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Ragnatele
Collana di poesia
131   Carezze per l’anima


Le note poetiche non sono il risultato di una riflessione svolta dalla mente, pur partecipe alla loro produzione, ma piuttosto un netto richiamo che proviene dall’anima e dal cuore di chi scrive. Riemergendo dalla profondità, esse desiderano diventare “carezze per l’anima” di chi ascolta. […]


130   Ventaglio futurista
Poesie 2020


La prima parte del libro, La Caduta, rappresenta temi della tradizione espressionista, dove il verso incontra la filosofia. Qui si colloca la poesia Ventaglio Futurista, che è anche il titolo dell’opera, sintesi concettuale del lavoro. Nella seconda parte, Sarai il Tu, si parla d’amore. Una sorta di disorientamento rispetto alla prima, dove eppure sono presenti richiami al tema.


129   Agli incerti futuri


Ma una sera eravamo noi due
ed è qui, adesso,
per sempre per sempre.


127   Amico del fiore


È la raccolta antologica di poesie scritte da Antonio Venditti sul tema ecologico. L’autore ha scritto moltissime poesie, dall’adolescenza fino al presente, provando intense emozioni , incantato dalla Natura. Il dolore per il disfacimento dell’ambiente lo turba profondamente, ma gli dà la forza della denuncia e della condanna, unite alla struggente invocazione a invertire la rotta, per risanare i mali e recuperare salubrità e bellezza, soprattutto per le nuove generazioni.


126   In Misterioso cammino


I titoli emblematici delle due parti in cui è suddivisa l’opera – Pace in terra e Gloria a Dio – permettono di entrare nel vivo della profonda concezione, perché sono i due aspetti ineludibili della religione [...]


125   I sentieri del miele


Poesie che affrontano, senza pretese di soluzione, questioni di sempre: il silenzio di Dio, la malattia, la morte e l’aldilà; il cambiamenteo climatico, la vecchiaia, la solitudine; l’amore e l’odio, il suicidio, la gioia e il dolore; il frenetico ritmo del traffico e l’espansione delle città; la pace del cuore, l’incanto di mille cose care sulla strada di ognuno come le gioie della natura e il contatto con i bambini


124   The true ballad of those left behind
New adventures in loneliness


This work is a collection of writings in post-modern poetry and prose about the way the author perceives the link between himself and the surrounding odd reality. Among personal confessions, reflections, descriptions, evaluations and bittersweet memories, we find images regarding peculiar circumstances and the human nature in general, not neglecting also ironic, critical and plain pictures of life.


123   L’albero della vita


Le poesie sono come le foglie dell’albero della vita. Liberano da molti dèmoni esorcizzandoli in una canzone.


122   Etimologia dell’amore


Etimologia dell’amore, ovvero l’amore, una sola radice: dipingere con i chiaro scuri dell’anima le empiriche immagini poetiche, il recondito passaggio attraverso la ricerca del più ampio significato, del più contraddetto sentimento di cui l’Uomo è unico artefice nel celebrarlo e al contempo svilirlo. [...]


121   Questa estensione che si chiama deserto


Basilia Papastamatíu usa le parole, di cui conosce la potenza, in maniera affilata e succinta, ed è questa una delle costanti stilistiche del suo ultimo libro di poesie: Questa estensione che si chiama deserto. Affrontare l’opera poetica di Basilia Papastamatíu è un compito che incute paura, fa parte di quei poeti così originali da obbligarci a essere ridicoli nel tentativo di comprenderli.


120   99 Gocce d'amore + 1 parola Amore


La chiusura del tempo,
degli abbracci, dei sorrisi spezzati, delle strette
di mani assenti dei baci non dati.
Hanno fatto partorire in me la necessità
Dell’amore chiuso, dell’amore immaginario
Che a volte lo troviamo di fianco a noi.
Un amore intenso,
soffrire e scrivere.
Scrivere al posto del cuore spezzato
Scrivere come amare.
Quindi vivere.



119   Fremiti dell’attesa


La silloge di liriche Fremiti dell’attesa è suddivisa in tre parti, corrispondenti a temi differenti. Affronta con un linguaggio personalissimo e incisivo i vari aspetti della vita umana (amore, dolore, gioia, nostalgia, speranza), espressi con versi di folgorante immediatezza, sorretti da una nitida dimensione realistica e da un anelito di speranza.


118   Se posso partecipo


La poesia di Francesca Gargallo si fonda su una scrittura mista, bifronte. Vi è un feedback fertile di discorsi lirico, filosofico, antropologici e dalla cui interazione nasce una lingua singolare.


117   Vita


Le parole hanno molte vite. Prima un segno su un foglio o un’immagine su uno schermo, poi il viaggio verso i pensieri degli altri, tutti quelli che le leggono o le leggeranno. Ma all’approdo si modificheranno, prenderanno la forma di quei pensieri e si confonderanno con le moltitudini preesistenti. Allora che cosa potrei scrivere delle parole di Laura, forse l’attesa escatologica individuale che attraversa intatta tutto il suo percorso vitale [...]


116   Elogio del disinganno


Il disinganno, come dice Francisco de Quevedo, è qualcosa che nel mondo tutti dicono di volere, ma una volta ottenutolo nessuno vorrebbe trattenere presso di sé, disperando e maledicendo chi ce l’ha dato. La nostra mente non potrebbe funzionare senza storie e narrazioni che guidino il nostro pensiero e le nostre vite. Liberarsene del tutto è impossibile e nemmeno auspicabile. E tuttavia resta che questo possa diventare per molti un compito imprescindibile sebbene disperante dell’intelletto.


115   Il mio sguardo per voi


Le numerose dediche presenti nel volume testimoniano che noi siamo negli altri e che gli altri portano, come uno specchio, parti di noi. Guardare all’altro come a una parte di sé stessi, prendersene cura è squarciare il velo grigio dell’indifferenza, sentire la complessità e la ricchezza di una vita.


114   Mandala
Poesie


Stilata alla fine degli anni Novanta del secolo scorso, la silloge poetica riporta il lettore al Primo Dopoguerra. La narrazione vede protagonisti l’autrice e i suoi congiunti, nonché i vari personaggi che avevano dato il proprio apporto al periodo, il tutto in un caleidoscopio di forme, idee, colori e sensazioni, meglio raffigurato nel Mandala della copertina. Ma il Mandala serve anche da supporto alla meditazione e rispecchia lo sforzo dell’individuo di arrivare a conoscere sé stesso.


