L’autore ci presenta un interessante e completo romanzo storico basato su documenti, si tratta del tempestoso tramonto del Settecento su cui si svolgono le vicende de “Il vitello rampante”, ovvero la vicenda d’una famiglia della nobiltà pugliese, i Vitulli di Mola di Bari, diramatasi da Conversano e Polignano, le cui memorie storiche nobiliari rimontano ben oltre al secolo XVII. Questa pubblicazione rappresenta in questo romanzo storico la metafora della fine di un’epoca affascinante e complessa qual è stato il Secolo dei Lumi nel Regno di Napoli, con le sue grandezze e le sue miserie, con il suo fasto cortigiano e le sue tradizioni popolari, ma anche con il suo anelito alla pace e le sanguinose rivoluzioni non sue. L’autore la cui bisnonna fu l’ultima del nome, è discendente da quella famiglia, e ne ha ritrovato una documentazione storica d’eccezionale ampiezza e per massima parte ancora inedita. Il protagonista è Donato Antonio, cavaliere e inquisitore dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio, un personaggio destinato a diventare l’esponente più famoso fra le famiglie di Mola dalla seconda metà del Settecento ai primi anni dell’Ottocento, orgoglioso ed ambizioso, il cui successo e i tanti onori lo porteranno alla splendida corte di re Ferdinando IV di Borbone, dove fatalmente si infrangeranno contro di lui forze ed una civiltà che risulterà troppo più grande. [...]

Nobiltà Rivista di Araldica, Genealogia, Ordini Cavallereschi ANNO XXIX