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Un milione di firme per #pizzaUnesco: si riparte dal libro e dalla piattaforma web

Il libro, che ripercorre – anche grazie alle numerose fotografie – il primo anno della petizione e della campagna #pizzaUnesco, include i contribuiti di Alfonso Pecoraro Scanio (Presidente della Fondazione UniVerde), Enrica Amaturo (Direttrice del Dipartimento di Scienze sociali dell’Università “Federico II” di Napoli), Marino Niola (scrittore, giornalista e accademico), Pier Luigi Petrillo (professore di diritto comparato e autore del dossier di candidatura dell’arte dei pizzaiuoli napoletani) e le interviste a Giovanni Puglisi (Presidente della Commissione Nazionale Italia per l’Unesco), Jimmy Ghione, Alessandro Masi (Segretario generale della Società Dante Alighieri), e Claudio Bocci (Direttore di Federculture).
L’idea di realizzare il volume, anticipa Pecoraro Scanio “nasce dalla volontà di raccontare le buone pratiche sul tema del cibo e della tradizione, uno stimolo che trovo molto utile al giorno d’oggi. In un paese come l’Italia, con poca memoria, tanta litigiosità, ma con un immenso potenziale, è fondamentale riscoprire e valorizzare le nostre ricchezze naturali, artistiche, culturali, enogastronomiche che tutto il mondo ci invidia. Così, con Massimo Boddi, giovane toscano che lavora nel campo della comunicazione, ci siamo a lungo confrontati. Riflettendo sull’intero anno di iniziative della campagna #pizzaUnesco, che egli stesso ha seguito con grande interesse, abbiamo pensato che lasciare testimonianza di questo importante percorso fosse la cosa giusta da fare. Anche per rendere omaggio alle tantissime persone che mi hanno spinto ad andare avanti in questa iniziativa”.
Jimmy Ghione, testimonial di #pizzaUnesco, commenta così il primo anno di iniziative: “Abbiamo vinto il primo round in Italia ma bisogna stare sul pezzo, come si dice in gergo. Alfonso Pecoraro Scanio sta tenendo alta l’attenzione intorno alla campagna mondiale. La pizza è conosciuta in ogni angolo del pianeta. Per Napoli e l’Italia sarebbe importantissimo. Se arriveremo alla vittoria mondiale, tutti noi lo speriamo, il mondo intero saprà almeno quali sono gli ingredienti base della vera pizza napoletana, come vuole la tradizionale arte dei pizzaiuoli napoletani”.

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