Il 9-10 novembre 2018 si è tenuto a Treviso, nel Palazzo dei Trecento, il settimo convegno nazionale della Società Italiana di Storia dello Sport, dedicato per la prima volta al ruolo delle donne nello sport in Italia. Si tratta certamente di un tema di grande attualità: il decreto legislativo n. 36 del 28 febbraio 2021 prevede, infatti, oltre a varie importanti novità per la tutela dei lavoratori dello sport, anche l’istituzione di un “Fondo per il professionismo negli sport femminili”, dotato di 10,7 milioni, che dovrebbe permettere alle federazioni sportive nazionali che avessero deliberato il passaggio al professionismo sportivo di campionati femminili, di accedere a finanziamenti per la tutela medico sanitaria delle atlete, per il loro reclutamento e la loro formazione, per la riorganizzazione delle strutture sportive e, più generalmente, per la promozione dello sport femminile. Un provvedimento certamente importante, in un contesto non troppo “roseo”: secondo un’indagine ISTAT, le donne che in Italia praticano sport con continuità sono il 15,9 per cento, mentre gli uomini sono il 29,5 per cento; le donne invece praticano più degli uomini attività fisiche come il camminare o il giardinaggio (28,6 per centodelle donne, contro 24,4 per cento degli uomini)2. Ma le Olimpiadi di Tokyo del 2021 hanno rappresentato un importante passo avanti verso una parità di genere nello sport, anche per l’Italia: le donne costituivano il 48 per cento delle atlete presenti a Tokyo e si sono distinte con sedici medaglie sulle quaranta ottenute dalla rappresentanza italiana. [...]