Andrea Casale Blog

“Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere e tutto quel che segue vorresti che l’autore fosse tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira.” (JD Salinger)

Nessuna frase meglio di questa può riassumere la sensazione che mi ha dato la lettura di “Razzismo all’Italiana” di Marilena Umuhoza (edito da Aracne Editrice). L’unico dettaglio razzismoallitalianaè che, effettivamente, conosco Marilena e quindi appena finito di leggere il libro (tutto d’un fiato, nel giro di una notte) ho sentito il bisogno di scriverle un sms alle 3 del mattino per renderla partecipe di quelle che erano state le mie sensazioni. Fortunatamente il suo telefono era spento e mi sono così risparmiato una denuncia per stalking, ma questa è un’altra storia…

Marilena Umuhoza Delli è una scrittrice, blogger, regista e produttrice discografica italiana con origini ruandesi. Artista profondamente colta e sensibile, la Umuhoza esordisce nel mondo della letteratura con il suo “Razzismo all’Italiana” ispirato dalla sua condizione di bambina di una famiglia multiculturale nell’entroterra bergamasco ai primi anni ’80. Papà bergamasco e mamma ruandese, la Umuhoza alterna nel suo libro momenti di inusitata tenerezza ad altri decisamente più crudi e intrisi di un forte spirito di denuncia. Non risparmia nessuno Marilena nel suo libro, dai compagni di scuola che la trattavano male per via della sua pelle scura fino agli esponenti politici che incitano all’odio i cittadini per una manciata di voti. Tuttavia la denuncia di Marilena non è mai eccessivamente polemica o aggressiva, ma comunque perentoria e offre una disamina oggettiva di quello che è ed è stato il panorama italiano in termini di discriminazioni razziali dai primi anni ’80 fino ad oggi. Allo stesso tempo, in un contesto così aspro e difficile da sostenere ancor di più da una bambina piccola, viene sottolineato tutto l’amore che può esserci in una famiglia multiculturale (il termine “coppia mista” non mi piace, forse si era capito) che è stato determinante per il percorso di crescita umano e artistico dell’autrice e che si è aggiunto a degli incontri decisamente più fortunati in termini di amicizia.

Oltre alla pubblicazione di questo libro (che si pregia della prefazione di Cécile Kyenge), sperando non resti il solo, la carriera di Marilena Umuhoza Delli raggiunge un altro momento di gloria sempre nel giro di quest’anno quando l’album “Zomba Prison Project” , da lei prodotto insieme al marito Ian Brennan, viene nominato ai Grammy Awards nella categoria “Best World Music Album” (che sarebbe poi ad andato alla “solita” Angelique Kidjo). Un progetto decisamente interessante di musica popolare del Malawi registrato in presa diretta nel cercare della città di Zomba, sensazionale.

“Razzismo all’italiana” verrà presentato a Parma alla Libreria Ubik di via Oberdan il 23 aprile alle 18.30 e a Roma il 29 luglio alla Libreria Griot.

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