Pur essendo destinato principalmente ai professionisti del diritto, l’impianto del libro è accessibile alla lettura di chiunque voglia conoscere la complessità dell’argomento, cioè della doppia discriminazione delle donne con disabilità sia per l’appartenenza al nostro genere che per l’handicap, a cui si sommano altri fattori definiti nell’insieme come una “di-scri-mi-na-zio-ne multipla”.
Dalla sessualità alla capacità riproduttiva, sovente argomenti tabù, passando attraverso la violenza lo spettro di visione dei diritti calpestati è composito, ma l’autrice prospetta le soluzioni possibili e già adottate da alcuni paesi. Perché a nessuna donna con disabilità sia esclusa la possibilità di esercizio dei suoi diritti di persona completa.

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