China Files
Tigri con le ali, le radici e le trasformazioni della dottrina militare cinese

“Tigri con le ali” (Aracne Editrice), volume scritto da Lorenzo Termine, esplora come la storica transizione politico-strategica post Mao abbia influenzato la politica nucleare di Pechino tra il 1976 e il 1985. Un lavoro utile per capire come si è evoluto il pensiero militare della Repubblica Popolare Cinese e conoscere che cosa c’era prima della nuova era di Xi Jinping. Oggi, in tempi di tensioni geopolitiche e uso (e abuso) dell’espressione “trappola di Tucidide” si parla molto dello sviluppo militare cinese. Ammodernamento tecnologico, commistione pubblico-privato, istituzione di zone grigie, presenza informale in basi militari all’estero, magari lungo le direttrici della Belt and Road Initiative. Ma per comprendere quali sono le radici della dottrina militare e strategica della Cina di Xi Jinping è necessario capire che cosa è successo a partire dalla morte di Mao Zedong nel 1976, quando la Repubblica Popolare sperimentò una trasformazione epocale. Trasformazione che ha avuto di cui è stato protagonista anche l’Esercito popolare di liberazione (circa tre decenni prima della riforma operata da Xi) e del pensiero militare in senso ampio. La fazione denghista in ascesa, oltre ad integrare elementi di mercato e di commercio estero nell’economia socialista nazionale, propugnò una “transizione strategica” che in ambito militare comportò il passaggio da una dottrina militare maoista di “guerra popolare” ad una di “guerra popolare in condizioni moderne” e, poi, di “guerra locale”. [...]

Link al sito
Informativa      Aracneeditrice.it si avvale di cookie, anche di terze parti, per offrirti il migliore servizio possibile. Cliccando 'Accetto' o continuando la navigazione ne acconsenti l'utilizzo. Per saperne di più
Accetto