Eve’s Ransom
George Gissing e le sfide del romanzo tardo-vittoriano
Area 10 – Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche
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SINTESI
Eve’s Ransom (1895), opera minore all’interno del macrotesto ghissinghiano, e poco apprezzata dal suo stesso autore, si è guadagnata di recente l’attenzione della critica grazie sia alle sue qualità formali – l’economia della struttura, l’agilità dei dialoghi, il veloce ritmo narrativo –, sia alla presenza, nel testo, di tematiche di attualità nell’Inghilterra di fine Ottocento, come i conflitti di classe e di genere in un contesto urbano, che caratterizzano il romanzo tardovittoriano e la produzione complessiva di Gissing. Il paesaggio industriale del black country, le strade di Londra e i boulevards di Parigi forniscono lo sfondo a un’avvincente trama d’amore e di denaro con al centro Eve Madeley, un esempio di new woman, e Maurice Hilliard, che la vuole salvare da una relazione sentimentale pericolosa in cambio di un legame lecito, vissuto dalla protagonista come ambiguo ri(s)catto. La figura enigmatica di Eve, divisa tra soggezione al modello patriarcale e autodeterminazione, costituisce uno degli elementi più intriganti del testo e si offre a una molteplicità di interpretazioni. La presente raccolta di saggi, dai quali emerge sia la rappresentatività che l’originalità di Eve’s Ransom, è insieme una prova dell’efficacia narrativa di questo romanzo e la testimonianza del crescente interesse di critici e lettori nei confronti del suo autore.
pagine: | 220 |
formato: | 14 x 21 |
ISBN: | 978-88-548-3217-6 |
data pubblicazione: | Giugno 2010 |
marchio editoriale: | Aracne |
collana: | Studi di Anglistica | 22 |

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