Academia
Rivista per la storia degli ebrei nell’italia meridionale

In questo volume, l’autore affronta la vicenda dell’aljama di Randazzo, centrodel Valdemone, tra il XV e il XVI secolo. L’analisi non si limita, dunque, alla storia degli ebrei di Randazzo fino al 1492, ma si estende oltre l’applicazione in Siciliadel decreto di Granada. Nella dettagliata introduzione si propone anche una panoramica su alcuni dei principali studi storiografici sulla presenza ebraica nell’isola, fra i quali spiccano i contributi di Henri Bresc, Shlomo Simonsohn eNadia Zeldes; senza dimenticare le poche ricerche specifiche sinora condotteproprio sulla vicenda storica degli ebrei di Randazzo (come lo studio di V. Mulè, “Note sulla famiglia ebraica de Panormo a Randazzo nel XV secolo”, Schede Medievali 47, 2009, 41-52). Attraverso un utilizzo approfondito di fonti edite e inedite,l’autore propone una prima ricognizione del ruolo assunto da Randazzo nel Quattrocento, da cui emerge come la sua vocazione al commercio abbia contribuito allo stanziamento della comunità ebraica locale, ben strutturata e abbastanza consistente, tanto da contare circa 448 membri a metà del XV secolo, giunti a 533 nel 1492 (p. 40).
La vivacità socio-economica della cittadina fu dunque potenziata dalla presenza degli ebrei, che risultano essere stati attivi in quasi tutti i campi dell’economia. L’autore ricostruisce un quadro chiaro delle loro attività produttive e mercantili non solo sulla scorta dell’ampia documentazione fornita da Simonsohn, ma anche da altre fonti notarili; dimostrando, fra l’altro, come la cittadina abbia attirato ebrei da località non solo siciliane, ma anche extraisolane. […]

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