Il Metodo anatomo-clinico fra meccanicismo ed empirismo

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Area 06 – Scienze mediche
     
SINTESI
Il volume ricostruisce la storia della genesi del metodo anatomo-clinico che ha costituito una svolta epocale in medicina. Ancor oggi tale metodo, che si occupa della cosiddetta correlazione anatomo-clinica, cioè dell' analisi dei substrati morfologici delle malattie, è alla base del processo diagnostico e delle decisioni terapeutiche nel segno della collaborazione fra anatomo-patologi e clinici.
Nel suo focalizzarsi sulla lesione organica, cioè sui segni fisici che la malattia determina nell'organo, nei tessuti, nelle cellule e fino ai costituenti molecolari, il metodo anatomo-clinico ha costituto il passo decisivo nella nascita della medicina scientifica moderna. Prima della sua imposizione, infatti, i medici ritenevano che le malattie fossero causate e caratterizzate non tanto da lesioni organiche, quanto da squilibri umorali, secondo l'antichissima teoria degli umori e dei temperamenti che risaliva al pensiero classico di Ippocrate e Galeno. Marcello Malpighi, bolognese, uno dei principali protagonisti della ricerca biomedica seicentesca, fra i primi a utilizzare il microscopio, fu il maestro di Antonio Maria Valsalva, uno dei più insigni anatomisti e chirurghi del suo tempo, docente anch' egli nello Studio di Bologna, che a sua volta trasmise gli insegnamenti malpighiani a Giovanni Battista Morgagni, laureato a Bologna e docente a Padova, al quale si deve la prima formulazione piena e consapevole del nuovo metodo anatomo-clinico e la fondazione dell' anatomia patologica come disciplina autonoma.
pagine: 440
formato: 17 x 24
ISBN: 978-88-913-1173-3
data pubblicazione: Dicembre 2016
marchio editoriale: L’ERMA di Bretschneider
SINTESI
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