L’efficacia scriminante del valore di malattia sui profili penalistici del dolo nel vizio totale e parziale di mente
Area 12 – Scienze giuridiche
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SINTESI
La locuzione “valore di malattia” fu coniata da H. Muller–Suur nel 1956 per studiare le variazioni patologiche di una determinata personalità. Il tertium comparationis introdotto dall’insigne studioso costituisce tutt’oggi il criterio di valutazione del rapporto tra una psicopatia e il reato posto in essere dall’agente non compos sui: per poter riconoscere quest’ultimo affetto da un vizio di mente, attribuendogli efficacia scriminante, il reato perpetrato deve essere riconducibile univocamente all’affezione psichiatrica diagnosticata. Ciononostante, il consulente che si appresta a periziare il reo non può esimersi dalla conoscenza di nozioni tipicamente giuridiche quali il dolo e le varie distinzioni che ha effettuato in puncto la più autorevole dottrina, nonché la consolidata giurisprudenza. Questa monografia si propone di esplicitare sinteticamente la struttura del reato e il relativo concetto di intensità dell’elemento psicologico, nonché la corrispondente summa divisio dottrinale; parimenti affronta argomenti rilevanti quali l’imputabilità, la capacità d’intendere e di volere e le modalità per acclararne l’eventuale insussistenza.
pagine: | 48 |
formato: | 17 x 24 |
ISBN: | 978-88-7999-498-9 |
data pubblicazione: | Gennaio 2006 |
marchio editoriale: | Aracne |

SINTESI
