
Rivista di studi letterari e culturali “Altre modernità” - Università degli Studi di Milano
Ester Gendusa si inserisce con il suo agile percorso critico tra le pagine di The Grass is Singing all’interno della temperie culturale generata dall’interrelazione tra le variabili, care ai cultural studies britannici, di gender, class e race. Concentrandosi sul personaggio principale di The Grassi is Singing, Mary Turner, una vera “incorporated wife” della Englishness coloniale, per citare la celebre definizione proposta da H. Callan, Gendusa riesce pienamente nel suo intento di “evidenziare il disvelamento da parte della Lessing delle forme di discontinuità ed eterogeneità insite in tale [i coloni inglesi] gruppo e condensate (…) principalmente nel personaggio di Mary” (14) accompagnando il lettore in un crescendo che raggiunge il suo massimo nell’analisi proposta all’interno della seconda parte del volume. Dalle pagine di Lessing e, perché no, di Gendusa, si evince una complessa caratterizzazione del personaggio di Mary in quanto soggetto coloniale female all’interno di un contraddittorio posizionamento del soggetto femminile inglese nell’ambito del contesto imperiale. Interessante spunto di analisi, quest’ultimo, che produrrà feconde e molteplici letture dell’opera prima di Doris Lessing a più di 50 anni dalla sua scrittura. (EM)
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