113   Inquietudini fra musica e silenzio


La Poesia e la Musica sono canto dell’anima e ritmo del cuore. Atti creativi: scrivere, comporre, interpretare. Parole e versi, note e suoni, prendono vita e forma, attraverso la voce e lo strumento. La Musica necessita dell’interprete del suono per essere “messa in scena” e come la Poesia, “canta” i gesti della vita, dell’anima, del sogno. L’autrice è una musicista che ama la Poesia. Musica e Poesia, inscindibili elementi del mistero dell’Arte; profonde espressioni dell’essenza umana.


112   Attraverso


Plinio scriveva che si vede con la mente e non con gli occhi. Saint-Exupéry diceva che si vede bene solo con il cuore: guardare è facile, vedere è un’arte! La poesia è una forma d’arte e Attraverso è un vettore di emozioni e di suoni che tu, lettore, con il linguaggio del corpo e il modo di leggere, interpreterai, aggiungendo la dimensione teatrale e commuovendoti al di là della comprensione, verso dopo verso.


111   La mia costellazione


Il volume vuole raccontare in maniera pratica la Costellazione della nostra vita. Nel caso specifico, l’autrice racconta, scegliendo come mezzo la poesia, la sua costellazione ispirandosi a persone, eventi e sensazioni relative alla sua esperienza di vita, che ogni giorno assume il ruolo di insegnante insostituibile a ogni studio secolare e umanistico. Ciascuno è avvolto (per così dire) da una costellazione, fatta appunto di eventi, amori, persone e sentimenti.


110   Gallerie in bianco e nero


Veder morire le cose. Vedere una casa, un tempo florida, spogliarsi con quattro mura fredde e senza luce. Vedere dei capitoli chiudersi e aprirne di nuovi con gioia e difficoltà. Vedere annegare ricordi e vivere nel perenne snodo del futuro a ricordarne altri. Veder sparire promesse di una vita intera e di amori indistruttibili ed entrare in un tunnel pieno di oscurità, speranze, aspettative e nuove luci.


109   Fiori di primavera
Tra Oriente e Occidente


Fiori di primavera è un percorso poetico e di vita, che si vuole innestare nella mente e nei sensi, per generare una nuova “fioritura dell’anima”. La lettura è accompagnata dall’accudimento di semi allegati all’opera in quanto memento della corporeità della poesia che sa divenire humus per una crescita del Sé. Gli stati evolutivi dello spirito si condensano nel testo con elementi naturali (alberi, fiori, luna) ed elementi del Feng shui (legno, fuoco, terra, metallo, acqua).


108   Le stanze dell’eco


Lo haiku è un antico genere poetico giapponese con precise regole formali e di contenuto. Nella raccolta sono presenti sia haiku tradizionali, che versi in forma di haiku, secondo criteri estetici occidentali ispirati alle Lezioni Americane di Italo Calvino.


107   Riduzione a figura
Fasti della generazione spontanea


I componimenti raccolti in Riduzione a figura sono un esplicito tributo a un gruppo di poeti che sono stati di ispirazione per altre versificazioni. Non esiste una generazione spontanea, infatti, in poesia, ma una continua contaminazione che, in contesti favorevoli, genera strutture originali. Ma la poesia è anche, sempre, il frutto di un lavoro-vocazione cui risulta impossibile sottrarsi, nonché di passioni sfrontate e audaci.


106   La danza delle parole


Le parole, prima filtrate e poi ascoltate nel loro suono variegato, nella loro diversa tonalità, accompagnano l’essere umano per tutta la sua esistenza. Le parole sono linfa che entra nella vita per nutrirla e costruirla, rendendola degna di essere vissuta, o, al contrario, ferirla e umiliarla.


105   Giochi di parole


Giochi di Parole riunisce le precedenti raccolte di poesia dell’autrice. L’amore, la natura, la spiritualità, i ricordi e il sogno sono raccontati attraverso versi liberi, ricchi di colori e d’immagini. «La poesia possiede una forza terapeutica. Smuove emozioni e sensazioni e le fa emergere alla coscienza».


104   Nuova poesia
Antologia di autori contemporanei


Il volume mira alla promozione e alla valorizzazione della nuova produzione poetica, presentando le elaborazioni di alcuni interessanti autori contemporanei. Le poesie si collocano in una dimensione della vita basata sui sentimenti e sulle profonde impressioni dell’anima. Si caratterizzano per le forme libere e “nuove”, espresse attraverso vari temi distinti dalla nitidezza delle immagini e dalla naturalezza di un linguaggio essenziale e immediato.


103   Di mare e di grande amore


«La poesia mi ha donato la mitezza. Non conosco regalo più prezioso che sia stato capace di modificare con lentezza la mia vita. La raccolta è dedicata a lei, alla poesia. Per quanto mi ha suggerito, per come mi ha accompagnato».


102   Invisibile come musica


Il volume, diviso in due parti, riporta riflessioni e meditazioni inerenti la fede e la spiritualità. Prendono voce le aspirazioni più profonde e generalmente soffocate in un mondo freneticamente votato alla competizione e alla cupidigia senza limiti. Lo sforzo unitario è quello di ampliare lo sguardo verso la trascendenza, sul piano dell’ultraterreno, in quanto solo la cura dell’anima può districarci dalle pastoie dell’effimero, per slanciarci verso l’infinito.


101   Qualcosa accadrà di nuovo


L’opera chiude un trittico poetico iniziato con Scavare il tempo e seppellirvi gli anni (Il Lavoro editoriale, 2008) e proseguito con Poesia non è una cortese parola (Aracne, 2016). L’autore sviluppa temi a lui cari: fantasmi femminili/«tentazioni di esistenza» tenacemente presenti fra trasparenze stilnoviste e «frastuono di accidenti».


100   Cristalli di memoria
Poesie 1993–2019


«Saremmo indotti a definire tradizionale lo stile poetico dell’autore di Cristalli di memoria. Quest’aggettivo non ci pare del tutto adeguato. Le sue scelte espressive si fondano tutte sulle caratteristiche foniche e prosodiche della lingua italiana, comuni sia al parlato dei nostri giorni, sia al dettato poetico di epoche altre, ma non necessariamente lontane.[...]». Nicoletta Dacrema


99   Jeans strappati


Una raccolta poetica d’amore e di vita suddivisa in due parti. Le poesie, nate per vincere il silenzio del tempo vissuto nell’orizzonte dell’attesa, danno con il linguaggio immediato voce ai fremiti del cuore e della vita.


