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“La luce che bagna Napoli”, il nuovo libro di Barbara di Castri. Un affondo su Napoli, capitale del Mediterraneo, con pagine di straordinaria sapienza che mettono in luce la calorosa umanità e la filosofia di un popolo.

“Ci sono città più forti dei secoli, il tempo non le cambia.” Napoli è come un grande anfiteatro, illuminato dalla luce di bronzo del Mediterraneo, è una luce antica dove fra le piazze, le banchine e le architetture si sono mossi sovrani, benefattori, artisti, e uomini qualunque. Un grande mosaico di colori che è stato un faro della nostra storia. Inizia così il nuovo libro di Barbara di Castri, giornalista e scrittrice. Una scenografia di vita, ammirevole e carica di storia passata e presente, che incornicia una città italiana, Napoli, Neapolis, Capitale del Regno dei Borboni prima di passare all’Italia con l’Unificazione; città dipinta da illustri pittori -basti pensare alla Scuola di Posillipo- e poi ancora Carlo Brancaccio, Vincenzo Caprile, Giuseppe Casciaro, Emilio Notte, Vincenzo Ciardo, Vincenzo Gemito, Vincenzo Irolli, Antonio Mancini, Vincenzo Migliaro Attilio Pratella e Vincenzo Volpe, altri ce ne sono, ma mi fermo qui. [...]

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