Limite, speranza, cura. La pasta di cui siamo fatti, la trama profonda di ogni esistenza in ogni sua fase, dalla nascita alla morte. Perché la storia di ogni essere umano è quella di un «tessuto» fragile e soggetto a strappi ma tendente per attitudine innata al «ricucire» lacerazioni e superare traumi, capace di speranza contro ogni speranza, sperimentando l’imperfezione ma anche legami che, quando sono espressione di reale cura, realizzano la prossimità descritta dal filosofo Josep Esquirol nel suo «La resistenza intima» (Vita e Pensiero, 2018). Ed è frutto del saper mantenere una posizione moralmente ferma e umanamente generosa anche Il limite, la speranza e il miracolo della cura (Aracne, 2018), volume prezioso e nuova tappa della ricerca avviata da tempo dal dottor Fabio Cembrani, responsabile dell’Unità Operativa di Medicina Legale dell’Azienda provinciale per i Servizi Sanitari di Trento, presentato nei giorni scorsi alla libreria Ancora di Trento.