
il giornale della musica
Girovagare cantando. Nell’anno di Verdi e Wagner molti libri riflettono sul melodramma, tra indagini storiche e critica militante
Strumento per leggere l’opera,osservata dal punto di vistadel critico, sono le recensionidi Paolo Gallarati, selezionate al fi nedi tenere memoria di alcuni spettacolisignifi cativi. Scritte durante untrentennio per “La Stampa” - quotidianoche offre on-line il più completoarchivio storico di articoli dallafondazione, 1867, a oggi -, la raccoltaè ordinata a seconda del periododi composizione dell’opera recensita(dal Seicento al Novecento, con alcuniesempi di teatro musicale contemporaneo)e si arresta al 2010. Vi è uncenno agli inizi della critica musicale,ci s’interroga su obiettivi e spinedi quest’attività, tesa verso un «utopicoequilibrio tra cronaca e storia,impressioni e rifl essione estetica».Trent’anni di opere: numericamenterilevanti sono le recensioni dedicatea Rossini e all’attività del festival diPesaro, seguito da Mozart e Verdi.Il “taccuino di studio e di passione”di Alberto Zedda prende avviodalla prima, rocambolesca edizionecritica del Barbiere (1969-2009), natain seno a una tournée americana deldirettore d’orchestra. È una «simbiosidi arte e di vita», narrata con gustoe piena di colpi di scena che va dallapreistoria della fi lologia a oggi. Nonc’è aspetto di e intorno a Rossini ealla sua opera che in queste Divagazionirossiniane non abbia una parte,distillata attraverso l’esperienza e laviva, appassionata voce di Zedda.Non è solo una raccolta di rifl essionipersonali, ma un testimone col qualel’autore passa ciò che ha imparato,o meglio ciò che Rossini, presenzapercepibile e viva, gli ha insegnato.Completamento ideale di Tuttele cronache musicali: L’Espresso 1967-1989 (Bulzoni, 2000, 3 voll.) Olschkidà alle stampe Forma divina con ilsostegno della Fondazione SpinolaBanna per l’arte (premiata con il Leoned’argento): due pregiati volumi,dal punto di vista editoriale e contenutistico,che racchiudono un’ampiaselezione, ottanta per l’esattezza, diprogrammi di sala per opere e balletti,scritti da Fedele d’Amico tra il1950 e il 1988, in maggior parte perl’Opera di Roma e la Scala. Un vademecum,concepito in origine comeguida per assistere a uno spettacoloteatrale, che oggi ridiventa occasionedi approfondimento. D’Amico tracciadue secoli di storia dell’opera: ilprimo tomo è dedicato a Sette e Ottocento,con una prevalenza di operaitaliana, il secondo al Novecento e,in misura minore, ai balletti. Le operesono celebri, ma l’acuto osservatoreha qualcosa da insegnare ancheal melomane più esperto, e lo fa conuna prosa elegante.Più ristretto l’ambito cronologicodell’argomento affrontato da ClaudioToscani, il teatro musicale italianodel primo Ottocento (così recita ilsottotitolo), anche se in verità giungefi no alla morte di Verdi, tracciandola storia dei cori verdiani nell’Italiadel Risorgimento; Mayr, Donizetti eBellini sono i protagonisti degli altricontributi. Ghiotto è il saggio con tedescoa fronte sul gergo teatrale ita-OPERAliano nel primo Ottocento (intitolatoBroccoli, arrosto e brodo lungo) vistoattraverso le lenti dell’“Allgemeinemusikalische Zeitung”. Diversi sonoi temi: le infl uenze francesi nelleopere di Mayr e Paer, i percorsi “esotici”dell’opera italiana del periodo,la compatibilità dei sistemi metrico-melodici italiano/francese vistaattraverso la traduzione delle Vêpressiciliennes, e infi ne le note a marginedell’edizione critica de I Capuleti e iMontecchi.Sul versante francese l’opera èindagata attraverso lo studio deiconsumi e delle pratiche culturalidallo storico Gerardo Tocchini. NellaFrancia di antico regime essa è esibizionedel potere e riaffermazionedelle linee di assetto dominanti nellasocietà (si leggano in particolare ledisamine del répertoire royal, replicabileall’infi nito, e sul suo declino; ilparagrafo dedicato alla trasformazionedell’Opéra da luogo del consensoa roccaforte del conformismo regio).L’opera è considerata dall’autore primadi tutto come strumento della comunicazionesociale e oggetto dellapolitica. Gli aspetti materiali (“nuovigeneri lirici e consumi del pubblicodi città”; “mantenere una ballerinaall’Opéra”) sono centrali, poichél’oggetto musicale è per l’autore «unmezzo per cercare di comprendere edare un volto alla domanda culturaledegli uomini di antico regime». Ditaglio estetico Il viaggio di un’idea diteatro di Fabiano e Noiray illustra lalenta uscita dalla semiclandestinitàdell’opera italiana in Francia qualchetempo dopo la morte di Lully fi no all’inaugurazionedel Théâtre de Monsieur,teatro d’opera italiana (1791).Aspetti specifi ci presi in esame sonola nascita della “comédie mêléed’ariettes” (1752-1757), il ruolo degliitaliani all’Académie royale de musique(1754-1789), l’opera buffa a Pariginel periodo pre-rivoluzionario.In ambito tedesco MarinaMayrhofer discute la magia qualecomponente drammaturgica partendodal Singspiel Undine di E.T.A.Hoffmann (1816), anche inteso qualeanticipazione degli esiti cui pervenneWagner con L’Olandese volante eil Lohengrin, e ne Il franco cacciatore diWeber (1821): pur nelle diverse ambientazionil’autrice ravvisa in questeopere il ricorso alla magia per scatenareincubi e ansie inconfessate, inparticolare attraverso l’uso del cantopopolare (romanza, ballata, Lied pervoce sola). L’oratorio Das Paradiesund die Peri di Schumann (1843) el’opera Königskinder di Humperdinck(1897) occupano la seconda parte delvolume. Buona bibliografi a sinteticaa fondo volume, la cura redazionaledel testo è tuttavia ampiamente perfettibile.Una nuova guida al Ring mancava.Agile, nonostante le quasi seicentopagine, concepita da GastónFournier-Facio e Alessandro Gamba,essa è stata data alle stampe primadell’arrivo della Tetralogia alla Scaladiretta da Barenboim. Comprendesoggetti, libretti con originale a frontenella nuova traduzione di FrancoSerpa, fonti fi losofi che ispiratrici diWagner (una sezione inframmezzataalla sintesi dell’opera, la cui idea èdi Gamba), bibliografi a ragionata inappendice, che avrebbe potuto esseredivisa tra testi specialistici e non.L’inserimento del Qrcode permettedi ascoltare in streaming l’edizioneincisa da Marek Janowski nel 1980-1983 con la Staatskapelle di Dresda,disponibile in mp3 anche sulla paginaweb de il Saggiatore. Nonostantela collana Opere e libri non lo preveda,sarebbe auspicabile l’uscita informato e-book.
Bendetta Saglietti
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