I conflitti dell’immigrazione
													
								Area 12 – Scienze giuridiche							
						
                                                
            
             
                                                
                                                
                                                
             
                                                
                                                
                                                
                                                
                                                
            
            
            
            
                        
            
                 
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							Parlare oggi dell’immigrazione significa evocare una costellazione di persistenti e radicali conflitti: il discorso sulla tolleranza nei confronti dell’immigrato, propone, per contro, le minacce che segnano l’immaginario collettivo dei cittadini nei confronti degli immigrati: l’invasione e il meticciaggio. Le questioni dell’asilo politico, dell’accoglienza umanitaria dei profughi e della regolazione dei flussi migratori, non trovano compiuto riferimento nella Costituzione e nelle leggi emanate in epoche nelle quali l’afflusso degli immigrati non c’era o era quantitativamente molto differente. Indicare il centro della tensione tra immigrati e cittadini nella situazione degli immigrati irregolari significa, poi, circoscrivere ad una pur rilevante, ma specifica questione, l’analisi del conflitto dell’immigrazione e deviarla dal tessuto dei rapporti giuridici che riguardano quello che giuridicamente è l’immigrato straniero. L’ordinamento dello “Statodi accoglienza” come cornice del conflitto dell’immigrazione evoca la crisi dello Stato nazionale, laddove (nell’onnicomprensiva connessione posta in essere dalla globalizzazione) le implicazioni del conflitto dell’immigrazione trascendono i confini e i poteri statali. Dalla connotazione dell’immigrato come “soggetto debole”, indigente e bisognevole di assistenza o portatore di “altre” culture, è derivata una riduzione deterministica del fenomeno migratorio, che ha contribuito a relegarlo in una posizione intrinsecamente subalterna. Cercare, quindi, di esplorare alcune delle possibili radici e delle varie dinamiche di sviluppo del conflitto dell’immigrazione può contribuire ad individuarne le implicazioni e particolarmente quelle che si manifestano nei rapporti giuridici.							
							
                                                        | pagine: | 188 | 
| formato: | 17 x 24 | 
| ISBN: | 978-88-548-4538-1 | 
| data pubblicazione: | Gennaio 2012 | 
| marchio editoriale: | Aracne | 
| collana: | Diritto dell’immigrazione | 2 | 
						
							SINTESI						
						
						
						
												
						
                                                
						
						
													
								EVENTI
							
												
						
						
						
						
						
												
							
							
						
						
						



