Amadeus Aprile 2014
La danza italiana in Europa nell’Ottocento

Da anni attivo nelle ricerche sul ruolo di prestigio della danza italiana, José Sasportes ha di recente curato una nuova pubblicazione. L’obiettivo, questa volta, è puntato sulla diffusione e l’influenza della danza teatrale italiana nell’Europa dell’Ottocento, e in particolare nei principali teatri di Vienna, Londra, Parigi, Lisbona e San Pietroburgo. Nonostante il partito dei detrattori dello stile italiano, così “grottesco” nell’eccedere in virtuosismo circense e nel mancare in grazia, fosse molto forte, danzatori e coreografi italiani hanno popolato i teatri ottocenteschi segnando di successi la storiografia. Disomogeneo nell’impostazione di ricerca, il libro si compone di sei saggi. Prevale l’elencazione nei testi di Irene Brandenburg, Rita Zambon, Sylvie Jacq-Mioche, Helena Coelho che, immergendo il lettore in un accumulo di informazioni, pure forniscono la misura del fenomeno danza italiana ottocentesca, vagante e dominante. La prospettiva analitica dei saggi della Bonelli e della Fabbricatore offre spunti di riflessione critica. A far da corredo, una sezione di recensioni librarie di ampio respiro scientifico. Sagace, quella di Sasportes incita al dubbio i lettori di Apollo’s Angels. A history of ballet di Jennifer Homans.

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