Legge, poesia e mito
Giannone, Metastasio e Vico fra tradizione e trasgressione nella Napoli degli anni Venti del Settecento
A cura di Mario Valente
Raffaele Ajello, Cecilia Campa, Paola Cinque , Fabrizio Coscia, Francesco Cotticelli, Leonardo Di Mauro, Giulio Ferroni, Giuseppe Galasso, Stefano Gensini, Teresa Maria Gialdroni, Giuseppe Giarrizzo, Fabrizio Lomonaco, Paologiovanni Maione, Maria Teresa Marcialis, Reinhart Meyer, Mario Alberto Pavone, Giuseppe Ricuperati, Elena Sala Di Felice, Antonio Sorella, Agostino Ziino
Raffaele Ajello, Cecilia Campa, Paola Cinque , Fabrizio Coscia, Francesco Cotticelli, Leonardo Di Mauro, Giulio Ferroni, Giuseppe Galasso, Stefano Gensini, Teresa Maria Gialdroni, Giuseppe Giarrizzo, Fabrizio Lomonaco, Paologiovanni Maione, Maria Teresa Marcialis, Reinhart Meyer, Mario Alberto Pavone, Giuseppe Ricuperati, Elena Sala Di Felice, Antonio Sorella, Agostino Ziino
Area 10 – Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche
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SINTESI
A Napoli, nel fervido e convulso periodo di transizione tra il crollo del dominio spagnolo e l’arrivo di Carlo di Borbone, Metastasio produsse il suo primo melodramma, Didone abbandonata. Il capolavoro offriva una leggibilità del mondo del tempo che si misurava con quella espressa dal pensiero storico e politico di Giannone, e dal pensiero antropologico e dalla poesia di Vico. Ascendenze culturali e teoriche accomunano i tre intellettuali nell’ambizione di servire con le loro opere alla civilizzazione e alla democratizzazione della società napoletana.
pagine: | 672 |
formato: | 15 x 22 |
ISBN: | 978-88-7999-284-8 |
data pubblicazione: | Gennaio 2015 |
marchio editoriale: | Aracne |

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