98   Le due sorelle e altre poesie


Le poesie e i canti presenti nel volume inneggiano ai valori umani terreni: l’Umanità capace di creare il “pane profumato” e l’Umanità futura, che nella nuda sacralità si libererà del giogo del “peccato universale” e dell’inconscio senso di colpa generazionale che la condanna al predominio della guerra e dei conflitti. L’avvento dell’era dell’amore, sulle ali della pura e divina femminilità, sarà l’epoca futura della prosperità gaudente, regno di giustizia e di libertà.


97   Isola della speranza
Poesie


La silloge poetica ripercorre la storia delle isole nell’ambito delle esplorazioni di varie parti del mondo, partendo dai primi viaggi dell’antichità e dell’Alto Medioevo. Ogni isola ha una storia da raccontare legata alla sua genesi, ma anche all’esperienza vissuta da chi vi capita e da chi, in un secondo tempo, decide di fermarsi per sempre.


96   Il coraggio della fragilità
Poesie, canzoni e lettere


Le poesie di Sebastiano Pistore hanno la capacità di stupire profondamente perché nascono da chi ha il coraggio di accettare la propria fragilità fino in fondo: esse sono animate da uno sconfinato amore per la vita.


94   Crittografia poetica


Nell’opera l’autrice prende in esame alcuni problemi contemporanei circa la poesia, lasciando volontariamente aperti dei dubbi e suggerendo problemi affinché sia possibile far interrogare il lettore a proposito di un’arte tanto bella ma poco sviluppata.


93   Ascolta la voce del cuore


Viaggiare in tutto il mondo, incontrando persone e culture differenti, spinge a guardare più attentamente la realtà e ad andare oltre le apparenze. A volte accade di condividere con gli altri le proprie esperienze, per proseguire con maggiore consapevolezza sul cammino vero, quello dell’anima.


92   Colore e poesia


L’amore, la natura, la gioia e la bellezza del creato, nonché le inquietudini sperimentate dall’autore nella sua attività pastorale sono gli elementi che pervadono i versi di Colore e poesia.


91   Voci nel silenzio


Simili a pitture astratte dai colori caldi e dalla sensualità delicata, le poesie contenute in Voci nel silenzio rappresentano un inno a Eros. Cannata, richiamandosi alla poesia greca delle origini, considera quest’ultimo come una forza cosmica vitale. Secondo l’autore ogni essere è espressione di Eros e il poeta, attraverso le sue opere, diventa voce non solo dell’intera umanità ma anche dell’intera natura.


90   Teftèri
Poesie


In Teftèri le parole evocano sentimenti, emozioni, sensazioni e giocano tra loro come fanno i colori con le tele. Si combinano in poesie che indagano l’amore, il tempo, la finitezza umana, il mistero dell’infinito, la vita. Straordinario è il loro potere che permette di esprimere, se pur con dei limiti, l’essere e il non essere al contempo.


89   Poema per i giorni feriali


I giorni non sono tutti uguali, in ognuno di essi si disvela – in modo del tutto originale – il mistero. Quelli privilegiati, però, sono i feriali, perché con il lavoro l’uomo partecipa all’azione creatrice di Dio. Con uno stile scarno ed essenziale e un ritmo incalzante, Poema per i giorni feriali scandisce i momenti della vita secondo una percezione del tempo vivace e originale.


88   Involucro


Venti poesie che si intrecciano alle immagini e gli echi del colore che risuonano nei testi: l’eloquenza sinestetica di Involucro si contrappone alla riproducibilità dell’opera d’arte e alla serialità intesa come valore, a testimonianza di un percorso esistenziale in cui l’espressione personale si esplica nel mondo a partire dall’alterità. Non una risposta definitiva, ma un costante interrogarsi sulla dimensione umana, temporale, finita.


87   Antologia poetica


I drammi e le lacerazioni di un’esistenza sono rivissuti dall’autrice che scopre o immagina di scorgere, nell’incertezza e nei momenti cupi, uno spiraglio, un invito a sperare. La poesia si fa così libera espressione, spazio per dare voce a un modo di sentire, ponendo lo sguardo sulla natura e sulla vita.


86   Il sapore alterato del grido


La poesia di Stefan Damian assomiglia alla composizione di un mosaico i cui pezzi sintetizzano differenti stati d’animo: dall’inquietudine alla violenta aderenza all’esistente quotidiano.


85   Improvvisi & preludi


Il paese con i suoi personaggi dopo il tramonto della cultura contadina, il mondo degli affetti familiari, una problematica visione dell’uomo e della vita sono i temi – cari all’autore – che pervadono le liriche di Improvvisi & preludi, composte nel triennio 2016-2018 e che inaugurano la nuova stagione poetica di uno dei più prolifici letterati del nostro tempo.


84   Del tempo passato
Poesie


Sebbene prosegua un discorso artistico lungo anni, Del tempo passato rappresenta la poesia della maturità dell’autore, in cui la memoria fa da guida senza trasformarsi mai in nostalgia o rimpianto, diventando invece spinta verso un futuro in cui la speranza non viene mai meno.


83   Il mestiere del dare


Il mestiere dal dare raccoglie poesie scritte tra il 2007 e il 2017, in cui l’autrice porta a maturazione i temi già presenti in nuce nella prima silloge illogicaMente (2006). La tensione dialettica giovanile cede il passo a un più consapevole dialogo dell’accoglienza che trova, nella visione poetica del mondo, la sua naturale consacrazione. Gli enigmi della vita vengono riassorbiti nel fraseggio poetico che aderisce alla vocazione più intima dell’anima.


82   Tranche de vie


Il volume raccoglie versi che mostrano un intento caparbio di dare forma alla memoria e di strapparla a una dimensione esclusivamente privata per renderla comunicabile, sebbene non nei modi banali di una cronaca personale, ma lasciandole qualcosa di segreto e impenetrabile.


