CriticaLetteraria
I Musei e le forme dello Storytelling digitale di Elisa Bonacini Aracne, 2020pp. 308 € 28 (cartaceo)€ 16,80 (ebook)

Concludendo la carrellata di recenti pubblicazioni in campo artistico, l’ultima proposta è dedicata al linguaggio della comunicazione, che ha subito importanti modifiche strutturali, proprio in conseguenza alla spinta verso l’innovazione digitale e l’inserimento dell’intelligenza artificiale in applicazioni di uso quotidiano. L’esigenza di raccontare viene prima della scrittura è connaturata all’evoluzione dell’essere umano stesso, che ha bisogno di comunicare, per poter tramandare la propria cultura e sapere, per esorcizzare la morte. Nel mondo contemporaneo, in cui l’individuo si ritrova sempre più spesso in compagnia dei propri artefatti tecnologici, abbiamo bisogno di raccontarci, attraverso nuove forme di scrittura e immagine. I Musei e le forme dello Storytelling digitale, a cura di Elisa Bonacini, edito da Aracne, identifica quattordici tipologie di “racconto” digitale. Il termine storytelling è utilizzato in campo pubblicitario e nell’industria cinematografica, aziendale, per indicare la finalità commerciale del contenuto. La storia è sviluppata secondo regole strategiche, per evocare attraverso il tono del racconto un determinato desiderio, così da attivare leve psicologiche e persuadere lo spettatore a compiere un’azione precisa. [...]

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