Medioevo Romanzo

Gli studi riuniti in questi Atti, a firma di storici, storici della letteratura e storici dell'arte, sono in particolare focalizzati a sottolineare la dimensione extra-provinciale (e spesso internazionale) di Pisa nel quadro della "storia e geografia" della cultura italiana medievale.- L. Battaglia Ricci-R. Cella, Introduzione, pp. 7-10; M. Ceccarelli Lemut, « Mare nostrum Mediterraneum ». Pisa e il mare nel Medioevo, pp. 11-24; G. Garzella, Dall'onomastica alla circolazione dei culti e delle reliquie: itinerari per nuove prospettive di ricerca, pp. 25-40; C. Iannella, Alcune riflessioni su Pisa nel Trecento. Intrecci tra politica, società, cultura, pp. 41-59; M. Ronzani, Una vocazione all'accoglienza: le filiali pisane di Ordini e congregazioni religiose fra la fine del secolo XI e il Trecento, pp. 61-80; G. Fioravanti, Il Convento e lo « Studium » domenicano di Santa Caterina, pp. 81-95; G. Princi Braccini, Ugaccione da Pisa lessicografo, pp. 97-135; L. Leonardi, Tra i Siciliani, i trovatori e Guittone: Pisa e la prima tradizione della lirica italiana, pp. 137-56; F. Cigni, I testi della prosa letteraria e i contatti col francese e col latino. Considerazioni sui modelli, pp. 157-81; G. Frosini, Testo e immagine nei manoscritti dei volgarizzamentipisani della "˜Storia di Barlaam e Iosafas', pp. 183-206; L. Petrucci, Documenti in volgare nei carteggi tra Pisa e i paesi arabi, pp. 207-15; F. Motta, Intrecci toponomastici nella Pisa medioevale, pp. 217-33; F. Franceschini, Letture e lettori di Dante nella Pisa del Trecento (con una postilla su Mart), pp. 235-78; M. Curelli, L'Ugolino di Chaucer, pp. 279-306; A. Caleca, Artisti a Pisa: un duomo, una piazza, una città, pp. 307-22; G. Dalli Regoli, A Pisa fra XII e XIV secolo: libri, carte, rotuli miniati, pp. 323-35; G. Berti, Pisa: uno dei primi centri del Mediterraneo non islamizzato che acquisirono la tecnica per produrre "maioliche" nei primi decenni del secolo XIII, pp. 337-58; O. Banti, Testimonianze epigrafiche di presenze del mondo germanico a Pisa nel secolo XIV, pp. 359-74; V. Farinella, Fortune del Medioevo pisano tra Otto e Novecento, pp. 373-84; C. Cabani, La guerra degli specchi: "˜Faida di comune', pp. 385-97; A. Boshier, Disegnando nel buio. Raffigurazioni grafiche del conte Ugolino, pp. 399-421; si segnala, dopo l'indice dei nomi e delle opere anonime, un prezioso indice dei manoscritti (pp. 443-45).

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