81   Inna. Vita & Opera
50 + 1 poesie


Geo Vasile è un grande italianista, con un bagaglio notevole alle spalle. Il suo lavoro poetico gode di una grande cultura che si dipana nella sequenza dedicata a Inna. Si tratta di versi dedicati tutti all’archetipo femminile. Inna è la dea, donna, principio e fine, raccoglie tutti i desideri, la vita, la morte. Sul filo di Inna, sulla punta delle sue labbra, si gioca tutta la raccolta. Geo Vasile sviluppa una poesia fortemente evocativa, in sequenze pittoriche e sospese.


80   illogicaMente


illogicaMente è una provocazione che gioca con il linguaggio costernandosi tra emozioni inesprimibili e la necessità che queste prendano forma in parole. Per l’autrice si tratta della prima prova sul campo di quella tensione dialettica – o paradosso ontolinguistico – propria dell’arte poetica: il suo tendere all’indicibile non potendo fare a meno del dicibile.


79   Orbita del dio


La felicità, il dialogo con Dio, il senso della vita e la paura della morte, i rapporti tra gli uomini sono le tematiche universali che permeano la poesia di Aura Christi. Il suo verso, di ispirazione classica, è animato dai più nobili valori, con l’intento di resistere alla decadenza di un’Europa che appare stanca e sradicata dalle proprie millenarie origini.


78   Vengo dal bosco e dalla zolla
Autobiografia di un poeta contadino


I componimenti in ottava rima Ricordare una parte di noi e L’ultima fatica, raccolti nel volume, rappresentano il dono autobiografico di Benito Mastacchini, poeta della Maremma e riferimento importante della cultura popolare toscana.


76   Le dieu-poète à tête d’homme


Ode à la vie qui sait se nicher en chacun de nous pour affronter peines et joies, ce recueil de poèmes est le fruit d’une parole adressée d’une voix humble et sereine aux Dieux Poêtes à tête d’Homme qui se reconnaîtront.


75   Senza di te mai


La raccolta di liriche Senza di te mai si articola in tre parti, ognuna dedicata a temi differenti e considerata compiuta nel suo iter poetico: la prima parte canta con immediatezza le vicende di amori struggenti; la seconda parte anima di palpiti nuovi il realismo lirico di taluni avvenimenti della vita e delle cose; la terza parte narra le vicende dolorose causate dai terremoti del 2016 e del 2017 che hanno raso al suolo molti ridenti paesi e antichi borghi.


74   Veintisiete poemas


«Los poemas de Giancarlo son breves, lo dice él mismo. Pero también dice, como si guiñase un ojo al lector: “Hay poemas cortos que son más largos que muchos poemas largos”. Parece una salida jocosa, pero es verdad. En el transcurso de pocos años Giancarlo ha logrado poseer una identidad lingüística y poética precisa e inconfundible, donde la palabra es medida con las alas de una mariposa. Para mostrar el dolor, la maravilla y la felicidad no es necesario gritar» (P. Pillonca).


73   Storie di fiori, amore e altre trasgressioni


Silloge dedicata alla trasgressione nel cogliere un fiore, nello stupirsi amando un qualsiasi evento che non sia il quotidiano abbrutimento di cui siamo consapevoli spettatori.


72   Orizzonti d’emozione


Intesa come punto di congiunzione tra l’infinito e un presente sempre più tecnologico e artificiale, la poesia di Anna Maria Ragni esplora il significato dell’esistenza e dell’amore, il valore della bellezza, del dolore e della solitudine. La contemplazione dei luoghi sacri, degli scorci naturali incontaminati, veicola una realtà sensoriale primigenia a cui il poeta tenta di accedere, per ravvivare nel lettore emozioni dimenticate.


71   Il seme nascosto


Il presente, il passato e il futuro tessono una trama elaborata e inestricabile che diviene fonte da cui attingere stati d’animo, situazioni, emozioni, volti e parole. Sorprendentemente, questo lavorìo dell’anima ha preso una forma sua propria, un “verso”, che, risvegliando qualcosa che giaceva nascosto, ha reso possibile il racconto.


70   Le mancate occasioni


Nella speculazione metafisica come nell’ordinaria schiettezza del quotidiano, nonostante l’amarezza per la non corresponsione tra le istanze del desiderio e gli sconforti della vita, aleggia l’impronta ineffabile del mistero. Il poe-ta se ne fa interprete e traspone il messaggio in immagini inconsuete e pensieri talvolta aspri da accettare, che rivelano il lacerante conflitto tra ciò che siamo e ciò che vorremmo – o dovremmo – essere.


69   Del dolore dei giorni


« Divelti i visi da quel luogo senza nome, assenti le avventure giornaliere: la poesia di Ferrantino rende fantastico il reale, ritaglia un quadrato di “rami nudi” e voli senza posa, un fazzoletto d’ombre e trasparenze ed edifica un teatro di figure che non si vedono, di case che sono fantasmi di muri, di passi che sfiorano la terra. Un teatro dell’inesistente che di colpo si accende di quella vita che hanno solo le ombre ». (Giuseppe Amoroso)


68   Armonie/Disarmonie – Harmonies/Dissonances


Al centro della raccolta, che va dal 2008 al 2017, la relazione tra uomo e natura. Chiara la contrapposizione tra alcune tematiche, come l’amore e il disamore o la natura come sollievo dell’anima e il suo contrario: l’annientamento per la violenza dei terremoti o degli tsunami. Alcune poesie sono uno scatto fotografico, fissano un momento particolare in cui un’emozione si è manifestata.


67   Poesie della pioggia


Il volume raccoglie trentacinque componimenti, in versi liberi, di stampo filosofico, erotico, socio-politico. È un viaggio lirico suddiviso in varie “stazioni”, che diventano precise tappe esistenziali: la sofferenza nel mondo, la disuguaglianza sociale, la miseria, la solitudine, la disperazione e la morte. Per arrivare infine alla meta: una nuova prospettiva che renda consapevoli della necessità etica e morale di un mondo più giusto.


66   Due ali per quell'angolo di cielo


L’opera è caratterizzata dalla fusione tra il racconto e la fonetica, creando quasi un canto lirico, dove la poesia genera un’atmosfera particolare, soave. Il lettore viene trasportato nelle pieghe del volume e trascende con estrema facilità nello stato d’animo del poeta: un animo complesso ma aperto, di facile lettura e di una multiforme essenza magnetica, come l’opera stessa.


