Ricicli. Teorie da concetti nomadi e di ritorno
Area 08 – Ingegneria civile e Architettura
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SINTESI
E se vi fosse un’astuzia, un nascondimento, una rimozione, in tutto questo proliferare di discorsi intorno al recuperare, al riusare, al recycling e all’upcycling? Dai grigi uffici ministeriali a quelli degli imprenditori, dalle aule impolverate di accademie e università agli spazi illuminati di musei, gallerie e showroom, il recuperare celebra un po’ ovunque le sue qualità; le sue virtù senz’altro ecologico-morali, promettendo implicitamente di stringere un nuovo patto simbolico fra ciò che resta della realtà e i miti universali della eterna rinascita e della perenne rigenerazione… Dall’estremo del nichilismo, dai paesaggi globalizzati del trash, sembra pertanto levarsi di nuovo una consolazione, quasi una religione non priva di culto… Al punto che anche i documenti dei più sobri Uffici dell’Ambiente, persino in Svizzera, si concedono titoli pieni di voli pindarico-eraclitei: «Rifiuti biogeni: nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma». Ma anche a livello ufficiale, questo canto non è senza un più sommesso controcanto: «Il numero degli apparecchi elettrici ed elettronici è in aumento, mentre si assiste a una riduzione del tempo di impiego dei singoli prodotti. Pertanto continua ad aumentare la quantità di rottami elettrici ed elettronici…». Certo a questo dato di realtà si aggiungerà in modo più o meno imperativo che «lo smaltimento ecocompatibile è necessario affinché non vengano disperse sostanze dannose nell’ambiente e vengano chiusi i cicli dei materiali»2, ma nello smaltimento ecocompatibile vengono recuperati i materiali utili, ed eliminate le sostanze nocive, poi precisati come «componenti problematici (interruttori al mercurio, condensatori con PCB, pile) che vengono smontati e smaltiti a parte. I componenti rimasti vengono separati. In tal modo sono prodotte frazioni che possono essere valorizzate: materie plastiche, ferro, alluminio, leghe di stagno, zinco, nichel e metalli preziosi».
pagine: | 208 |
formato: | 15 x 21 |
ISBN: | 978-88-548-7176-2 |
data pubblicazione: | Luglio 2014 |
marchio editoriale: | Aracne |
collana: | Quaderni della ricerca del Dipartimento di Culture del Progetto |

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