Prisma
Liberiamoci degli stereotipi

Aiutare i lettori ad avere una percezione la più concreta e corretta possibile della realtà, a capire dove va il mondo e a cercare di essere cittadini partecipi e responsabili nei meccanismi dell'opinione pubblica e della vita democratica e istituzionale, è stato l'obiettivo di un grande personaggio del secolo scorso: Walter Lippman (1889-1974), giornalista, editorialista e filosofo politico americano, nonché vincitore di due Premi Pulitzer. Una figura che emerge in tutta la sua ricchezza di contenuti e di suggestioni etico-filosofiche nel bel saggio che gli dedica Virginia Lozito, giornalista e saggista: "By Walter Lippmann. Opinione pubblica, politica estera e democrazia" (Editore Aracne).Lippmann ci ha aiutati e ci aiuta ancora a capire prima di tutto che spesso i mezzi d'informazione invece di darci le notizie e le opinioni (e le une distinte dalle altre) ci riempiono la mente di stereotipi, di immagini preconfezionate e adeguate a scopi ben diversi da quelli che dovrebbe animare un giornalista o una testata d'informazione. Svelando i meccanismi dell'opinione pubblica, il "Montanelli americano" (come è stato efficacemente definito) ci invita a sviluppare un nuovo sguardo sulla realtà che ci circonda: razionale, spassionato, partecipativo, basato su informazioni sicure o quanto meno attendibili e quindi liberato da quegli stereotipi che semplificano ma al tempo stesso distorcono la realtà. Grazie all'autrice, meritevole di aver attinto negli Stati Uniti anche a fonti originali e inedite, capiamo che per Lippmann la posta in gioco è molto alta. Si tratta di salvaguardare le fondamenta della società democratica, di stabilire un rapporto corretto fra politica e informazione, fra opinione pubblica e vita istituzionale. Siamo nel cuore di tanti problemi essenziali del nostro tempo e questo saggio, parlando di storia, parla anche di noi, del nostro desiderio di una libertà più vera e di una democrazia più ampia. E di una opinione pubblica che sappia smascherare i pregiudizi, le facili emozioni e gli interessi di parte.

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