
Media Duemila
Tonfoni: “2018-2019 anni del paradosso iperbolico e del rovesciamento surreale”
Graziella Tonfoni, allo scopo di ripercorrere le pagine classiche del pensiero scientifico computazionale, si racconta.
Per conservare le tracce, preservando le traiettorie del temerario percorso di ricerca “ad alta interdisciplinarietà” esistono già, catalogate presso prestigiose biblioteche e archivi, le ormai rare copie delle opere originali, con numerosi riferimenti, annotazioni e link.
Così come, grazie all’archivio di Media Duemila cartaceo e online, restano disponibili ai lettori i numerosi articoli, dall’autrice concepiti e composti quando collaborava attivamente a fianco dei fondatori e padri dell’Intelligenza Artificiale, come Marvin Minsky e Patrick Winston, durante i periodi più significativi per lo sviluppo delle Scienze dell’Informazione.
“Nella mia produzione letteraria, che fino dalle origini della mia ricerca, scorreva parallela in modalità discreta, rispetto alle opere scientifiche, esprimo poeticamente, il peculiare intreccio fra biografia e bibliografia. Sono passata dalla narrazione fantascientifica al romanzo di ricerca, dai racconti distopici all’ucronia, attraverso raccolte di poesie di evidente contenuto metaforico, in versioni edite e in manoscritti tuttora inediti.”
“Il periodo strettamente accademico 1983-2015 è caratterizzato da titolazioni complesse, che compendiano più ambiti di ricerca, con tre titolazioni successive: Letteratura Computazionale, Europeistica Contrastiva, Italianistica Scientifica e Divulgativa. Si distingue da quello attuale dal 2016 in poi, che dimostra un impegno specifico nell’analisi del delicato rapporto fra rappresentazione della conoscenza solida, presentazione della informazione liquida e ripercussioni nella previsione e gestione economica delle notizie fluide e stabilizzate”.
“Ho prodotto modelli di selezione, prototipi, destinati a definire evidenziandone le caratteristiche, le differenti condizioni operative, le distinte fasi di una vita dedicata alla ricerca, alla documentazione, alla rendicontazione precisa, alla scrittura della ricerca. Ho realizzato anche alcuni pacchetti in forma di versi, esempi di applicazione di teorie di Information Design, mediante la delineazione di nuovi paradigmi per la gestione delle informazioni complesse e instabili nell’era accelerata post-internet”.
“Nel mio archivio storico privato sono disponibili mappe di navigazione, che non si presentano come scorciatoie approssimative, ma piuttosto risultano fornire chiare indicazioni di traiettoria all’interno di una bibliografia, troppo vasta, per potere chiedere al lettore di conoscerla e consultarla al completo”.“Negli snodi di percorrenza, con soste di rilettura previste, sono segnalati vari livelli di approfondimento possibili, indicate le distinte tematiche, che corrispondono alle varie epoche di operatività interdisciplinare, al servizio della didattica universitaria avanzata. In particolare, ho osservato, gli effetti collaterali delle accelerazioni estreme, delle interconnessioni ossessive, eccessive, in epoca di Facebook, come si sono materializzate nel settore delle tecnologie della comunicazione, evidenziandone le conseguenze nel comportamento degli utenti”. […]
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