Maestri futili?
Gabriele D'Annunzio, Carlo Levi, Cesare Pavese, Emanuele Severino
Area 10 – Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche
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SINTESI
Maestri futili? si propone di evidenziare la centralità dell'opera di Gabriele D'Annunzio, Carlo Levi, Cesare Pavese ed Emanuele Severino nel panorama culturale italiano del Novecento e contemporaneo. Occupandosi di alcuni importanti scritti in prosa ed in poesia del Vate e di Carlo Levi, Sperduto mette in risalto la sorprendente vicinanza-lontananza che li contraddistingue — e che coinvolge anche G. Leopardi. Inoltre, scandagliando i temi principali del pensiero severiniano, si appura che essi possono a loro volta essere accostati alle riflessioni leviane in merito al concetto ambiguo di "futilità". E proprio la tematica della futilità ha assillato Cesare Pavese che, dicendo addio alla futilità della vita, ha in tal modo rinunciato all'unica ancora di salvezza a lui disponibile. Questo libro vuole essere un invito a lasciarsi guidare dalla "futilità" di quattro grandi maestri italiani che, per usare un'espressione platonica, andrebbero considerati al contempo venerandi e terribili. Donato Sperduto ha scritto la tragicommedia Vedere senza vedere, prefazione di Emanuele Severino (Schena, 2007). Ha curato il volume Carlo Levi inedito, prefazione di Giovanni Russo (Spes, 2002) e nel libro L'imitazione dell'eterno (Schena, 1998) si è occupato della concezione del tempo da Platone a Campanella. Sperduto ha pubblicato su riviste scientifiche saggi di natura letteraria e filosofica.
pagine: | 144 |
formato: | 17 x 24 |
ISBN: | 978-88-548-2697-7 |
data pubblicazione: | Settembre 2009 |
marchio editoriale: | Aracne |
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