Il Sole 24 ore
Leggere col sistema motorio

Cosa hanno in comune Paul Valéry e Durs Grünbein? Il fatto che entrambi sono poeti. Ma non solo questo. Li accomuna anche il credere che la poesia nasca dal cervello. «Il più grande poeta possibile è il sistema nervoso». Così affermava Valéry. Dal canto suo, Grünbein è il fondatore del cosiddetto «neuro-romanticismo». Si tratta di una poetica tutta incentrata sulle potenzialità del cervello, organo che, nella cultura contemporanea, avrebbe usurpato all'anima il suo ruolo chiave. L'unica differenza tra Valéry e Grünbein è che il primo non ha mai visto una romanza magnetica funzionale celebrale, mentre il secondo alla cultura del neoimaging ha ispirato tutta la sua produzione poetica.Ma è davvero così importante sapere cosa accade nel nostro cervello quando si scrive o si legge un'opera letteraria, una poesia, una novella, un romanzo?[...]Scarica il documento allegato per leggere l'intera recensione

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