Il quinto volume della collana Linguistica delle differenze riprende, inquadrandolo alla luce delle nuove ricerche, il tema già trattato nel secondo volume della collana (Dovetto 2017, recensito da Muscariello 2018), il binomio «interessante, con una storia disomogenea» esistente tra linguistica e medicina (Dovetto, «Prefazione», p. 11). Il focus è qui concentrato sui «sistemi instabili, periferia linguistica ampia e complessa, diversificata in base a parametri variazionistici», costruita «attorno ad un centro di ogni sistema linguistico rappresentato dagli usi medi che i locutori fanno del sistema e che sta alla base della varietà standard di una lingua» e declinata nelle più svariate manifestazioni di usi linguistici «diversi dalla norma [...] principalmente [...] quelli tradizionalmente definiti disturbati» (p. 12). [...]

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