Archivio Storico

Il volume ricostruisce un episodio significativo della politica linguistica del fascismo, che ne riassume estremizzandoli alcuni tratti: la sostituzione, operata dalla Reale Accademia d'Italia, massima autorità culturale dell'epoca, di quasi duemila parole straniere con termini italiani. Uscite in quindici elenchi editi sul «Bollettino» accademico tra il maggio 1941 e il maggio 1943, tali proposte - di varia conformazione e destinate ad alterna fortuna - costituiscono un documento significativo dei tentativi del regime di influenzare il comportamento quotidiano in una delle sue più naturali manifestazioni, la lingua. Al tempo stesso la vicenda testimonia la coerenza con la quale ancora in periodo bellico il fascismo cercò - spesso con successo - di coinvolgere nelle sue iniziative figure di primo piano quali Bacchelli, Cecchi, Marinetti, Migliorini. A una prima parte storico-archivistica segue un Glossario che presenta le liste delle voci proscritte e delle proposte di sostituzione.DAL TESTO - "La lotta ai forestierismi sotto il fascismo si svolse in un contesto «assai diverso da quello del vecchio purismo». Esasperando l'identificazione già ottocentesca di lingua e nazione, trasferì le istanze dal tradizionale piano retorico a quello pratico della comunicazione quotidiana e pubblica. Pur non abbandonando del tutto la vecchia impostazione, si ammise «che non era possibile voltare le spalle all'Europa» (senza però assecondare «un europeismo servile»), e non si accettò di «limitare l'orizzonte al mondo delle lettere». L'alta considerazione della tradizione nazionale non doveva dunque pregiudicare un arricchimento attraverso il contatto con le altre lingue. I loro apporti infatti erano sempre più massicci e al tempo stesso articolati, a causa della diffusione delle nuove invenzioni e dei nuovi modi di trasmissione del sapere. In ambito lessicografico si fece strada la coscienza dell'innovazione terminologica, come dimostrano per esempio le varie riedizioni aggiornate del Dizionario moderno panziniano o iniziative di sistematizzazione linguistica".

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