Storie ferentesi vere e inventate

In un imprecisato giorno del 1172 Viterbo distrugge definitivamente Ferento, dopo averla già assalita due anni prima, per vendicare un gravissimo tradimento. I documenti storici tuttavia sono piuttosto laconici sull’argomento, quasi reticenti. Restano tanti interrogativi e viene voglia di riflettere e magari fantasticare su quell’episodio, che segnò fortemente lo sviluppo storico della città. Forse imprevedibilmente – ma in realtà aveva già scritto di narrativa fantasy, con i suoi L’altra Sindone (2004) e Il primo evangelista (2014) - il sociologo Francesco Mattioli si cimenta in un romanzo sui giorni finali di Ferento e sulle origini di tanto odio tra le due città, così diverse e così vicine fra loro. Lo fa armonizzando un solido riferimento alla situazione storica del XII secolo, e in particolare quella della Tuscia, e un sorprendente richiamo ad una dimensione fantastica che sembra aleggiare intorno agli eventi narrati. E infatti, come entra in gioco la bellissima Galiana con la guerra tra le due città? E quale misteriosa entità si cela tra i boschi e i rivi di Acquarossa? E poi, perché Viterbo distrugge Ferento ma ne accoglie buona parte degli abitanti tra le proprie mura? Le risposte vengono da un racconto che alterna storia e fantasia, personaggi realmente vissuti e personaggi inventati ma plausibili nel ruolo che svolgono nella vicenda. [...]

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