, scritti di giovani autrici allo scopo di far comprendere come le donne abbiano tentato di avventurarsi in un ambito maschile, a volte con risultati di notevole spessore e qualità.Nel contempo, la collana intende ospitare anche riletture critiche, coniugando in tal modo creatività e ricerca scientifica, con l’evidente finalità di contribuire sia alla conoscenza e alla divulgazione di produzioni artistiche femminili, sia per approfondire stili e temi che emergono da queste opere. Ogni volume della collana è sottoposto alla valutazione di due blind referees.

Donne dietro le quinte
Studi
Da tempo immemorabile il teatro si è interessato alle donne, ponendole al centro della scena come protagoniste, vittime o assassine. Tuttavia la loro presenza era inevitabilmente legata a penne maschili che riportavano sul palcoscenico i drammi secondo l’ottica prevalente del periodo in cui le singole opere vedevano la luce, con una taglio spesso fortemente misogino.
A partire dal Rinascimento le donne compaiono come scrittrici e ben presto nasce in loro il desiderio di rappresentarsi in maniera differente rispetto allo sguardo maschile, dando voce alla propria sensibilità e ad una divergente visione del mondo. Alcune riescono a scrivere con discreto successo, altre rimangono pressoché sconosciute.
La collana “Donne dietro le quinte” si propone di dare spazio alle donne che hanno scritto per il teatro, riportando alla luce opere di scarsa fruizione, testi inediti, drammi poco noti al grande pubblico, scritti di giovani autrici allo scopo di far comprendere come le donne abbiano tentato di avventurarsi in un ambito maschile, a volte con risultati di notevole spessore e qualità.
Nel contempo, la collana intende ospitare anche riletture critiche, coniugando in tal modo creatività e ricerca scientifica, con l’evidente finalità di contribuire sia alla conoscenza e alla divulgazione di produzioni artistiche femminili, sia per approfondire stili e temi che emergono da queste opere.
Ogni volume della collana è sottoposto alla valutazione di due blind referees.
Studi
Da tempo immemorabile il teatro si è interessato alle donne, ponendole al centro della scena come protagoniste, vittime o assassine. Tuttavia la loro presenza era inevitabilmente legata a penne maschili che riportavano sul palcoscenico i drammi secondo l’ottica prevalente del periodo in cui le singole opere vedevano la luce, con una taglio spesso fortemente misogino.
A partire dal Rinascimento le donne compaiono come scrittrici e ben presto nasce in loro il desiderio di rappresentarsi in maniera differente rispetto allo sguardo maschile, dando voce alla propria sensibilità e ad una divergente visione del mondo. Alcune riescono a scrivere con discreto successo, altre rimangono pressoché sconosciute.
La collana “Donne dietro le quinte” si propone di dare spazio alle donne che hanno scritto per il teatro, riportando alla luce opere di scarsa fruizione, testi inediti, drammi poco noti al grande pubblico, scritti di giovani autrici allo scopo di far comprendere come le donne abbiano tentato di avventurarsi in un ambito maschile, a volte con risultati di notevole spessore e qualità.
Nel contempo, la collana intende ospitare anche riletture critiche, coniugando in tal modo creatività e ricerca scientifica, con l’evidente finalità di contribuire sia alla conoscenza e alla divulgazione di produzioni artistiche femminili, sia per approfondire stili e temi che emergono da queste opere.
Ogni volume della collana è sottoposto alla valutazione di due blind referees.

Donne dietro le quinte
Testi
Da tempo immemorabile il teatro si è interessato alle donne, ponendole al centro della scena come protagoniste, vittime o assassine. Tuttavia la loro presenza era inevitabilmente legata a penne maschili che riportavano sul palcoscenico i drammi secondo l’ottica prevalente del periodo in cui le singole opere vedevano la luce, con una taglio spesso fortemente misogino.
A partire dal Rinascimento le donne compaiono come scrittrici e ben presto nasce in loro il desiderio di rappresentarsi in maniera differente rispetto allo sguardo maschile, dando voce alla propria sensibilità e ad una divergente visione del mondo. Alcune riescono a scrivere con discreto successo, altre rimangono pressoché sconosciute.
La collana “Donne dietro le quinte” si propone di dare spazio alle donne che hanno scritto per il teatro, riportando alla luce opere di scarsa fruizione, testi inediti, drammi poco noti al grande pubblico, scritti di giovani autrici allo scopo di far comprendere come le donne abbiano tentato di avventurarsi in un ambito maschile, a volte con risultati di notevole spessore e qualità.
Nel contempo, la collana intende ospitare anche riletture critiche, coniugando in tal modo creatività e ricerca scientifica, con l’evidente finalità di contribuire sia alla conoscenza e alla divulgazione di produzioni artistiche femminili, sia per approfondire stili e temi che emergono da queste opere.
Ogni volume della collana è sottoposto alla valutazione di due blind referees.
Testi
Da tempo immemorabile il teatro si è interessato alle donne, ponendole al centro della scena come protagoniste, vittime o assassine. Tuttavia la loro presenza era inevitabilmente legata a penne maschili che riportavano sul palcoscenico i drammi secondo l’ottica prevalente del periodo in cui le singole opere vedevano la luce, con una taglio spesso fortemente misogino.
A partire dal Rinascimento le donne compaiono come scrittrici e ben presto nasce in loro il desiderio di rappresentarsi in maniera differente rispetto allo sguardo maschile, dando voce alla propria sensibilità e ad una divergente visione del mondo. Alcune riescono a scrivere con discreto successo, altre rimangono pressoché sconosciute.
La collana “Donne dietro le quinte” si propone di dare spazio alle donne che hanno scritto per il teatro, riportando alla luce opere di scarsa fruizione, testi inediti, drammi poco noti al grande pubblico, scritti di giovani autrici allo scopo di far comprendere come le donne abbiano tentato di avventurarsi in un ambito maschile, a volte con risultati di notevole spessore e qualità.
Nel contempo, la collana intende ospitare anche riletture critiche, coniugando in tal modo creatività e ricerca scientifica, con l’evidente finalità di contribuire sia alla conoscenza e alla divulgazione di produzioni artistiche femminili, sia per approfondire stili e temi che emergono da queste opere.
Ogni volume della collana è sottoposto alla valutazione di due blind referees.

