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Giustizia Insieme, arriva una nuova rivista

E' stata presentata un'altra rivista sulla giustizia durante un convegno, lunedì 8 novembre a Roma all'interno di Palazzo Marini, dal titolo "Giustizia Insieme", promossa dal Movimento per la Giustizia - art. 3, per stimolare e confrontare in libertà i punti di vista sulle varie tematiche della Giustizia.Quelle che interessano di più gli "˜operatori del diritto' e quelle che debbono coinvolgere tutti i cittadini, nel cui nome si fanno le leggi e si amministra la Giustizia.Consapevoli che la Giustizia non è cosa solo di magistrati, o avvocati, ma è valore, bene e finalità che deve interessare e coinvolgere tutti i cittadini, nel rispetto ed in applicazione dei principi della Costituzione, e cui tutte le categorie professionali, per prima la magistratura, debbono concorrere con l'apporto della propria specificità vissuta.Da qui la scelta editoriale originale: ogni tematica viene trattata agilmente sempre a due voci, quella del magistrato e quella di chi magistrato non è ma rappresenta una voce "˜esterna' autorevole per storia personale ed esperienza professionale.Nella convinzione che questa è la via per perseguire e diffondere al meglio l'idea della Giustizia - servizio, attenta alle esigenze dei cittadini affermate dalla Costituzione, uguale per tutti ed efficace.A presidiare il Convegno sono stati presenti Ernesto Aghina e Carlo Citterio che hanno presentato la rivista e hanno collaborato nella prefazione di quest'ultima.Alfonso Amatucci, il quale ha affrontato il rapporto fra avvocati e magistrati.Giuseppe Lepore, segretario dell'Organismo unitario dell'avvocatura, ha invece parlato di Organizzazione e Giustizia e su come si può fare a meno delle risorse, citando il metodo Barbuto.Inoltre sono stati invitati Roberto Centaro, senatore del gruppo Pdl e Luigi Zanda, vicepresidente del Pd, che ha parlato della crisi italiana e dei tagli del sistema economico e proprio a proposito di questi tagli, pensando all'esempio del Premier inglese David Cameron, dove si dovrebbero salvaguardare due settori fondamentali senza nessun taglio: Istruzione e Giustizia.Sempre in coerenza con quelle che sono le caratteristiche qualificanti del Movimento per la Giustizia - art. 3: nella fedeltà alla Costituzione, il confronto libero e franco con i fatti, senza pregiudizi di alcun genere, aperto ai contributi di tutti, con la curiosità e la volontà di concorrere insieme a realizzare le condizioni per una Giustizia coerente ai principi costituzionali.

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