Il pomeriggio della luna
A – Narrativa
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SINTESI
Per arrivare in orario certe volte è necessario salire sul treno successivo. La differenza non sarà questione di tempo ma d’aver colto il bersaglio: gustarsi la luna di pomeriggio. Lui, negli anni del liceo, assomiglia al sole: al suo passaggio si alza un’iradiddio di oche. Lei, in virtù della teoria-della-serratura, agli occhi di lui è poco più che una fesseria: di pomeriggio si esce a contemplare il sole, non si perde tempo a guardare la luna. Che ognuno vada per la sua strada: «Tieniti le gatte morte. Alle leonesse ci pensano i leoni». All’indomani della maturità, incontrandosi in treno, ammetteranno a se stessi che una risposta giusta, data nel momento sbagliato, è una risposta sbagliata: loro due erano quelli giusti nel momento sbagliato. L’amore era altro: “Trovarsi senza cercarsi”. È il sole che abbraccia la luna: l’eclissi. Ne Il pomeriggio della luna per fare ordine è prima necessario fare disordine. Perché l’eleganza non è farsi notare, ma farsi ricordare: «Luna di pomeriggio è la più bella frase mai scritta in italiano».
pagine: | 376 |
formato: | 14 x 21 |
ISBN: | 978-88-548-9586-7 |
data pubblicazione: | Ottobre 2016 |
marchio editoriale: | Aracne |
collana: | Fuoricollana |
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