Centro Studi Melitensi
Studi Melitensi

Dal momento in cui l’isola di Malta divenne possedimento dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme, si pose un problema di rapporti tra il potere laico (il Principe e Gran Maestro dell’Ordine) e quello ecclesiastico (il Vescovo). A differenza di simili casi presenti all’interno del Sacro Romano Impero, soprattutto in Germania, dove sia i principi-vescovi che i principi-abati esercitavano direttamente le loro autorit. secolari e spirituali sui fedeli, i Gran Maestri giovanniti avevano invece bisogno del tramite del Priore della Chiesa per potersi rapportare con quella parte dei loro sudditi che ritenevano essere loro soggetti anche in spiritualibus. Si potrebbe assimilare, suggerisce l’Autore, il caso maltese ma quello delle chiese palatine o, ancor meglio, a quello della basilica di S. Marco di Venezia dove il primicerio, pur dipendendo dalla figura del doge, quindi da un laico, svolgeva le funzioni semi-episcopali su di un territorio definito ed esente dalla giurisdizione del patriarca, ma la mancanza della qualifica regolare rende il paragone poco calzante. […]

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