A che serve articolo 18
Area 14 – Scienze politiche e sociali
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SINTESI
Ma davvero l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori rappresenta il problema principale della nostra economia? Davvero è responsabile del dualismo del nostro mercato del lavoro? Davvero è l'artefice della disoccupazione e della precarietà che affliggono i nostri giovani? Scopo di questo libro è offrire alcune risposte non convenzionali a queste domande, inquadrando la vicenda dell'articolo 18 in una storia più ampia e fin qui mai raccontata: la storia del diritto al lavoro. In un linguaggio semplice e rigoroso, le ragioni economiche e politiche a sostegno dell'art. 18 e una critica serrata delle proposte di riforma voltealla sua soppressione. La tesi argomentata in questo libro si può dividere in quattro punti: primo, la sanzione della reintegrazione nel posto di lavoro trasforma il diritto al lavoro da diritto civile dei contratti in diritto sociale di cittadinanza. Secondo, e di conseguenza, il diritto al lavoro sta e cade insieme alla possibilità che la classe lavoratrice riesca ad esprimere un qualche potere politico sui mezzi di produzione che le si contrappongono in forma di capitale. Terzo, un simile potere si dà effettivamente nella misura in cui il processo capitalistico viene assoggettato ad una politica economica generale, il cui significato complessivo dev'essere la riduzione dell'incertezza che domina, invece, ogni forma di intrapresa privata. Quarto, la riduzione dell'incertezza implica, su un piano macroeconomico,che i pubblici poteri si facciano ‘garanti' degli sbocchi attraverso opportune politiche di sostegno della domanda e, su un piano microeconomico, che adottino unalegislazione sostanziale e processuale idonea a garantire i diritti di proprietà.
pagine: | 120 |
formato: | 14,5 x 21 |
ISBN: | 978-88-7285-730-4 |
data pubblicazione: | Febbraio 2015 |
marchio editoriale: | manifestolibri |
collana: | Contemporanea |

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