65   Il bambino camelô


È un mondo fantastico e pieno di magia quello del Bambino camelô, che si snoda in un gioco di parole pieno di grazia e incanto, gioia e ilarità, reso ancora più concreto dalla forza visionaria delle illustrazioni di Zéflavio Teixeira.


64   Anime Salate


La raccolta è costituita da brevi componimenti redatti dagli anni Ottanta a oggi. Lo stile espressivo muta progressivamente: partendo da decisi rimandi all’immagine, si arriva a un’astrazione concettuale predominante. Questi i temi ricorrenti, fondanti dell’esperienza lirica dell’autrice: l’inestricabile dei fenomeni naturali e degli eventi interiori; lo stupore che accompagna il disvelamento subitaneo di ciò che è allo stesso tempo permanente e mutevole nel vivere.


63   Verso l’infinito


La vita, dal momento stesso in cui prende forma, reca in sé una forza che si espande e si dilata verso un futuro che assume consistenza in un mondo altro, in un tempo senza tempo, l’infinito appunto, perché a questo aspira la profondità di ognuno. Durante il cammino si rincorrono eventi, sentimenti, pensieri, emozioni, stati d’animo che la parola, grande ricchezza donata all’uomo, consente di fissare sulla carta per tracciare un ponte ideale che ricollega l’inizio alla fine.


62   La riflessione dell’Io


La poesia nasce nell’autore come una folgorazione: essa vive in ogni cosa circostante. Mentre gli aforismi sono, per lui, concetti filosofici che spingono l’essere al ragionamento, alla riflessione, sui temi più importanti della vita.


61   Poesie a colori


Le poesie di Angelica possiedono la capacità di suscitare un’intensa partecipazione emotiva poiché, partendo dal dato fenomenico, conducono il lettore a riflettere sul senso della vita, sulla necessità dell’accoglienza dei sentimenti considerati negativi, sull’opportunità di continuare nella speranza il viaggio personale anche senza poter capire fino in fondo quale sia la meta, poiché l’importante non è comprendere tutto, ma trovare l’armonia nella contemplazione della bellezza della natura.


60   Luce e perfezione


Luce e perfezione è il risultato di dieci anni di lavoro sulla parola poetica, dal punto di vista del significato e dello stile. Il libro nasce da una forma di riflessione su come il significante si trasformi in significato così da diventare metapoesia, l’oggetto principale della ricerca dell’autore. C’è una varietà di temi: da quelli privati ai tentativi di ricreare parole poetiche già sedimentate nella tradizione, soprattutto quella classica e rinascimentale.


59   Le stanze della poesia


«La poetica di Francesco Dettori intreccia sperimentazioni stilistiche e tecniche consolidate, in un esperto melting pot di rime e versi, miscelato con parole che distillano gocce della più raffinata tra le arti». (Valeria Bellobono)


58   Toxic Emilia


Con un linguaggio crudo e schietto, Toxic Emilia affonda il suo immaginario tra gli schemi della quotidianità e gli sfondi più congeniali all’autore, notturni cittadini, paesaggi nebbiosi e scorci di vita immersi nel mito felliniano della riviera.


57   Niente, più di questo, mi definisce


Atto di testimonianza di un’anima poetica, passionale e disintegrata, Niente, più di questo, mi definisce è un’opera omnia che racchiude e schiude, per la prima volta, tutte le poesie e le “non-poesie” di Costanza Possemato, così come lei le ha consegnate al mondo dalla metà degli anni Settanta fino al 1989. Tutte cariche di bellezza, disperazione, trionfo, autodistruzione, amore, amaro, catabasi, incontri, persone, alcune perse dolorosamente, prima di perdersi lei stessa.


56   Senza fine


Le poesie raccolte sono frutto d’una storia vissuta in due nazioni molto distanti: Italia e Australia. Frammenti di esperienze di vita ordinaria trasposti in uno stile volutamente semplice nel lessico e nella struttura linguistica, per comunicare anche con chi non possiede una profonda familiarità con il mondo della poesia.


54   Esistenza sofferta


Quella di Nicola Rociola è poesia dell’oscurità del tempo. Poesia della solitudine, dell’abbandono, della malinconia, del pianto, della morte. La società che ci circonda vive nella più assoluta indifferenza, quella stessa indifferenza che per Antonio Gramsci era “la pena di morte della storia”. Ognuno guarda davanti a sé senza comunicare, senza dialogare. È in questo stato d’animo che il libro prende forma.


53   Animalando


Animalando è una critica allo sfruttamento animale (non umano e umano), una denuncia al degrado animale e sociale in cui purtroppo viviamo da troppo tempo e, sempre purtroppo, al quale siamo ormai abituati e rassegnati come se non esistesse altro modo di vivere. Animalando è un manifesto, una presa di posizione netta e decisa volta a scuotere e a far riflettere sul degrado e oblio al quale ci stiamo avvicinando sempre di più.


52   L’anima del tempo


L’opera è tratta dalla trilogia poetica Vita in Poesia del 2002. L’autore ripropone composizioni a partire dall’adolescenza in poi, con l’intento di dare una rappresentazione esaustiva della sua attività letteraria, svolta per decenni nel segreto della sua anima estatica. Il titolo è tratto da una poesia che assume un ruolo chiave per l’interpretazione e la comprensione dell’intera raccolta.


51   Evagatio mentis
Capricii în versuri. Capricci in versi


La poesia del romeno Geo Vasile – italianista e critico, oltre che poeta – è dettata dalla volontà di non sottostare alle regole del gioco; si aprono per lei passaggi inaspettati verso una visione d’essere altra, ma visione comunque “drammatica” e a volte contraddittoria, tipica di un ambito altro e non finito, che non si lascia domare o dominare secondo le categorie della supremazia o della resa.


50   Poesie Brasiliane della Bahia


Il talento lirico di Cyro de Mattos si colloca a pieno titolo nel panorama della poesia brasiliana e mondiale. Anche in Poesie brasiliane della Bahia non si smentisce, proponendo una poetica dagli ampi orizzonti esistenziali, articolata in lucidi spazi che nascono dall’intimo dell’uomo e delle cose, dalla loro radice nel fluire.


49   Aliante


Questo volume in versi è fatto di accenni, allusioni, frammenti che provano a donarci l’illusione e la speranza che la Vita da sempre è.


