
Letture
Il mito del potere. Teodora e Giustiniano tra publico e privato di Luigi Sandirocco
I venti anni di regno di Giustiniano con Teodora sono caratterizzati da una corposa produzione legislativa che privilegia per alcuni versi gli aspetti legati alla sfera privata. Proprio questa singolarità ha lasciato intravedere un ragionevole influsso della basilissa sugli orientamenti della produzione normativa dell’imperatore-legislatore. È pur vero che i caratteri propri della società del tempo escludevano un’ingerenza attiva delle donne nella gestione dei pubblici poteri, per incontestata tradizione risalente all’epoca più arcaica della civiltà romana confluita nel sistema delle leggi. La donna viveva in una dimensione ridotta e confinata all’ambito familiare con pochissime eccezioni che confermano la ferrea visione maschilista dell’organizzazione statale. Le imperatrici non si sottraggono a un modello culturale che le vuole sì al fianco del principe ma non nelle fasi in cui egli esercita le prerogative sovrane. Dalle fonti sembra emergere che diversamente con Teodora il monolite del potere palesi alcune crepe che hanno origini di carattere soggettivo, ossia legate alla complessa figura di Giustiniano, e oggettivo, frutto degli eventi storici, politici e religiosi. […]
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