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LINGUE E LINGUAGGI DEL CINEMA IN ITALIA

Il “caso Galilei” secondo Liliana Cavani
In questo contributo si propone una lettura del film Galileo (1968) di Liliana Cavani (coproduzione italo–bulgara; protagonista Cyril Cusack; colonna sonora di Ennio Morricone), apprezzata trasposizione cinematografica della vita di Galilei, incentrata sullo scontro ideologico fra lo scienziato e la Chiesa cattolica. La pellicola, nell’essenza fedele ai fatti storici — ripercorsi dal periodo padovano al processo del 1633 e culminanti nel drammatico atto di abiura —, appare interessata, più che alla ricostruzione filologica del contesto culturale, a un’interpretazione attualizzante della vicenda galileiana, che celebra—in anni di forte rottura nei confronti delle autorità consolidate—la potenza di un pensiero libero e anticonformista (o, per citare le parole della stessa regista, lo «spirito di una lotta»). L’opera si colloca inoltre negli anni immediatamente successivi al Concilio Vaticano II (1962–65), che aveva avuto tra gli altri temi di riflessione il rapporto tra scienza e fede, senza tuttavia giungere a un riconoscimento dell’autonomia della scienza. Dato il contenuto anticlericale, la censura vietò il film ai minori di 18 anni e ne impedì il passaggio sulla televisione pubblica. Il saggio, oltre a dare brevemente conto di una recente tradizione di studi che ha articolato il campo della polemica antigalileiana accrescendo in particolare il ruolo dei filosofi aristotelici (che detenevano l’egemonia nelle università e nelle accademie), si concentra soprattutto sulle scelte stilistiche della regista, con particolare attenzione alla resa linguistica dei dialoghi, che intrecciano la terminologia scientifica e il registro della dissertazione filosofica con espressioni colloquiali e con il dialetto, riservato alle scene ricostruite a Venezia e ad alcune ambientazioni romane. Le modalità discorsive, pur distanti dalla serrata argomentazione galileiana e dalla forza dialettica del Dialogo sopra i massimi sistemi, trasmettono tuttavia l’intensità dello scontro polemico e tentano una riproduzione della varietà della prosa galileiana. Alcune semplificazioni appaiono giustificate dall’intento anche didattico del film, rivolto a un pubblico ampio; tuttavia tali perdite legate all’appianamento dei significati e conseguenti all’adattamento divulgativo sono in parte compensate da originali metafore figurative di valido impatto scenico.
pagine: 77-101
DOI: 10.4399/97888548896445
data pubblicazione: Maggio 2016
editore: Aracne