47   Strambottando


Strambottando è un campionario ampio e trasversale che l’autore costruisce facendo ampio riferimento alla propria vita e al proprio immaginario: la terrazza della sua casa che si affaccia sul mare di Lavinio, l’amore per la sua Maria Vittoria, l’affetto degli amici, la montagna e i suoi adorati viaggi. Il titolo dell’opera, invece, richiama lo strambotto, un breve componimento monostrofico in endecasillabi d’intonazione popolare, che ha storicamente avuto un contenuto satirico e amoroso.


46   I canti delfici


«In quelle nuvole corporee – dalle “ossa bianche”, che uomo di tanto in tanto “aggiusta”, che “cadono dal cielo come cadaveri gettati in una colata di cemento”, “nuvole d’acido cloridrico” – lo specchio di un’esistenza dolente, avvelenata, imprendibile. Che non ci appartiene mai fino in fondo. O che non aspetta noi, come i treni che comunque partono, non si fermano e continuano a passare. Versi commoventi, a volte addirittura strazianti. Canti di nuda consapevolezza. Vestiti di analogie».


45   Desiderio di chimera si sublima


L’universo poetico di Giovanni Torres La Torre affonda le radici nella sua prima opera, Bandiere di fili di paglia, del 1978, «un capolavoro di poesia ove si ritrovano tutti i temi eterni della vita umana», come ebbe a scrivere il filosofo Henri Birault, docente alla Sorbona.


44   Si peu d’Iles
Suivi de Going South, poèmes d’une amérique


Entre les plages de la Manche et les déserts américains, la poésie de Marguerite Auguste erre et chante l’exil, la solitude et l’amour.


43   Bintiseti poesias


Le poesie di Giancarlo sono brevi, lo dice lui stesso. Ma dice anche, come se facesse l’occhiolino al lettore, « ci sono poesie brevi più lunghe delle poesie lunghe ». Sembra una battuta giocosa ma è la verità. Nel giro di pochi anni Giancarlo è riuscito a darsi un’identità linguistica e poetica precisa e inconfondibile, dove la parola è misurata con le ali di una farfalla. Per mostrare il dolore, la meraviglia e la felicità non c’è bisogno di gridare.


42   L’avvenire avvenuto


Dando fondo al tempo che si presume di avere a propria disposizione, ci si trova a ridisporre nella memoria molte scene e battute del proprio copione esistenziale e, con un senso che è insieme di sollievo e di paura, ci si rende conto che nulla è cancellabile, che tutto si somma e che l’avvenire ha in fondo poco di accidentale, facendo anch’esso parte dell’avvenuto.


41   Elegie nordiche


La silloge poetica Elegie nordiche è uno dei volumi più rappresentativi della lirica di Aura Christi. Scritta sulla scia dei grandi romantici come Hölderlin, Novalis, Rilke, queste elegie proclamano nel paesaggio europeo il bisogno di ritorno ai classici, sottolineato dall’uso del metro antico. La musicalità, il ritmo, la rima, lo spessore ideatico e la solida struttura, ecco qualche tratto saliente che consacra una poetessa di spicco.


40   Fra mille anni


Fra mille anni è l’esplorazione di un segmento spazio-temporale sospeso fra passato e presente, gioventù e maturità. Con immagini sofferte e incisive, l’autrice cerca di dare risposta ai turbamenti del cuore e alle mille riflessioni della vita quotidiana. Lo sguardo stupito sulle cose, tipico dell’infanzia, conserva quella meraviglia che è sostanza vitale dell’esperienza poetica. Una meraviglia incerta tra incanto e dolore, come del resto altrettanto incerta e vacillante appare la vita.


39   Rêverie


Con Rêverie l’autrice ringrazia i suoi piccoli compagni di vita, due gatti e una cagnolina. Pochi versi nati per lo più dall’amore nei loro confronti e dalla serenità che sono stati capaci di regalarle. Nella raccolta ci sono lo stupore e la gioia di chi ne ha scoperto la delicata generosità.


38   La stanza del pianoforte


Le poesie raccolte sono state composte nell’arco degli ultimi quindici anni come una sorta di rimedio ai mali della vita e quale loro sublimazione. Le emozioni e i sentimenti che le hanno ispirate si sono manifestati nella pressante necessità di tradurre su carta il tumulto interiore, ma a questa prima fase, spontanea, è sempre seguito un lavoro lessicale principalmente volto alla ricerca di musicalità.


37   Settanta liriche fugaci


Con versi essenziali, in uno stile asciutto ed elegante, l’autore raccoglie tante semplici verità che illuminano come lampi improvvisi. Tematiche attuali si uniscono a immagini evocative, donando al lettore una nuova prospettiva, in cui vi sia spazio anche per la riflessione. Il tutto in un tempo fugace che scorre inesorabile, ma allo stesso tempo eterno, come solo quello della poesia può essere.


36   Il canto dell’anima


L’odore dell’antica Terra si mescola al profumo di un’aria lontana. L’alito di venti sconosciuti si fa musica tra le pagine e cresce come un canto che ha origine solo nell’anima. È questo un viaggio da vivere attraverso gli occhi dell’autrice, che ripercorre i passi della sua infanzia tra terre sconosciute dal sapore antico. È un percorso a ritroso verso le origini, un richiamo alla natura più pura, un respiro profondo tra la notte e il crepuscolo.


35   Poesia non è una cortese parola
2009-2016


L’opera si compone di sezioni distinte cronologicamente, in corrispondenza di diverse fasi della personale ricerca poetica dell’autore. I fossili, la geologia con i suoi ritmi dilatati, la morte che sopravvive nelle tracce paleontologiche, il tempo come evoluzione e l’incontro con tutto ciò, dovuto alla sua personale passione per l’argomento, sono state primarie fonti di ispirazione, tanto da costituire l’ossatura dell’intero lavoro.


34   Percorsi effimeri


Percorsi effimeri è una raccolta divisa in sezioni, ognuna delle quali rappresenta una traccia del percorso esistenziale dell’autrice attraverso la riflessione filosofico-poetica. Una chiave di lettura di sé e della realtà attraverso lo sguardo immaginario, che rende la vita “effimera”, quasi come un sogno, ma non certo superficiale e distratta, anzi attenta a ogni sua piccola sfumatura e aperta alla possibilità di trascendenza.


