Antonianum XCV (2020) 275-279
Relatio Bibliographica

Il volume di Matteo Scozia, dal titolo La logica modale di Giovanni Duns Scoto alla luce delle indagini contemporanee, propone una disamina approfondita dei principi generali della teoria modale di Giovanni Duns Scoto (1265/66-1308) condotta attraverso il vaglio delle acquisizioni contemporanee della filosofia analitica. Come dichiarato dallo stesso Autore nelle prime battute dell’Introduzione al proprio volume,il suo personale incedere argomentativo si avvale del riferimento ai contributi proposti da un gruppo di studiosi il Research Group John Duns Scotus affiliato all’Evangelical Theological Faculty (Leuven) con la precisa finalità di mostrare, ad un tempo, l’innovazione del pensiero scotista rispetto agli approcci classicheggianti che dominavano il panorama accademico scolastico”, oltre a far emergere il debito (più o meno esplicito) di molti pensatori di epoca moderna e contemporanea nei confronti dell’approccio razionale scotista” (p. 10). Alla luce di questa duplice finalità, è scandita l’architettura dell’intero volume: esso consta di tre intensi capitoli, il primo dei quali illustra il background aristotelico, nello specifico quello della logica formale e degli assiomi modali rivisitati mediante formalizzazioni simboliche da parte di contemporanei Filosofi Analitici, perlopiù del mondo anglofono. Questa prima sezione del volume costituisce una sorta di premessa essenziale che ha lo scopo di condurre progressivamente il lettore nella comprensione dell’impalcatura metafisica del sistema scotiano, almeno nei suoi tratti essenziali. [...]

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