recensione
Risk behaviours of young people

Il libro è diviso in quattro capitoli: I comportamenti a rischio degli adolescenti-studenti; il consumo di narcotici tra i giovani considerato come comportamento a rischio; le attività preventive dei comportamenti a rischio dei giovani nell'ambito dell'uso illegale delle sostanze psicoattive e il consumo delle droghe da parte dei giovani in relazione ai risultati della ricerca. Il testo è scritto in lingua inglese con un linguaggio facilmente comprensibile, strutturato in modo organizzato e logico, argomentato con termini specifici. Così diventa accessibile non soltanto ai professionisti, agli insegnanti, ad educatori e formatori e a chi lavora con coloro che hanno problemi con l'uso nocivo delle sostanze psicoattive ma anche ai genitori che possono ricevere informazioni utili e pratiche per ciò che concerne questo comportamento a rischio.Il fenomeno dell'abuso delle droghe, affermano gli autori, è minaccioso a diversi livelli: per la salute e per gli aspetti sociali e legali della società. Per questo diventa necessario stimolare dei fattori protettivi che prevengano l'abuso di sostanze psicoattive tra gli adolescenti. Una caratteristica importante della prevenzione si fonda sul fatto che non deve essere orientata verso l'inibizione dello sviluppo di un disturbo in particolare. Essa include tutte quelle attività orientate a limitare i risultati non voluti, soprattutto ponendo attenzione allo sviluppo dei processi funzionali e sani in tutti gli ambiti della vita degli adolescenti. Le operazioni preventive hanno come scopo quello di dare informazioni attuali ed esaurienti atte a sviluppare attitudini positive verso la salute, incrementare le abilità con cui portare avanti le scelte mature e responsabili, introdurre le capacità con cui un adolescente saprà riconoscere le situazioni di rischio e prendersi la responsabilità per i propri comportamenti. Nella prevenzione i fattori protettivi sono cruciali e sarebbero: le relazioni emotive forti con i parenti, l'interesse per l'educazione scolastica, la partecipazione regolare agli eventi religiosi, il rispetto della legge e degli standard sociali, così come dei valori e delle autorità, l'affiliazione ai gruppi positivi. Invece i fattori di rischio che facilitano l'uso delle droghe sono: l'alcolismo di un genitore, l'assenza o la poca disponibilità dei genitori per i loro figli, la mancanza delle norme in casa, l'atteggiamento di tolleranza dei genitori verso l'uso delle sostanze psicoattive, le difficoltà a scuola, il comportamento aggressivo verso gli altri.Durante l'adolescenza un individuo che cresce acquisisce nuove esperienze sia nel mondo esterno sia nel mondo interno, si apre di più alle emozioni e ai sentimenti, alle idee e a realtà che fino ad allora non conosceva. Per questo è importante, secondo gli autori, tenere in considerazione i diversi comportamenti all'interno della famiglia, l'atteggiamento verso il proprio corpo, verso i coetanei e le prime relazioni sentimentali e sessuali: perché con tutto questo si costruiscono le nuove abitudini e man mano si stabilisce lo stile di vita che probabilmente continuerà nell'età adulta.I comportamenti a rischio hanno origine sia nei fattori individuali sia nei fattori socio-culturali. Tutti e due i fattori facilitano lo sviluppo delle abitudini orientate verso un comportamento rischioso oppure lo stabiliscono proprio. Gli autori distinguono i comportamenti a rischio dalle abitudini che determinano un comportamento in particolare.La prima conseguenza dell'uso nocivo delle sostanze psicoattive è la mortalità prematura e poi le malattie (AIDS, HCV, affezione neurologica, disturbi psicologici (psicosi, depressione, condizioni di angoscia); danneggiamento degli organi interni (fegato, reni); le infezioni batteriologiche, etc. Ci sono vari comportamenti a rischio che gli adolescenti mettono in atto. Quelli più frequenti sono: l'uso di tabacco, l'uso di alcol e di sostanze psicoattive illegali come anche i rapporti sessuali prematuri e non protetti, le azioni aggressive e violente, la criminalità, le attività estreme, etc. L'assunzione delle droghe è spesso accompagnata da disturbi psichici e somatici che rendono il funzionamento sociale difficile se non impossibile e poi finiscono con la totale dipendenza dalla sostanza.Il contenuto del libro si può leggere come contributo applicabile alle diverse culture e contesti sociali. Ci sono però delle sezioni nel testo dove si fa un riferimento diretto alla situazione in Polonia. La sostanza psicoattiva più usata in Polonia è la cannabis, seguono marijuana e hascisc. L'uso delle sostanze è cominciato negli anni Settanta, periodo in cui questo era un problema marginale. La modalità di assunzione delle droghe all'inizio era la politossicomania (uso multiplo delle sostanze con componenti chimiche diverse ed effetti differenti). Una particolarità in Polonia era che i giovani riuscivano a sintetizzare una droga nota proprio come «Eroina polacca» costituita

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