Ethos e leggiadria
Lo Stilnovo dialogico di Dante, Guido e Cino da Pistoia
Area 10 – Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche
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SINTESI
Il Dolce stil novo consiste nelle sue performance. Solo a partire da una polemica degli anni Novanta del XIII secolo matura nei suoi fautori la piena coscienza della propria autonomia. Dante è l’epicentro del movimento, intorno a cui si annodano le relazioni tra i pochi protagonisti di questa avanguardia: Guido, Cino e Lapo non sono amici tra loro, ma sono amici di Dante. E soprattutto nei rapporti col Cavalcanti e col pistoiese maturano aspetti diversi della nuova poetica, tra etica aristotelica e culto della leggiadria. Questo studio tenta una ricognizione sistematica della vicenda, a partire dalle Rime e dalla Vita nova di Dante, attraverso una rilettura della “polemica stilnovista” e di Donna me prega di Cavalcanti (in chiave avicenniana più che averroista), fino alle riflessioni del De vulgari eloquentia e della Commedia. E nuovi spunti di riflessione emergono da una rilettura dell’allegoria delle gru nei canti del poema in cui si parla di poesia d’amore.
pagine: | 224 |
formato: | 17 x 24 |
ISBN: | 978-88-548-5270-9 |
data pubblicazione: | Novembre 2012 |
marchio editoriale: | Aracne |
collana: | Dulces Musae | 9 |
SINTESI
RECENSIONI