Il giurista e l’eretico
Critica delle fonti e irenismo religioso nella prima età moderna
Area 12 – Scienze giuridiche
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SINTESI
La libertà di coscienza è il criterio principale per valutare la risposta delle società alle domande di spazi di autonomia degli individui. Il volume analizza le forme di repressione della dissidenza religiosa dall’Impero romano–cristiano ai secoli XVI–XVII, mediante la comparazione tra la legislazione antiereticale tardo–romana e le normative emanate nell’Europa della prima età moderna. Particolare attenzione è riservata alle discussioni tra i giuristi in favore o contro le pene di sangue e all’analisi del tentativo, prospettato da François Bauduin (1520–1573), di ridimensionare la portata sanguinaria delle normative tardo–antiche che disponevano la pena capitale per gli eretici, realizzato con una critica interpolazionistica impiegata non a scopi filologici ma per indurre i legislatori a mitigare le normative penali antiereticali. Il libro viene così a toccare il tema delle vie sanguinose e irte di sofferenze per le quali si è arrivati prima all’idea di tolleranza e poi di convivenza religiosa.
pagine: | 644 |
formato: | 17 x 24 |
ISBN: | 978-88-548-8520-2 |
data pubblicazione: | Novembre 2016 |
marchio editoriale: | Aracne |
collana: | Le vie del diritto | 6 |

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