La funzione Proteo
Ragioni della poesia e poetiche della fine
Peter Carravetta
Prefazione di Antonello Sarro
Traduzione di Anita Pinzi
Illustrazioni di Luisella Carretta
Prefazione di Antonello Sarro
Traduzione di Anita Pinzi
Illustrazioni di Luisella Carretta
Area 10 – Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche
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SINTESI
La funzione Proteo vuole evidenziare una costante preoccupazione per la poesia, per le sue sempre rinnovantisi possibilità, e viene studiata per via di diversi metodi critici nel corso di un trentennio, instaurando un dialogo a varie voci tra testo e contesto, tra enunciato e interpretazione, tra irripetibilità del gesto poetico e l’inevitabile collocazione e storicizzazione che il lettore (il critico, lo studente) deve pur fare per inquadrare l’opera nel più ampio orizzonte della propria cultura. Saggi autonomi che peró collettivamente iscrivono una ipotesi teorica e storiografica, quella della scrittura poetica perennemente multiforme, votata a rompere schemi e traversare barriere di vario tipo, mai stabile o prevedibile ad ogni incontro, di modo che, alla fine, rivedendo il panorama attraversato, l’autore pensa di aver individuato una “funzione proteica”, una qualità e propensione del gesto linguistico–creativo che propone coraggiosamente comunque un mo(n)do sempre altro di rapportarsi al reale, sotto nuove forme, inventando simboli altri, esibendo violazioni di e tra generi, proposte sempre più forti e calzanti di prima, in particolare proprio quando è messa alle corde da incessanti discorsi sulla fine delle ideologie, dell’estetica, e perfino della filosofia.L’opera è corredata da inserti verbovisivi.
pagine: | 424 |
formato: | 17 x 24 |
ISBN: | 978-88-548-7393-3 |
data pubblicazione: | Luglio 2014 |
marchio editoriale: | Aracne |
collana: | Dialogoi | 6 |

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