La coperta abruzzese
Il filo della vita di Ignazio Silone
D – Saggistica varia
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SINTESI
Ignazio Silone, il contegnoso homo meridionalis italicus, divenuto immagine cosmopolita di antitotalitarismo e integrità morale, è stato accusato in questi ultimi anni, senza prove, di essere stato dal 1919 al 1930 un’abietta spia della polizia, prima regia poi fascista. L’inattendibilità dei documenti utilizzati dagli accusatori è stata dimostrata dallo storico Giuseppe Tamburrano.Le accuse hanno prodotto un aspro dibattito in Italia e all’estero, con la stampa in genere allineata sulle tesi accusatorie. Gli eredi di coloro che, dopo la seconda guerra mondiale, pur combattendolo, riconoscevano l’antifascismo granitico di Silone, tacciono. Si pubblicano articoli e libri — l’ultimo in Canada — con dati e date della vita di Silone sbagliate e tendenziose; si denuncia dall’America all’Australia che Fontamara non è mai stata un’opera antifascista.Contro questa disinformazione rispondono gli eventi della vita di Silone e i suoi scritti pubblicati mentre era in vita — non confutati da alcuno — oltre alle testimonianze dirette di chi lo ha frequentato. Se si parte dal cuore delle memorie e da una conoscenza più adeguata dei momenti cruciali della vita e degli affetti di Silone, si illuminano azioni apparentemente di difficile comprensione, come il tentativo di aiutare il fratello prigioniero dei fascisti, e si disvela la sua profonda umanità.In questa raccolta, come nella trama della tessitura di una coperta abruzzese, il filo colorato di ricordi personali e familiari (parte I e IV) si lega allo stesso colore del capo di una testimonianza o di una vicenda romanzata (parti II e III): l’intreccio è riscontrabile in elementi biografici oggettivi (parte V).
pagine: | 340 |
formato: | 17 x 24 |
ISBN: | 978-88-7999-681-5 |
data pubblicazione: | Gennaio 2006 |
marchio editoriale: | Aracne |

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