
Edizioni OCD
Nostalgia dello Spirito sconosciuto
All’apostolo Paolo che li interrogava sullo Spirito Santo, i discepoli di Efeso risposero stupiti: « Non abbiamo neppure sentito dire che esista uno Spirito Santo » (At 19,2). Se fossero interrogati, anche moltissimi cristiani d’oggi, appartenenti al ceto intellettuale e perfino cattolicamente impegnati, darebbero la medesima risposta. Da questa constatazione nascono queste pagine che intendono sensibilizzare fraternamente i cattolici alla verità rivelata dell’esistenza e della missione dello Spirito Santo nella Chiesa e al dovere di adorarlo e pregarlo. L’ Autore non è un teologo né un biblista. È un magistrato che è stato per molti anni giudice ordinario e poi della 749 Corte Costituzionale, della quale è stato anche vicepresidente. Gli uffici ricoperti a servizio della comunità civile non lo hanno distolto dalla vocazione cristiana. Da giovane partecipò attivamente alla vita delle organizzazioni laicali cattoliche. Nella maturità ha continuato la sua diaconia alla fede con varie pubblicazioni, in prosa e in versi, che toccano il campo intermedio tra teologia e spiritualità. Pertanto mi sembra giusto associarlo al nobile manipolo di quei giuristi cattolici italiani che, da Capograssi a Carnelutti a D’Agostino a Dalla Torre ed altri, hanno dato ferma testimonianza al Dio del Vangelo in un agone culturale in gran parte agnostico e religiosamente scettico. Da questa sua collocazione derivano due caratteristiche di questo volume. La prima. L’Autore unisce alla trattazione dei dati dottrinali i lumi della sua meditazione sui testi biblici e della sua riflessione sui fenomeni culturali che sono in corso nel mondo contemporaneo. La seconda. È di particolare interesse la sua attenzione ai problemi provenienti dalla teologia delle varie religioni e dei percorsi ecumenici delle confessioni cristiane, gli uni e gli altri contemplati sotto l’angolo visuale della teologia dello Spirito Santo. Non ultimo pregio del volume è lo stile fluido, quasi colloquiale, privo di eccessivi appesantimenti terminologici, che potrà favorire l’assimilazione di una dottrina di fede largamente ignorata o disattesa, e contribuire alla formazione spirituale dei fedeli, specialmente di quelli che sono impegnati nelle parrocchie, nell’educazione della gioventù e nei gruppi spontanei di preghiera.
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