Donne nella storia
Riflessi d’inchiostro
Nella storia delle scritture femminili possono a buon diritto acquisire cittadinanza opere di rapida fruizione come pamphlets, conferenze, brevi saggi, racconti che, sebbene non inclusi nei canoni classici, dipingono con colori brillanti l’atmosfera dell’epoca in cui furono redatti. Frequentemente dimenticate, nel lavoro di recupero e divulgazione svolto dagli women’s studies, tali opere ci permettono di entrare nel vissuto delle scrittrici, illuminano le battaglie politiche, esplorano le intimità più recondite. Lo scopo prioritario della collana «Riflessi d’inchiostro» consiste dunque nel restituire voce e attribuire dignità a sparse nugae che, pur esigue, ci parlano ancora attraverso il tempo e lo spazio. A guisa di specchio, le pagine vergate dalle mani delle nostre antenate riflettono nitidamente le loro immagini attraverso la parola femminile troppo a lungo taciuta.
Ogni volume della collana è sottoposto al giudizio di due blind referees.
Con pleno derecho forman parte de la historia de la literatura escrita por mujeres una serie de obras de rápida fruición, como panfletos, conferencias, ensayos breves y relatos que, a pesar de no responder a los cánones clásicos, logran dibujar con brillante colorido la atmósfera de la época en que vieron la luz. A pesar de su olvido y gracias a la labor de recuperación y divulgación de los women’s studies, estas obras permiten penetrar en la experiencia vivida de la escritoras, iluminar batallas políticas o explorar recónditos interiores. El objeto principal de la colección «Reflejos de tinta» consiste en devolverles la voz y la dignidad a estas dispersas y exiguas nimiedades que, sin embargo, nos hablan a través del tiempo y del espacio. A modo de espejo, estas páginas escritas de puño y letra por nuestras antepasadas tienen la capacidad de reflejar nítidamente su imagen, mediante la palabra de mujer tanto tiempo silenciada.
Cada volumen está sometido al juicio de dos blind referees.
Riflessi d’inchiostro
Nella storia delle scritture femminili possono a buon diritto acquisire cittadinanza opere di rapida fruizione come pamphlets, conferenze, brevi saggi, racconti che, sebbene non inclusi nei canoni classici, dipingono con colori brillanti l’atmosfera dell’epoca in cui furono redatti. Frequentemente dimenticate, nel lavoro di recupero e divulgazione svolto dagli women’s studies, tali opere ci permettono di entrare nel vissuto delle scrittrici, illuminano le battaglie politiche, esplorano le intimità più recondite. Lo scopo prioritario della collana «Riflessi d’inchiostro» consiste dunque nel restituire voce e attribuire dignità a sparse nugae che, pur esigue, ci parlano ancora attraverso il tempo e lo spazio. A guisa di specchio, le pagine vergate dalle mani delle nostre antenate riflettono nitidamente le loro immagini attraverso la parola femminile troppo a lungo taciuta.
Ogni volume della collana è sottoposto al giudizio di due blind referees.
Con pleno derecho forman parte de la historia de la literatura escrita por mujeres una serie de obras de rápida fruición, como panfletos, conferencias, ensayos breves y relatos que, a pesar de no responder a los cánones clásicos, logran dibujar con brillante colorido la atmósfera de la época en que vieron la luz. A pesar de su olvido y gracias a la labor de recuperación y divulgación de los women’s studies, estas obras permiten penetrar en la experiencia vivida de la escritoras, iluminar batallas políticas o explorar recónditos interiores. El objeto principal de la colección «Reflejos de tinta» consiste en devolverles la voz y la dignidad a estas dispersas y exiguas nimiedades que, sin embargo, nos hablan a través del tiempo y del espacio. A modo de espejo, estas páginas escritas de puño y letra por nuestras antepasadas tienen la capacidad de reflejar nítidamente su imagen, mediante la palabra de mujer tanto tiempo silenciada.
Cada volumen está sometido al juicio de dos blind referees.
EVENTI
VIDEO
recensioni
approfondimenti

SINTESI
PUBBLICAZIONI
COLLANE COLLEGATE

Informativa
Aracneeditrice.it si avvale di cookie, anche di terze parti, per offrirti il migliore servizio possibile. Cliccando 'Accetto' o continuando la navigazione ne acconsenti l'utilizzo. Per saperne di più
Accetto