33   Risveglio d’amore


Risveglio d’amore nasce da spunti di vita vissuta dell’autore, raccolti in forma poetica. L’opera racconta di un vissuto particolare: un’infanzia in cui il sole sembrava non voler splendere, l’amore in gioventù per il genere femminile e tutti gli insegnamenti che la vita gli ha impartito, al di là dei libri di scuola. Questa cultura “altra” è il messaggio che l’autore vorrebbe tramandare alle generazioni future, affinché ne comprendano e ne apprezzino il valore.


32   Del tempo passato
Poesie


Son limpido fiume / che si espande impetuoso / sulla terra ospitale. / Fidente ti proponi / al mio libero / abbraccio. / Qual giglio / che si schiude al mio respiro. / Per spinta naturale / mobili molecole / in reciproca attrazione. / Magica combinazione / dello spirito e dei corpi. / Meraviglioso atto creativo / che origina / infinitamente più indietro.


31   Non mi cercate
Poesie e aforismi


Il tempo, l’amore, l’arte, la religiosità, ma anche la semplicità della vita quotidiana con i suoi interrogativi e le sue ombre, sono i temi che segnano i versi di Non mi cercate, opera che raccoglie ed esprime, in modo ampio e profondo, il mondo poetico dell’autore.


30   Echi dell’anima


Nel percorso di una vita pienamente vissuta si rincorrono gioie e speranze, delusioni e fatiche, che segnano il tempo e accompagnano lo scandire delle ore. Inevitabile è la ricerca di un senso a quanto accade, fermandosi a dipanare i sentimenti e le emozioni sperimentate per poi trasformarle in parole da trasmettere e condividere. Lenire il dolore e accendere la speranza diventa allora compito privilegiato delle parole che, sprigionate dal cuore, si insinuano nell’anima e rimandano il loro eco.


29   Conte(r)rò rimpianti


Il libro è un viaggio/dialogo interiore durato un intero mese: agosto 2015. Questi Pensieri sparsi non hanno titolo per scelta. L’autore ha voluto fortemente evitare di preconfezionare anche un semplice tratto: potrà essere il primo rigo o il quarto o una singola stilla d’inchiostro. Tutto è inchiostro dell’anima. Nella seconda parte del viaggio dal titolo Spunti e… l’autore ha inserito – in ordine sparso – i suoi spunti ma anche i pensieri che non ha “promosso”.


28   Segreti di una stanza nel cosmo


Questa raccolta di poesie si distingue soprattutto per l’originalità della forma, in quanto crea una fusione tra il racconto e la fonetica. Si origina dunque un’atmosfera particolare, dove il lettore viene trasportato con estrema facilità nello stato d’animo del poeta. Nel volume c’è una forte presenza di temi che riguardano il rapporto interpersonale uomo/donna, la ricerca della vera essenza dell’essere umano e il mare, elemento verso il quale il poeta nutre un morboso attaccamento.


27   Vera Rossi
Il tempo delle mie poesie


Questa raccolta di poesie delinea un percorso complesso ed articolato che abbraccia i pensieri e l’evoluzione degli stati d’animo della poetessa, le sue gioie, i suoi rimpianti e le emozioni che hanno ne accompagnato i momenti importanti. Tema ricorrente della poesia classica di Vera Rossi è la costante ricerca di Dio, a cui l’uomo può guardare con rinnovata fiducia per placare i suoi affanni e trovare conforto e rifugio dai dolori dell’esistenza.


26   Frammenti di agonia umananimale


Frammenti di agonia umananimale è una raccolta di poesie brevi, frammentarie e disorganiche, che si articola in due parti, rispettivamente intitolate Macelleria e metafisica e Il mio io e i suoi “se”. Tema centrale di queste poesie è il dolore, la sofferenza intesa come dimensione generale e interspecifica della vita, finanche come unico vero Universale, nel senso che essa, forse più di ogni altra dimensione, permea l’esistenza di tutte le creature viventi.


25   La Foresta di Teutoburgo


È l’universo mondo che si apre al lettore in questa raccolta. Temi filosofici, etici, teologici, storici, lettervari, divertissement sottili alle volte pesanti come il vento. L’incomparabile incomprensibilità dell’esistere umano visto con gli occhi disincantati di uno scrittore ormai quasi quarantenne.


24   L’amante della Luna


L’amante della Luna si apre con una poesia dedicata alla Luna e al cielo notturno, per poi chiudersi con una poesia incentrata sullo stesso tema, in modo da formare una struttura ciclica. All’interno dell’opera vi sono due sezioni, da 14 componimenti l’una, “Poesie di ragione” e “Poesie d’istinto”. I temi sono affrontati in maniera caotica, così come nella mente dell’uomo si sovrappongono vari pensieri, tornando inevitabilmente verso l’oggetto del suo amore; da qui il titolo dell’opera.


23   Certe notti


Come “certe notti” quando il pensiero parla e si muove con le immagini, così dalla mano escono parole di un altro alfabeto e si formano linee come fossero sogni. Emozioni e sensazioni sembrano fluire come fossero fiumi sotterranei che scavano nel profondo e improvvisamente affiorano zampillando lì sul foglio.


22   Versi all’Italia


La silloge poetica di Giuseppe Vitolo è la rappresentazione della realtà esistenziale dell’autore, declinata attraverso i sentimenti più autentici, che spaziano da un suo profondo amor di patria, reso tangibile mediante il ricordo dei martiri e degli eroi d’Italia, nonché tramite una denuncia del deterioramento del quadro valoriale della nazione, ad un amore familiare, fonte di lacerante nostalgia per l’impossibilità del ricomporsi di quel nido d’affetti sì tanto rimpianto dal poeta.


21   Le poesie del disamore


Le “Poesie del disamore” rappresentano una riflessione attorno a quel particolare stato d’animo che, almeno una volta nella vita, gli uomini avvertono: “l’assenza”.


20   L’arpeggio del frastuono


L’arpeggio del frastuono, come l’ossimoro del titolo suggerisce, propone distese incerte e impetuose fatte di pensieri, sogni, emozioni.


19   Barlumi di parole


La luce che illumina le parole è consapevolezza d’anima. Averne cercate, osservando i mondi umani e la natura, è all’origine di questa piccola raccolta di composizioni la quale consta di due sezioni, che sono “Quadri” e “Solitudini”.


