La mediazione civile
Profili normativi e operativi

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Area 13 – Scienze economiche e statistiche
     
SINTESI
Il legislatore italiano, recependo le indicazioni provenienti dall’Unione Europea (direttiva 21 maggio2008, n. 52), ha introdotto, con il decreto legislativo del 4 marzo 2010, n. 28, la mediazione/conciliazione (in taluni casi obbligatoria, in altri facoltativa) quale strumento di risoluzione dellecontroversie civili e commerciali vertenti su diritti disponibili. L’intervento del legislatore, daun lato, mira a introdurre e valorizzare l’istituto della mediazione in via stragiudiziale e amministrata,dall’altro, ponendo la mediazione come condizione di accesso alla giustizia, mira evidentementea deflazionare il contenzioso presente presso i tribunali. La previsione normativa ampliagli strumenti messi a disposizione dall’ordinamento per la risoluzione delle controversie e, al tempostesso, sostiene e incentiva (con agevolazioni fiscali e disincentivi processuali) lo spazio di autonomiadelle parti con l’obiettivo di creare un nuovo approccio culturale alla lite. Nella mediazionele parti in conflitto, seppur nel rispetto di determinati parametri normativi, non sono vincolatea principi processuali, ma sono coinvolte direttamente nella negoziazione dell’accordo, conl’obiettivo di comporre la lite in un’autonoma soluzione destinata a regolare in modo nuovo ilrapporto conflittuale. L’impianto normativo delineato dal legislatore ha suscitato, tra gli addettiai lavori, molte perplessità, sia per le modalità con le quali è stata imposta la mediazione, siaper le evidenti implicazioni sostanziali e processuali che possono derivare dal preventivo esperimentodel tentativo di conciliazione. Al di là di qualsiasi considerazione in merito, la scommessa,prima che essere giuridica, è sociale e culturale. In un Paese caratterizzato da elevata conflittualità,dove il ricorso all’ordine imposto, piuttosto che a quello negoziale, rappresenta l’unicastrada riconosciuta per la risoluzione delle controversie, la sfida è senza dubbio difficile. Inquesta sfida, tuttavia, i dottori commercialisti e gli avvocati, ampliando le proprie competenzeprofessionali e facendo propria la cultura sottesa al nuovo istituto, possono rivestire un ruolo determinantenel decollo e nello sviluppo della mediazione/conciliazione. Non è certo compito facile,anche in considerazione delle iniziali ostilità con cui il nuovo istituto è stato accolto, ma partecipareattivamente ai diversi scenari che si stanno delineando è quanto meno affascinante.
pagine: 120
formato: 17 x 24
ISBN: 978-88-548-4094-2
data pubblicazione: Giugno 2011
marchio editoriale: Aracne
collana: Itinerari di ADR – Alternative Dispute Resolution | 5
SINTESI
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