
Iperstoria
Buone pratiche e repertori linguistici in carcere
Il volume è più di una raccolta di saggi tematici: rappresenta il risultato di un progetto finanziato dall’Unione Europea, RiUscire, scaturito dal lavoro sinergico tra università e istituti penitenziari. Coordinato dall’Università per Stranieri di Siena, si è avvalso della collaborazione del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria – Direzione Generale della Formazione, nonché di atenei e carceri in Francia, Spagna, Germania e Portogallo. Scopo della ricerca era mettere a frutto la realtà interlinguistica e interculturale del carcere, grazie all’attivazione di “azioni di rieducazione e percorsi formativi volti all’inclusione nella società e allo sviluppo della persona”. In particolare, tale obiettivo aveva scopi ben più specifici quali: la valorizzazione delle differenze lingua-culturali nel microcosmo carcerario; l’educazione alla comunicazione interculturale; il miglioramento della comunicazione con e tra detenuti stranieri; l’aggiornamento del personale docente; la formazione di una competenza linguistico-professionale nei detenuti che possa agevolarne il reinserimento sociale e lavorativo una volta tornati in libertà.