Teatri/libro

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Area 10 – Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche
     
SINTESI
Si può percepire uno spettacolo smarrendosi nell’“andirivieni” della “durata” spazio-temporale di un romanzo? Possono i “corpi” teatrali caricare (nello spazio provvisorio del loro “apparire”) su di sé gli abissi di memoria, le centrifughe avventure, i “cicloni” della coscienza dei personaggi di un romanzo o di un poema epico? In alcuni spettacoli di Luca Ronconi, Giuliano Vasilicò e Carmelo Bene ciò avviene. L’autore, qui, analizza i processi che portano questi artisti a mettere in scena il concepimento stesso dell’opera che scelgono di “traghettare” sul palcoscenico. Essi intendono, così, rendere gli spettatori/lettori partecipi dello sguardo creativo da cui il libro ebbe origine: è l’esperienza di un “vissuto”, di uno spazio-tempo non comprimibile nella stretta “griglia” retorica del tradizionale teatro “prospettico” che si affida alla “consunzione dialogica” dell’hic et nunc.Ettore Massarese insegna Discipline dello Spettacolo all’Università di Napoli “Federico II”. Sull’intersezione tra letteratura e teatro ha già pubblicato un volume cui, in qualche modo, si richiama lo studio attuale: si tratta de Il teatro assente. Corpi e fantasmi teatrali nella letteratura da Boccaccio a Pirandello, pubblicato nel 2000 per i tipi dell’editore Torre di Napoli. Il lavoro più recente è un saggio sul Giulio Cesare shakespeariano: Friends, romans, countrymen. La Roma antica tra facce e plasticità marmorea nel Giulio Cesare di Mankievicz (1953) (con una nota sul coevo allestimento di Giorgio Strehler), in P. Iaccio, M. Menichetti (a cura di), L’antico al cinema, Liguori, Napoli 2009. Per i tipi Aracne ha già pubblicato Il fantasma sonoro. La voce e il teatro: appunti per un laboratorio del ‘dire’, Roma 2007. Massarese svolge, anche, l’attività di autore e regista (ricordiamo l’evento-spettacolo Viaggio nelle viscere che ha visto la partecipazione di Carmelo Bene, nell’ambito del Progetto speciale I mari del Sud da lui ideato per una prima spettacolarizzazione del sottosuolo della città di Napoli); l’ultimo suo lavoro ha debuttato in prima nazionale nell’ambito del Napoli Teatro Festival Italia il giugno 2009: si tratta de Il teatro sommerso, performance-installazione che ha riaperto al pubblico l’antico Teatro Romano che recenti scavi stanno riportando alla luce nel centro della città.
pagine: 220
formato: 14 x 21
ISBN: 978-88-548-2728-8
data pubblicazione: Aprile 2010
marchio editoriale: Aracne
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