18   Po’ …eticamente


Po’ …eticamente è un inno all'esistenza così enigmatica e tremendamente ammiccante. Sono presenti i momenti che plasmano la vita: ritratti dipinti con le parole, i colori dell'anima. E' un dialogo intimo tra il proprio io e l'universo, condito da diverse sfumature. E' anche una passeggiata poetica tra le vie imprevedibili del destino, di cui l'uomo è artefice.


17   Della virtù


L’autore approda con i suoi versi alla rivisitazione di temi e miti classici, riproponendoli alla modernità per verificarne la persistenza.


16   Fuoricorso


Questa silloge, suddivisa in tre parti (Post-acuzie, Ridere è ancora impossibile e Four Roses), pur utilizzando un linguaggio tecnicamente aggiornato, non disdegna i valori evocativi e metaforici propri della poesia. Una poesia sostanzialmente non soggettiva dove risultano frequenti i temi connessi al trascorrere del tempo e al destino, al giorno e alla notte, al sonno e alla morte, interrogati nei loro diversi significati, secondo un linguaggio talvolta destrutturato ma non oscuro.


14   Giusto e sbagliato, binomio complicato


Trenta poesie, ciascuna su un binomio di termini contrastanti e contraddittori.


13   Di-segni di notte


La poesia di Roberto Marrone è un cammino di vita quotidiana, in cui si sente il travaglio dell’animo che si orienta nel “grido” della coscienza più viva e attenta agli atti significativi della vita.


12   Cosa cerchi?


Cosa cerchi? è una silloge delle raccolte di poesie scritte da Francesco Carraro dal 1998 al 2011. Comprende “Quaderni di quando ho capito” (1998-1999), “Sincronie tantriche – Coincidenze d’amore” (2000), “Ritratti in carboncino” (2006), “Che insieme chiamiamo amore” (2007) e “Cenacoli” (2011).


11   Muta musa


Il tentativo di seguire, calcare, appuntare i passi della muta Musa. Seguirla mentre passeggia e bene-dice nel silenzio di una casa vuota, di una cattedrale gotica scoperchiata, di un grattacielo crollato, di un borgo densamente spopolato, di un deserto che cammina… Il Silenzio non è soltanto la prima e inesauribile sorgente del poetare, ma il suo essenziale e incontenibile contenuto, il suo costante senso-direzione e il suo estremo naufragio.


10   INNAMORA-menti


“Gettarsi a capofitto in quel mondo fatto di emozioni, di fantastiche illusioni, di trasporti inimmaginabili, tra cieli rosei e nuvole cupe, tempeste, tramonti ed aurore, tutto vissuto in tanti istanti che hanno il sapore dell'eternità.” (dalla Prefazione)


9   Sono donna che non c’è


In Sono donna che non c’è Suzana Glavaš sogna il disperdersi del proprio corpo nel limpido volo senza intralci della poesia, pura inafferrabilità, aleatoria ed elusiva. E allora il dolore di un’ansia febbrile tramuta l’impossibile sogno delle parole in dolcezza evocativa. La poesia è suono, è musica, volo di ali, lirismo interrotto.


8   Sogna


In questa raccolta dal doppio titolo Sogna/A Dowry in the Sky Raffaella Cantillo presenta un saggio delle sue poesie. Muovendosi tra due registri linguistici, italiano e inglese, l'Autrice rimanda al sogno come distanza nel tempo, una dote da ricevere, e nello spazio, la lontananza del cielo. Sogna/A Dowry in the Sky è quindi un invito a un viaggio nella quiete della riflessione poetica che sospenda per qualche istante i concitati ritmi della quotidianità.


7   Attesa sospesa


L’Attesa sospesa non fa attendere nulla e non si presta al gioco di aspettare qualcosa che si sa che non verrà, che non si aprirà allo sguardo e che sparirà: qualcosa è vicino e sfugge, è lontano e si avvicina, si fa avanti e non si fa prendere. Quale attesa può permettere di incontrare se stessi nei luoghi della mente che percorrono la coscienza senza offrire alcun appiglio? C’è forse qualcosa cui aggrapparsi per non sperdersi nei pensieri che si formano e scendono senza farsi riconoscere?


5   Pietre


Tempo individuale, tempo della storia e tempo della natura si sovrappongono e si scontrano, si fondono e si ignorano in queste poesie, dove parole solide e tenaci come pietre ed altre volatili come profumi ridanno voce a vite passate e presenti, memorabili e insignificanti, annodate tra loro (e con l'autore e il lettore) dalla comune appartenenza all'unica vera famiglia: quella umana.


4   Nostalgia è il nome del tuo volto


Il poeta canta i volti nelle emozioni, liberati dalle ombre e dai pregiudizi. I versi si raccordano con il volto del povero, dello straniero, del carcerato, del contadino che è costretto ad abbandonare la terra e allo stesso tempo con il volto di chi ama nella sofferenza, dell’amato e dell’amante, di colui o colei che ha svuotato in un amore vivo o perduto l’essenza stessa della sua esistenza. Zone d’ombra visibili solo a chi rimane ai margini, a chi non racconta di morale.


3   Dell’amor minimo e di altri fantasmi


La felicità che ogni persona ricerca non è che un miraggio, ma un miraggio tanto reale che ci sprona a considerare tutta quella “spedizione” come un normale lavoro di assemblaggio delle nostre possibilità. La verità, purtroppo, è che riusciamo a confutare solo la felicità degli altri, mai la nostra. I “fantasmi”, le paure che ci spaventano le vite, non sono altro che l’ipotetica distanza che ci separa dal nostro ideale di felicità.


2   Seconda vita


Dopo che per svariati anni sono stato impiegato in un lavoro convenzionale, ho voluto impostare in maniera nuova la mia vita. Credo che lavorare come operaio non fosse la mia vera vocazione. La prima vita finì quando smisi di farlo. La seconda iniziò quando cominciai a sperare di vivere di poesia. È questo il senso della mia raccolta poetica Seconda vita. C'è sempre tempo nell'esistenza di ognuno di noi per cambiare il corso degli eventi, se ne sentiamo la necessità.


1   Spazio dentro della vita
Ricerca di una mappa emozionale


Sentivano di avere un dovere troppo grande / il compito del segno e dell’illusione / portavano in sé bellezza e armonia / un rapporto, dentro, di mille ossa / che rimandavano l’una all’altra / così da essere macchina perfetta.