Guido Pescosolido
Giudizi Accademici

Questa raccolta di saggi, a cura di Antonio Messina, porta un interessante contributo al dibattito sul fascismo sviluppatosi nel secondo dopoguerra soprattutto a partire dalla pubblicazione della monumentale opera di Renzo De Felice. Lo fa scegliendo il terreno della storia dell’economia e della politica economica, e confutando la tesi della mancanza di una chiara e preordinata visione da parte del movimento e poi del regime fascista del ruolo dell’economia nel quadro della storia politica interna e internazionale. Il fascismo si configura nel libro come un movimento teso sin dall’inizio, in stretta consonanza con le prime posizioni nazionalistiche, ad accrescere la produzione sia agraria che industriale e, conseguentemente, il grado di autosufficienza rispetto alle nazioni “plutocratiche”. Ciò fece estendendo un controllo sempre più pronunciato dello Stato sulla vita economica e sociale. Una politica che ottenne risultati di oggettivo rilievo sul piano del progresso produttivo e scientifico, al di là di qualunque riserva si possa avere sulla natura ideologico-politica del regime

Guido Pescosolido, docente di Storia moderna presso la Sapienza – Università di Roma

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