Società e storia
GIAN PAOLO GIUSEPPE SCHARF, Statuti medievali di comunità urbane, rurali e montane. Esperienze in Lombardia e Toscana, collana Storia del diritto e delle istituzioni. Sezione I: Fonti, 5, Roma, Aracne, 2019, 503 p.

Il volume fa parte di una collana che «intende inserire entro problematiche più generali le questioni specifiche del diritto e delle istituzioni». In questo programma editoriale rientra pienamente l’opera di Gian Paolo Scharf, che ha come oggetto una serie di brevi testi statutari, o frammenti di statuto, per la massima parte inediti, emanati nell’arco cronologico dall’inizio del Duecento al tardo Quattrocento.
Scharf ha raccolto una silloge di saggi scritti nel decennio 2004-2016, più due inediti, ma tutti centrati sulla presenza, a un dato momento della vicenda delle località, di un dettato statutario.
Il libro è suddiviso in quattro parti: Città e controllo del territorio, Comunità rurali e statuti signorili, Autonomia legislativa e problemi comuni, Le origini. La ripartizione, di per sé, suggerisce l’ampiezza e la complessità della tematica, che rimanda a un ambito di enorme rilevanza per la medievistica italiana, in cui si intersecano metodologie e interessi storiografici molto diversi, oltre ad una gigantesca bibliografia che è davvero superfluo evocare. I titoli delle sezioni rimandano infatti a quattro punti cardine del dibattito sugli statuti dell’Italia comunale, con l’intenzione non tanto di offrire materiali nuovi, anche se questo è uno dei pregi dell’opera, quanto un percorso di ricerca e proposte di futura indagine. [...]

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